Sequestrati oltre 10,8 milioni di euro a Marcello Dell’Utri e alla moglie Miranda Ratti. Il provvedimento è stato disposto dal Gip di del tribunale di Firenze, su richiesta della Procura distrettuale antimafia.
I motivi del sequestro
Secondo l’accusa, l’ex senatore di Forza Italia avrebbe violato la legge Rognoni-Latorre, la stessa che ha istituito il reato di associazione mafiosa e che, per i condannati per reati di mafia, stabilisce l’obbligo di comunicare per i dieci anni successivi alla sentenza definitiva tutte le variazioni di reddito superiori a 10.330 euro. Dell’Utri, al contrario, non avrebbe comunicato variazioni pari a oltre 42 milioni e mezzo. Da qui la decisione di procedere con il sequestro preventivo.
La sentenza definitiva nei confronti di Dell’Utri risale al maggio del 2014, quando la Cassazione confermò nei suoi confronti una condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Da quel momento in poi, l’ex braccio destro di Silvio Berlusconi avrebbe dovuto comunicare alle autorità competenti qualsiasi tipo di variazione patrimoniale, mentre secondo le accuse avrebbe omesso di comunicare movimenti per molti milioni di euro, gran parte dei quali è legata a somme pagate negli anni da Berlusconi. Il provvedimento ha interessato anche il patrimonio dell’ex moglie perché questo sarebbe stato di fatto a disposizione di Dell’Utri, nonostante i due avessero divorziato nel 2020.
La nota della procura di Firenze
Attraverso una nota, la procura di Firenze ha spiegato che la misura cautelare reale, si spiega, “si inserisce nel quadro di procedimento penale oggetto di un più ampio coordinamento investigativo, portato avanti, in ambito nazionale, dalla Direzione nazionale Antimafia, finalizzato all’individuazione dei mandanti esterni delle stragi continentali del 1993-1994“. Procedimento nel corso del quale “sono stati condotti vari accertamenti concernenti i flussi finanziari che hanno riguardato Marcello Dell ‘Utri dal 2014 ad oggi”.
“In particolare, la misura cautelare reale – prosegue nota – è stata richiesta ed ottenuta” poiché, “l’indagato, con più azioni e omissioni, in tempi diversi, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, pur essendovi tenuto” ometteva “di comunicare, entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali indicate nell’art. 30 della medesima normativa per un ammontare complessivo di 42.679.200 euro”.
“Con il provvedimento è stato disposto il sequestro preventivo in forma diretta, sino alla concorrenza della somma di 10.840.451,72 euro, riconducibile a Marcello Dell’Utri nonché, per la quota parte di 8.250.000,00 euro della somma complessivamente suindicata, anche indirettamente riconducibile al predetto, per il tramite di Miranda Anna Ratti“, moglie di Dell’Utri, “ovvero per equivalente sui beni nella disponibilità diretta e indiretta di Marcello Dell’Utri nelle modalità e quote sopra indicate”, conclude la Procura.