Si apre un nuovo capitolo per General Electric, il gigante dell’industria statunitense fondato più di 130 anni fa da Thomas Edison. Oggi martedì 2 aprile, Ge completa il suo progetto di “spin-off” annunciato nel novembre 2021 e che ha visto la creazione di Ge Healthcare all’inizio del 2023, unendo le forze nel settore sanitario. Ora, è il momento del gran finale: General Electric lascia il passo a Ge Vernova, nel campo dell’energia, e a Ge Aerospace, il nuovo volto dell’ormai storica Ge. Queste tre società distinte, quotate alla Borsa di New York, avranno ciascuna la propria governance e pubblicheranno i propri risultati. Non ci sarà più una holding generale. Ciò permetterà a General Electric di concentrarsi meglio sulle sue aree di forza, eliminando la complessità e consentendo una maggiore agilità nell’affrontare le sfide del mercato.
La divisione di General Electric: Ge Vernova, Ge Aerospace e Ge HealthCare
Una delle nuove entità che emerge da questa divisione è Ge Vernova, il braccio dell’azienda dedicato al settore dell’energia. La società farà oggi il suo debutto al New York Stock Exchange (Nyse) con il simbolo “Gev”, pronto a guidare la transizione verso fonti energetiche più sostenibili. Guidata da Scott Strazik, Ge Vernova impiega più di 80mila persone in un centinaio di paesi, riunendo le attività energetiche di Ge in tre rami principali: elettricità, energia eolica, e elettrificazione. Con un fatturato di 33,6 miliardi di dollari e un portafoglio ordini di 116 miliardi, Ge Vernova si propone di essere all’avanguardia nella creazione di un futuro energetico sostenibile. Gli azionisti Ge registrati al 19 marzo 2024 hanno ricevuto un’azione di Ge Vernova ogni quattro azioni Ge possedute.
Ge Aerospace, invece, continua la tradizione di eccellenza nell’aviazione, con H. Lawrence Culp, Jr. come presidente e ceo. La divisione si impegna a definire il futuro del volo con innovazioni e tecnologie all’avanguardia, mantenendo il familiare simbolo “Ge” alla Borsa di New York. Nel 2023 ha generato un fatturato di 32 miliardi di dollari, di cui 29,9 miliardi nell’aviazione commerciale e 9 miliardi nella difesa. Più di 70mila dei suoi motori equipaggiano aerei commerciali (44mila motori, pari al 75% dei voli in tutto il mondo) e militari. Impiega oltre 50mila persone.
Infine, Ge HealthCare ha già mosso i suoi primi passi come società indipendente dal 2023. Concentrandosi sulla tecnologia sanitaria, questa divisione continua a mostrare crescita e innovazione nel settore. Con più di 11mila brevetti e un fatturato di 19,55 miliardi di dollari nel 2023, Ge HealthCare è quotata al Nasdaq (etichetta Gehc) e impiega 51mila persone.
La storia della divisione in tre società: da Ge Capital a Ge Vernova
Il percorso verso la divisione di Ge in tre società ha radici profonde nella storia aziendale. Negli anni 2000, la company ha vissuto un periodo di espansione trainato dal successo di Ge Capital, la sua divisione finanziaria, e da una strategia di diversificazione. Tuttavia, la crisi finanziaria del 2008 ha portato a perdite e a un debito aziendale significativo che lo ha costretta a sottoporsi ad una serie di cure dimagranti e ristrutturazioni.
La società ha quindi intrapreso un percorso di semplificazione, vendendo asset non essenziali. Nel 2015, una parte significativa di Ge Capital è stata ceduta a Blackstone Group e Wells Fargo. Tra il 2015 e la fine del 2021, la sua forza lavoro è stata dimezzata, da 333mila a 168mila. Inoltre, permanentemente indebolito sul mercato azionario, è stato costretto, nel 2018, a lasciare l’indice di riferimento di Wall Street, il Dow Jones Industrial Average, di cui faceva parte da 111 anni. Questa uscita ha sancito il continuo ribasso del prezzo delle azioni, dai 60 dollari di metà 2000, a meno di 13 dollari nel 2018, con un valore di borsa ridotto all’epoca a 112 miliardi di dollari.
L’annuncio nel 2021 di dividere Ge in tre società indipendenti è stato il punto culminante di questa evoluzione. Questa mossa era stata accolta con entusiasmo dagli investitori e dagli analisti di Wall Street, che vedevano in essa la possibilità di una valorizzazione più precisa delle singole divisioni e una maggiore creazione di valore per gli azionisti. Oggi, tuttavia, nel pre-mercato l’entusiasmo si è spento: il titolo Ge scende del 20% (da 175,36 dollari passa a 141) bruciando un guadagno da inizio anno del 30%, mentre Gev guadagna quasi il 4% (+3,85 a 142,02 dollari per azione). In ribasso anche il titolo Ge HealthCare -0,54%).