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Borsa 10 aprile: i mercati aspettano di conoscere l’inflazione Usa di marzo da cui dipenderanno le mosse Fed sui tassi

Le borse europee sono viste muoversi positivamente oggi in attesa della Bce domani. In Asia brilla Hong Kong grazie al colosso Alibaba. Fitch taglia l’outlook della Cina

Borsa 10 aprile: i mercati aspettano di conoscere l’inflazione Usa di marzo da cui dipenderanno le mosse Fed sui tassi

Per gli Usa la seduta chiave della settimana è arrivata: oggi saranno resi noti i dati di marzo sull’inflazione negli Stati Uniti. Per la zona euro invece la seduta cruciale sarà domani, quando si terrà la seduta di politica monetaria della Bce, ma già i mercati si stanno preparando.

Le Borse europee sono attese in rialzo in avvio di seduta (+0,75% il future sull’Eurostoxx50)
I futures sugli indici azionari statunitensi sono in leggero rialzo (+0,09% quello sul Dow Jones e +0,11% quello sull’S&P500). La seduta di ieri è stata interlocutoria per gli Usa, mentre i maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la giornata in territorio negativo.

Focus sul dato sull’inflazione Usa oggi

Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades – ha segnalato che la volatilità è in calo e il sentiment del mercato è muto, in quanto gli investitori evitano di esporsi a rischi prima della pubblicazione dei dati cruciali di questa settimana. Alle 1430 ora europea verrà comunicato il dato che potrebbe far decidere la Fed per un ammorbidimento della politica monetaria oppoure no. Il consenso degli economisti vede un aumento a marzo dello 0,3% su mese (dal precdenete +0,4% e un +3,4% su anno dal precedente 3,2%. A completare il panorama inflattivo Usa, domani verrà pubblicato il dato sul Ppi. In serata verranno pubblicati i verbali della riunione Fed del 19-20 marzo 2024 (ore 20.00).

Dopo che gli ultimi dati hanno mostrato la forza del mercato del lavoro e dell’economia nel complesso, gli analisti considerano più difficile un primo taglio dei tassi da parte della Fed a giugno.
A New York, il Dow Jones ha chiuso sostanzialmente stabile su 38.884 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si ferma a 5.210 punti, in prossimità dei livelli precedenti. In frazionale progresso il Nasdaq 100 (+0,39%) e consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,09%).
Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti utilities (+0,55%), beni di consumo per l’ufficio (+0,51%) e beni di consumo secondari (+0,46%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono manifestati nel comparto finanziario, che ha riportato una flessione di -0,50%.

Protagonisti del Dow Jones sono stati Cisco Systems (+3,71%), Nike (+1,07%), Intel (+0,85%) e United Health (+0,82%), mentre le più forti vendite si sono abbattute su Travelers Company, che ha terminato le contrattazioni a -2,91%. Sotto pressione American Express, con un forte ribasso dell’1,91%.

Tra i protagonisti del Nasdaq 100 gli esperti segnalano Moderna (+6,19%), Palo Alto Networks (+3,96%), Analog Devices (+3,78%) e Cisco Systems (+3,71%). Ma occorre notare anche il netto calo di Nvidia che perde il 2,04%, mentre Netflix registra un ribasso dell’1,62%.

Borse asiatiche deboli, tranne Hong Kong con Alibaba

In Asia oggi l’indice Hang Seng di Hong Kong è stato il miglior performer in Asia, salendo del 2%, al massimo da quasi un mese grazie alla forza delle azioni tecnologiche. Il titolo del gigante dell’ecommerce Alibaba è balzato del 2,4% dopo che il fondatore, Jack Ma, ha approvato le recenti riforme del ceo, Eddie Wu, e del presidente, Joseph Tsai. Inoltre, Alibaba ha annunciato un’altra serie di forti tagli dei prezzi nel settore cloud. La mossa (è il terzo taglio dei prezzi in 12 mesi) mira principalmente a sfruttare la crescente domanda di potenza di calcolo dell’intelligenza artificiale.

I grandi rivali tecnologici cinesi di Alibaba, Baidu e Tencent, sono cresciuti del 2% e del 2,8%, rispettivamente. Il sentiment positivo verso il settore tecnologico cinese è stato supportato anche dal rinnovo di una partnership di lunga data tra Microsoft Corporation e Blizzard Entertainment con la società cinese di videogiochi, NetEase, il cui titolo è salito di oltre l’1% dopo aver guadagnato quasi il 4% nella sessione precedente.

Sul fronte della politica monetaria, la Reserve Bank of New Zealand ha mantenuto i tassi di interesse di riferimento al 5,5%, affermando che “una politica monetaria restrittiva rimane necessaria per ridurre ulteriormente le pressioni sulla capacità e l’inflazione”.

Sull’andamento dei mercati della Cina continentale pesa la decisione dell’agenzia di rating Fitch di rivedere l’outlook sul Cina da “stabile” a “negativo”, citando “rischi crescenti per le prospettive delle finanze pubbliche cinesi”, con il paese che si trova ad affrontare prospettive economiche più incerte e una transizione da una crescita dipendente dal settore immobiliare.

Il listino di Tokyo termina la seduta poco sotto la parità, con il Nikkei 225 che lima lo 0,48%. Risultano quasi in linea con le attese i prezzi alla produzione in Giappone nel mese di marzo 2024. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento dello 0,8% su base annua, contro il +0,7% del mese precedente, e si confronta con il +0,8% atteso.
Viene venduto parecchio il mercato di Shenzhen, che continua la seduta all’1,96%. Shanghai cala dello 0,92%. In frazionale calo Seul (-0,46%). Sulla parità Mumbai (+0,27%); in denaro Sydney (+1,49%).

Tutti pronti per la Bce domani

I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee sono viste iniziare la giornata con discreti rialzi. Ieri hanno chiuso al ribasso Parigi -0,87%, Francoforte -1,32% Londra -0,11%. Il FTSEMib ha subito una flessione dell’1,08% a 33.946 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 33.869 punti e un massimo di 34.282 punti. Il FTSE Italia All Share ha lasciato sul terreno l’1,07%. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-1%) e il FTSE Italia Star (-1,11%). Nella seduta del 9 aprile 2024 il controvalore degli scambi è salito a 2,64 miliardi di euro, rispetto agli 1,93 miliardi di lunedì.

L’aspettativa sulla direzione dei tassi è viva anche in Europa e ogni indizio viene considerato preparatorio alla seduta di domani. Ieri secondo il Bank Lending Survey della Bce è risultato che la domanda di credito delle aziende nell’Eurozona è sceso in modo significativo nel primo trimestre 2024, contrariamente alle aspettative di ripresa delle banche. La flessione è legata, secondo quanto riportato dalla banca centrale, all’aumento dei tassi, alla minore fiducia nell’economia e ai minori investimenti fissi. Si tratta di segnali negativi per la crescita e gli investimenti dell’Eurozona.t

In direzione contraria sono stati ieri i dati sugli stipendi in Germania, che stanno crescendo a ritmo superiore a quello nel resto dell’Eurozona (+9,7% a marzo e +13,5% nel settore pubblico). Così i valori dell’intera area, decisivi per le mosse Bce, potrebbero risalire a causa di quanto sta avvenendo in Germania. Dunque lo scenario rimane incerto e nel consiglio direttivo di domani la presidente Christine Lagarde potrebbe non sbilanciarsi con impegni precisi ma potrebbe fare qualche commento riguardo i dati economici in arrivo, in particolare quelli su inflazione e salari.

Che cosa seguire oggi

Leonardo dopo il crollo di ieri ( -8,95%) sulla scia del tonfo di tutto il settore in Europa: secondo un report di Goldman Sachs ci sarebbero rischi al ribasso per il comparto. Fincantieri ha invece visto ieri una buona performarce (+3,68% a 0,781 euro) dopo aver ricevuto da Norweian Cruise Line un ordine per la realizzazione di 4 nuove navi di nuova generazione da crociera.

In casa di Intesa Sanpaolo, Isybank, ha raggiunto l’utile nel primo anno di attività con profitti a quota 5,1 milioni. Superati i 450 mila clienti. La banca digitale di Intesa Sanpaolo chiude il 2023 con profitti per 5,1 milioni. Per l’istituto ricavi a 37 milioni grazie al contributo degli interessi netti. Superati i 450 mila clienti. IntesaSanpaolo ha collocato un bond dual tranche senior preferred per un ammontare complessivo di 2 miliardi di euro.

Italgas che ha inviato una proposta preliminare per acquisire il controllo di 2i Rete Gas, controllato dal fondo infrastrutturale F2i e partecipato da Ardian e Apg, secondo Il Corriere della sera. L’offerta di Italgas valorizzerebbe 2i Rete Gas 4-5 miliardi.

Enel. Ieri si è verificata un’esplosione nella centrale idroelettrica Enel del lago artificiale di Suviana, sull’Appennino Bolognese. Enel Green Power fa sapere che «a seguito degli accertamenti, il bacino della diga dell’impianto di Bargi non ha registrato danni ed è in sicurezza. Allo stesso tempo, la produzione è stata fermata, senza causare alcun impatto sulla fornitura del servizio elettrico a livello locale e nazionale.
A proposito di Enel, la società ha incassato dalla controllata spagnola Endesa, di cui detiene il 70,1% attraverso Enel Iberia una maxi-cedola complessivamente a 740 milioni di euro che verrà saldata a luglio prossimo, mentre l’anticipo di 371 milioni di euro le è stato pagato nel gennaio scorso.

Sono ancora in corso l’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Unipol sulle azioni UnipolSAI. che terminerà il 26 aprile 2024 e quella promossa da Crown Bidco sulle azioni Tod’s che terminerà l’8 maggio 2024. Autostrade Meridionali ancora sospesa dalle contrattazioni, dopo essere rimasta ferma dagli scambi nelle precedenti due sedute.

Tra i media da seguire Rai Way. Il governo sta ultimando un decreto per agevolare la fusione con la rivale EI Towers, che darebbe vita a un gruppo di torri televisive del valore di oltre 2 miliardi di euro, come ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. E a Media For Europe. Il socio di ProSieben, Amber Capital, voterà in assemblea la proposta di ristrutturazione del business presentata da Mfe.
Eni. Bnp Paribas ha alzato il target price a 14 euro.

Interpump: la controllata Inoxpa Sau ha rilevato il 60% del capitale della società Process Partners China e ha incrementato la propria partecipazione al 60% in Yrp (Shanghai) Flow Tecnology Co, realtà entrambe operanti in Cina

Prosegue la corsa dell’oro che tocca un nuovo record sopra i 2,360 dollari per poi ritracciare. Scende invece la quotazione del petrolio, sotto i 90 dollari al barile. L’euro scende dello 0,05% a 1,085 dollari
Il rendimento del Btp 10 anni scende al 3,7%

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