Condividi

Attentato Russia: assalitori in tribunale. Mosca accusa Kiev che risponde: “Non c’entriamo”. In Italia vertice sulla sicurezza

Nelle foto dei media internazionali gli assalitori presentano segni di tortura. Nuovi raid sull’Ucraina. Usa: “Usati missili ipersonici”. Tajani: “Attacco a Mosca era nell’aria, rafforzata la sicurezza in Italia”

Attentato Russia: assalitori in tribunale. Mosca accusa Kiev che risponde: “Non c’entriamo”. In Italia vertice sulla sicurezza

È di 137 morti il bilancio pesantissimo dell’attacco al Crocus City Hall di Mosca e mentre l’Isis-K ha diffuso un nuovo video in cui rivendica l’attentato, il presidente russo Vladimir Putin continua ad attaccare Kiev e scatena una nuova ondata di raid su tutta l’Ucraina utilizzando, secondo gli Usa, dei missili ipersonici. 

Assalitori in tribunale con segni di torture

I quattro presunti autori dell’attacco al Crocus City Hall di Mosca sono stati messi in custodia cautelare per due mesi da un tribunale della capitale russa. I quattro sono accusati di “terrorismo” e rischiano l’ergastolo, ha affermato in una nota il tribunale Basmanny di Mosca. La decisione del tribunale è stata annunciata dopo che la commissione investigativa ha accusato di terrorismo due presunti partecipanti all’attacco alla sala concerti. Gli accusati, secondo la Tass, sono Rachabalizoda Saidakrami Murodali e Mirzoev Dalerjon Barotovich, imputati ai sensi dell’articolo 205, parte 3, paragrafo “b” (attacco terroristico da parte di un gruppo di persone che ha provocato la morte di un individuo)”, ha affermato il servizio stampa del tribunale. I due rischiano l’ergastolo.

Inoltre, il tribunale di Mosca ha arrestato la prima persona coinvolta nel caso dell’attacco terroristico al Crocus, Dalerjon Mirzoev. Lo riferisce un corrispondente di Ria Novosti. “La richiesta da parte del pubblico ministero  è stata soddisfatta e Mirzoev viene posto come misura preventiva in stato di detenzione”, ha annunciato il giudice Elena Lenskaja. Mirzoev ha ammesso la sua colpevolezza. In quanto a Shamsidin Fariduni, la quarta persona coinvolta nell’attacco terroristico, secondo la Ria Novosti il tribunale ha deciso di esaminare il suo caso a porte chiuse, per la necessità di proteggere la segretezza dell’indagine e le informazioni sui partecipanti al processo. 

Dalle foto che girano sui media internazionali,  i quattro sospettati presentano lividi e segni di tagli, uno addirittura è stato condotto nell’aula del tribunale in sedia a rotelle con un camice e i pantaloni dell’ospedale. Domenica i canali Telegram filorussi hanno pubblicato foto di torture durante gli interrogatori da parte dei servizi di sicurezza. In particolare una foto mostra un uomo sdraiato sul pavimento con i pantaloni abbassati che sembra essere collegato con dei fili elettrici a “un dispositivo di comunicazione militare TA-57, che le forze di sicurezza utilizzano per torturare con scosse elettriche”, scrive Meduza, secondo cui uno dei cavi “sembra essere collegato ai genitali”. 

Il Cremlino ha rifiutato di commentare se quattro sospettati dell’attacco alla sala da concerto di Mosca della scorsa settimana fossero stati sottoposti a maltrattamenti dopo essere stati presi in custodia. “Lascerò questa domanda senza risposta”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov durante una conferenza stampa quotidiana.

Isis K diffonde un nuovo video dell’attacco, ma la Russia accusa ancora Kiev

Domenica lo Stato Islamico ha diffuso nuovo video dell’attacco alla sala concerti a Mosca di venerdì, confermando che il gruppo terroristico sarebbe il mandante della strage. Gli Stati Uniti confermano, ma la Russia continua a parlare di un coinvolgimento dell’Ucraina, che ha negato ogni collegamento. “Noi non c’entriamo. Non è una cosa nostra e non la commentiamo. Credo che tocchi a Mosca commentare che cosa è accaduto al teatro Crocus. L’Ucraina non ha nessun collegamento con questa tragedia”, ha spiegato Yaroslav Melnyk, ambasciatore della Repubblica di Ucraina in Italia in un’intervista al Qn.

“Al momento non ci sono prove di alcun tipo di un coinvolgimento di qualsiasi genere da parte ucraina, mi pare che tutto vada nella direzione di un attentato terroristico organizzato dal ramo afgano dell’Isis”, ha detto a radio Rtl 102.5 il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani. 

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha invece fatto sapere che il gruppo Stato islamico Khorasan ha cercato più volte di attaccare la Francia. La branca del gruppo terroristico “coinvolto” nella strage a Mosca ha effettuato “diversi tentativi” in Francia, ha detto Macron. Detto questo, il presidente russo Vladimir «Putin potrebbe cercare di sfruttare questo attentato per rafforzare l’attacco contro l’Ucraina», ha sottolineato Tajani.

Raid russi sull’Ucraina. Usa: “Usati missili ipersonici”

Nel frattempo si intensificano gli attacchi russi sull’Ucraina. “La Russia sta attaccando l’Ucraina con missili ipersonici. Forti esplosioni a Kiev”, scrive su X (ex Twitter) l’ambasciatrice americana in Ucraina, Bridget Brink. “L’Ucraina ha bisogno del nostro supporto, adesso”. Numerose esplosioni sono state sentite nel centro di Kiev, mentre secondo quanto reso noto dalla portavoce delle Forze di difesa dell’Ucraina meridionale, Nataliya Humenyuk, nella notte le difese aeree ucraine hanno abbattuto la notte scorsa otto droni kamikaze russi nelle regioni di Odessa e Mykolaiv. Dodici persone sarebbero invece rimaste ferite in un attacco russo sul sud dell’Ucraina, mentre un incendio sarebbe scoppiato in una grande centrale elettrica russa dopo un attacco di droni ucraini sull’area.

Italia riunisce il Comitato di sicurezza nazionale

È in corso al Viminale la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in seguito all’attacco terroristico di venerdì scorso a Mosca. Il Comitato, cui partecipano i vertici dell’intelligence e delle forze di polizia, si era già riunito giovedì scorso per definire le misure di sicurezza in vista delle festività pasquali e degli eventi del G7. 

La sicurezza in Italia è stata rafforzata dopo l’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre contro Israele”. “Da quando è scoppiata la guerra in Medioriente abbiamo certamente rinforzato i controlli”, ha spiegato il ministro Tajani indicando che ci sono ”250 luoghi più protetti in Italia” e che “la nostra intelligence e le forze dell’ordine sono sempre al lavoro con attività di protezione”. Il vice premier ha ricordato anche l’arresto all’Aquila di “tre presunti terroristi palestinesi che dovevamo compiere attentati”.

L’attentato sferrato venerdì a Mosca “era nell’aria”, ha aggiunto il vice Tajani ricordando che l’avvertimento “era sul nostro sito dall’8 di marzo”. Siccome c’era “un segnale chiaro del rischio che si correva a Mosca”, ha continuato il ministro che era stato “consigliato agli italiani di rinviare i viaggi a Mosca”. “Seguiamo con grande attenzione quello che accade e cerchiamo di proteggere i nostri concittadini”, ha concluso.

Commenta