Riparte l’occupazione a febbraio dopo il rallentamento (-40mila occupati) registrato a gennaio. Lo rileva l’Istat secondo cui a febbraio l’occupazione è cresciuta di 41mila unità, grazie al forte aumento di assunzioni stabili, salite di ben 142mila unità. Cala invece di 76mila unità il numero di contratti a termine.
A febbraio sale anche il tasso di disoccupazione, in rialzo al 7,5% (+0,2 punti), mentre quello giovanile è al 22,8% (+0,7 punti). Secondo l’Istat “a febbraio 2024, dopo il calo registrato a gennaio, l’occupazione torna a crescere per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti che raggiungono i 15,969 milioni. Il numero degli occupati – pari a 23,773 milioni – è superiore a quello di febbraio 2023 di 351mila unità, come sintesi dell’incremento di 603mila dipendenti permanenti e della diminuzione di 200mila dipendenti a termine e di 53mila autonomi”.
Istat: occupazione in aumento nell’anno e nel trimestre
Confrontando il trimestre dicembre 2023-febbraio 2024 con quello precedente (settembre-novembre 2023), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,3%, per un totale di 65mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, sottolinea l’Istat, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-3,3%, pari a -65mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,3%, pari a +41mila unità). A febbraio, prosegue l’Istat, il numero di occupati supera quello di febbraio 2023 dell’1,5% (+351mila unità).
Sotto il profilo di genere, l’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 15-24enni tra i quali l’occupazione è in calo. Il tasso di occupazione sale in un anno di 0,8 punti percentuali. Rispetto a febbraio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,2%, pari a -63mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,9%, pari a -239mila).
Boom di contratti a tempo indeterminato
La nuova occupazione è tutta a tempo indeterminato. L’Istat evidenzia infatti che, in un anno, i lavoratori permanenti sono aumentati di 603mila unità, mentre i lavoratori a termine sono scesi di 200mila, gli autonomi sono in calo di 53mila unità.
Aumentano i disoccupati, diminuiscono gli inattivi
Tornando al mese di febbraio, i dati provvisori dell’Istat parlano di un aumento del numero di persone in cerca di lavoro (+2,5%, pari a +46mila unità); una crescita che interessa entrambi i generi e ogni classe d’età. Il tasso di disoccupazione totale sale così al 7,5% (+0,2 punti), quello giovanile al 22,8% (+0,7 punti). All’aumento dei disoccupati si lega la diminuzione del numero di inattivi (-0,5%, pari a -65mila unità, tra i 15 e i 64 anni), che anche qui riguarda sia gli uomini sia le donne e tutte le classi d’età (ad eccezione dei 15-24enni tra i quali l’inattività cresce). Riassumendo: Ci sono più persone alla ricerca di un impiego. Il tasso di inattività scende infatti al 33,0% (-0,2 punti).