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Milan-Inter, il derby che vale lo scudetto: se i nerazzurri vincono sono campioni d’Italia ma Pioli farà di tutto per salvare la faccia

Stasera a San Siro uno dei derby più importanti della storia della stracittadina di Milano. Da non perdere anche Roma-Bologna nella corsa alla Champions

Milan-Inter, il derby che vale lo scudetto: se i nerazzurri vincono sono campioni d’Italia ma Pioli farà di tutto per salvare la faccia

Il derby del giudizio. Questo Milan-Inter numero 239 (202 in Serie A) potrebbe assegnare lo scudetto della seconda stella ai nerazzurri: basterebbe questo per definirlo uno dei più importanti degli ultimi anni, se non fosse che anche il Diavolo ha degli ottimi motivi per vincerlo, o quantomeno per non perderlo. L’eliminazione dall’Europa League a opera della Roma, infatti, ha generato una tempesta sul futuro di Pioli, ormai destinato all’addio a fine stagione: salvare la faccia nel derby non servirebbe a cambiare il destino, ma aiuterebbe quantomeno a salutarsi nel migliore dei modi. Il lunedì di Serie A, però, non vivrà solo del derby milanese: in calendario, infatti, c’è anche la sfida tra Roma e Bologna, vero e proprio passe-partout per la prossima Champions League.

Milan – Inter (ore 20.45, Dazn)

Derby ad altissima tensione questo della Madonnina, e il discorso vale per entrambe: se l’Inter, infatti, non vede l’ora di festeggiare lo scudetto, per giunta davanti agli acerrimi nemici, il Milan non può permettersi di perdere, sia per non consegnare il tricolore ai rivali, sia perché perdere la sesta stracittadina di fila, per giunta dopo essere stato eliminato dall’Europa League, scatenerebbe la rabbia del popolo rossonero, atteso in stragrande maggioranza visto il turno casalingo. In palio, insomma, non ci sono solo punti pesanti per la classifica, ma anche un orgoglio da difendere e una faccia da salvare, ragion per cui è lecito attendersi un confronto ad altissimo tasso di tensione, senza esclusione di colpi.

L’Inter ci arriva sicuramente meglio, forte dell’enorme stimolo di poter celebrare lo scudetto, ma anche di una settimana passata per intero a preparare il derby, oltre che dei cinque (!) precedenti positivi del 2023. Il Milan, invece, si presenta a questa sfida con l’acqua alla gola di chi ha appena toccato il fondo, con la consapevolezza di poter addirittura scendere giù. Perdere anche questo derby renderebbe la stagione fallimentare, inoltre affliggerebbe alla tifoseria un’umiliazione difficilmente digeribile: il futuro di Pioli, ormai è chiaro, è già segnato a prescindere, ma rimandare la festa dei rivali lo aiuterebbe a salutare a testa alta, dopo una settimana nella quale i suoi hanno già incassato abbastanza delusioni.

Pioli: “La mia situazione non conta, pensiamo solo a vincere il derby”

Il mio Milan può ancora dare tanto – ha sottolineato Pioli in conferenza stampa -. Non mi interessano le critiche, giornalisti e i tifosi possono criticare e giudicare, anche se c’è chi l’ha fatto con più rispetto o meno. Non parliamo di me, lo si sta facendo troppo e da troppo tempo: credo che questo non abbia fatto bene a nessuno, ma non a me. La cosa più importante è che ci saranno 70mila tifosi che spingeranno il Milan, il resto mi interessa poco: non conta Pioli, ma ciò che farà il Milan. Servirà la miglior squadra possibile, c’è chi pensa che non abbiamo mai cambiato niente nei derby, invece dobbiamo far di tutto perché non lo vincano loro. Possiamo usare tutti i termini che crediamo: orgoglio, responsabilità, appartenenza. Per la classifica, per l’eliminazione di giovedì, per lo Scudetto dell’Inter… è un’occasione per il riscatto, per l’orgoglio. I ragazzi non devono giocare per me, ma per il club e per i tifosi: mi aspetto una prestazione da squadra vera, ciò che conta è il risultato, non Pioli”.

Inzaghi: “Derby speciale, ma nessuna ossessione: la salita sta per finire, vogliamo vedere il panorama”

“Il derby è sempre il derby, ci sono ottime sensazioni – ha spiegato Inzaghi – In questi giorni abbiamo lavorato tanto e bene, potrebbe essere una giornata speciale e dobbiamo giocare una grande partita. La posta in palio è altissima, gli ultimi 5 derby li abbiamo vinti, ma sappiamo che non conteranno nulla, dipenderà tutto da come andremo in campo. Troveremo una squadra che farà di tutto per renderci la vita difficile, coi ragazzi se n’è parlato, abbiamo fatto un percorso magnifico, è stata una bellissima cavalcata. Non la stiamo vivendo come un’ossessione, abbiamo dominato un campionato con tante insidie. Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto dal 13 luglio, ora la salita sta per finire e vogliamo vedere il panorama. Le vittorie e i trofei nel calcio contano, ma io sono contento di quello che siamo riusciti a creare come sinergia insieme alla squadra, società e ai tifosi: sono tre anni che vivo a Milano dopo ventidue a Roma, dopo tre mesi i tifosi per la città facevano già i complimenti per come giocava l’Inter, indipendentemente dal posto in classifica. Per me è il più grande complimento”.

Milan – Inter, le probabili formazioni

Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud

Allenatore: Pioli

Squalificati: Thiaw

Infortunati: Kalulu, Pobega

Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro

Allenatore: Inzaghi

Squalificati: nessuno

Infortunati: nessuno

Roma – Bologna (ore 18.30, Dazn)

Ma il lunedì di campionato non vivrà solo del derby milanese. In programma, infatti, c’è anche Roma-Bologna, vero e proprio scontro diretto per la Champions “depotenziato” dagli ultimi avvenimenti, che hanno certificato un posto in più nella prossima élite europea. L’allargamento alla quinta squadra ha tolto un po’ di pathos alla sfida odierna, ma questo non significa che non conti nulla: la vittoria dell’Atalanta accorcia la classifica, tanto più che la Dea deve ancora recuperare la gara con la Fiorentina e potrebbe avvicinarsi pericolosamente a entrambe. Dal punto di vista fisico sta sicuramente meglio il Bologna, reduce da una settimana interamente dedicata al match dell’Olimpico, da quello mentale però la Roma non ha niente da invidiare a nessuno, vista l’enorme dose di adrenalina data dagli ultimi risultati. Certo, c’è anche la rabbia con la Lega per aver disposto il recupero con l’Udinese il 25 aprile, a soli 3 giorni dalla sfida di Napoli e con un giorno di riposo in meno rispetto al Leverkusen, ma essere in piena corsa per la Champions e in semifinale di Europa League non può che creare entusiasmo nell’ambiente, specialmente ricordando il nono posto da cui è cominciata l’era De Rossi. Infortuni (Lukaku) e polemiche (Lotito, reo di aver pronunciato la frase schock “hanno sospeso la partita di Udine per un codice giallo”) non possono “sporcare” il cielo giallorosso, almeno questo è ciò che si augura il tecnico, fresco di conferma da parte della proprietà.

De Rossi: “Lotito? Nessuno può rinfacciarci che Ndicka non sia morto…”

“C’è un tweet delle 20:42 della SS Lazio che dice ‘Forza Evan ti siamo vicini’ – ha puntualizzato De Rossi -. C’era la sensazione che fosse qualcosa di molto grave, per fortuna non lo è stato, ma penso che nessuno debba rinfacciarcelo. Penso che nessuno debba rinfacciarci che il nostro amico non sia morto o non sia ancora in ospedale con i postumi di un infarto. Mi spiace che lo faccia anche Lotito, con lui ho un buon rapporto ma stavolta ha sbagliato, forse gli è sfuggito un colpo a vuoto, perdiamo sempre occasioni per fare passi avanti. Ora però pensiamo al Bologna, l’ho già detto tante volte, è la squadra più affascinante del campionato. Il Milan ha giocato bene, l’Inter gioca bene, la Fiorentina gioca bene, ma sono squadre con giocatori di qualità alta, il Bologna invece è una squadra costruita per la metà classifica e sta facendo un capolavoro: i miei complimenti sono sinceri, sia a Thiago Motta che alla società”.

Roma – Bologna, le probabili formazioni

Roma (4-3-3): Svilar; Celik, Smalling, Llorente, Angelino; Cristante, Paredes, Pellegrini; Dybala, Abraham, El Shaarawy

Allenatore: De Rossi

Squalificati: nessuno

Infortunati: Ndicka, Lukaku

Bologna (4-2-3-1): Skorupski, Posch, Beukema, Calafiori, Kristiansen; Freuler, Aebischer; Orsolini, Urbanski, Saelemaekers; Zirkzee

Allenatore: Thiago Motta

Squalificati: nessuno

Infortunati: Soumaoro, Odgaard, Ferguson

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