Era stato annunciato lo scorso anno e ora è diventato realtà: l’iconica citycar elettrica Smart EQ Fortwo non verrà più prodotta e ora per gli amanti del genere non c’è altra soluzione che accontentarsi delle giacenze in concessionaria o dell’usato.
Smart EQ Fortwo, che ha sfornato tre generazioni di modelli, è la seconda auto elettrica più venduta in Italia secondo i dati UNRAE pubblicati relativi al mese di settembre 2023.
Ma perché cessare la produzione?
Sebbene siano in corso produzioni per altri tipi di modelli Smart, le caratteristiche della Smart2 restano insostituibili e gli amanti della Smartina potranno forse essere accontentati nel giro di un paio d’anni. Ma intanto ci si domanda perchè i produttori abbiano deciso di sospendere la sua produzione. Diverse le ipotesi degli esperti del settore. Da una parte c’è una questione finanziaria: i costi di una mini-macchina, nella percezione del pubblico, devono essere bassi. Ma per le aziende, una macchina di questo genere è comunque costosa, a partire dalla batteria, e quindi si ritrovano con margini troppo risicati. Dall’altro lato c’è un argomento più tecnico, legato proprio all’elettrificazione di una vettura che non era nativa elettrica. Smart EQ ha un peso di poco superiore ai 1.000 chilogrammi con quel tipo di batterie. Vero è che Smart è una citycar ma è un po’ troppo “energivora” rispetto allo standard attuale delle versioni elettriche. Ma il progetto resta vincente e c’è da aspettarsi che possa ritornare una Fortwo godendo di nuove tecnologie che a parità di dimensioni permetteranno di abbassare i pesi e aumentare l’autonomia.
Le ipotesi sulla nuova Smart
Per cercare di capire come sarà la piccola vetturina, almeno a livello estetico, i media del settore si sono rifatti al render pubblicato dalla rivista specializzata tedesca AutoBild, che ha preso spunto dall’ultimo modello della Smart due posti, adattandolo al design delle Smart 1 e 3. Spiccano in particolare i nuovi fari con la forma a freccia, con tanto di striscia led centrale a raccordare entrambi. La griglia anteriore invece potrebbe avere il classico disegno a nido d’ape già visto proprio sull’EQ fortwo e anche le dimensioni dovrebbero essere più o meno le stesse. Gli specchietti esterni, secondo AutoBILD potrebbero essere proposti come optional, forse presenti nella conformazione classica per la versione base e sostituiti da telecamere in quella “premium”. Le portiere appaiono molto rotonde e sembrano ispirarsi alla “vision smart EQ fortwo” mostrata nel 2017, ma non sono completamente vetrate. La produzione avverrà in Cina presso la piattaforma di Geely.
In 25 anni due rivoluzioni che hanno sbalordito il mercato
Certamente si può dire che la Smart in 25 anni abbia rivoluzionato il mercato delle auto per almeno due volte. La prima quando è uscita nel 1998, sbalordendo per le sue dimensioni. La seconda nel 2020 quando è stata la prima a uscire con un motore elettrico.
Il marchio Smart nasce da un’idea dell’inventore dell’orologio da polso Swatch, Nicolas Hayek. Voleva costruire una citycar semplice ed economica, inizialmente con l’aiuto della VW. Ma poi è entrata in azione Mercedes-Benz e Hayek abbandonò. Mercedes lanciò l’auto nel 1998 con il marchio Smart. Ma nel 1998 nessuno aveva mai visto una macchina così piccola e forse il pubblico nemmeno aveva subito capito la sua “filosofia” di utilizzo, così abituato alle auto tradizionali di maggiori dimensioni.
Il primo modello, lungo 2,5 metri esatti (successivamente diventati 2,7 metri), durò circa nove anni ed è sopravvissuto anche a varianti come la tradizionale Forfour a quattro posti e la Roadster. Inizialmente Smart costituiva il nome (e il marchio) del modello e non del produttore, che invece era noto con l’acronimo di MCC (Micro Compact Car). Dal 2002, Smart è divenuto un marchio vero e proprio.
E poi la seconda svolta epocale nel 2019/2020: Smart è stata prima casa automobilistica ‘tradizionale’ ad annunciare l’abbandono ai motori termici per abbracciare unicamente la mobilità elettrica: un modello con motore elettrico da 82 cavalli montato sopra l’asse posteriore. La batteria da 17,6 kWh era piazzata tra i due assi e consentiva un’autonomia di circa 160 km.
Intanto Smart negli stabilimenti cinesi sta costruendo le “Smartone”: la Smart #1 e la Smart #3, il crossover numero 1 e il SUV coupé numero 3 due auto molto distanti per filosofia e dimensioni dalla Fortwo originale.