“Non me la sento di escludere il rischio recessione”. Jamie Dimon di JP Morgan stupisce ancora una volta i mercati con una nota di pessimismo. Ma le parole del banchiere più potente del mondo vanno lette alla luce dei dati sull’inflazione che usciranno in giornata. Guai, sembra dire Dimon, se le banche centrali non coglieranno l’occasione della frenata dei prezzi per avviare al più presto il calo di tassi, come sollecitato da buona parte dei banchieri e dall’esito di un sondaggio Reuters: nelle stime degli economisti, l’inflazione rilevata dall’indice Pce dovrebbe raggiungere una media del 2,2% quest’anno e del 2,0% nel 2025 e 2026.
Apertura positiva per le Borse europee
I mercati europei recepiscono il messaggio e scommettono sull’accelerazione del calo dei tassi. Le borse del Vecchio Continente aprono così in terreno positivo, in sintonia con i listini d’Oriente. A tirare la volata è la borsa di Hong Kong +2,3% sotto la spinta di Tencent +3,3%. Ma tutti gli indici settoriali sono in positivo, compreso il mattone. I dati settimanali sulla compravendita di appartamenti danno sostegno alle società immobiliari. Guadagna il 3% anche il titolo dello sviluppatore immobiliare China Vanke, declassato ieri da Moody’s a spazzatura.
Xiaomi entra nell’auto elettrica
A Shanghai Xiaomi, leader degli smartphone, fa un balzo del 7% dopo aver annunciato l’avvio delle vendite della sua auto elettrica: dal 28 marzo in 29 città si potrà acquistare in Suv 7.
L’indice CSI 300 oggi è salito ai massimi da metà novembre. In poco più di un mese è rimbalzato di oltre il +16%, mettendo a segno la miglior performance del periodo a livello mondiale, grazie ai segnali di ripartenza dell’inflazione. Da inizio anno l’indice benchmark della Cina è cresciuto del +4,5% più del Dow Jones (+3,8%) o di Mumbai (+3,6%).
Fa storia a sé la borsa di Tokyo (-0,6%), ormai avviata a riportare in terreno positivo i tassi. Il tasso di rendimento del bond governativo a dieci anni tocca i massimi degli ultimi tre mesi, a 0,772%. Nel corso di un’audizione al Parlamento, il governatore Kazuo Ueda ha ribadito che l’economia si sta lentamente riprendendo, “nonostante qualche statistica segnali di debolezza”. La testata Jiji scrive che la banca centrale valuterà con grande attenzione i risultati del report sindacale sugli ultimi aumenti dei salari in pubblicazione venerdì, nel caso l’incremento sia superiore al 3,8% anno su anno, nella riunione del board della settimana prossima, dovrebbe essere deciso il primo aumento dei tassi di riferimento dopo otto anni in negativo.
A Wall Street vola Oracle (+13%)
Oltre l’Europa, anche Wall Street si appresta ad un’apertura positiva, galvanizzata dai conti di Oracle (+13%). Il colosso del software ieri sera ha presentato dati del trimestre di parecchio superiori alle aspettative per quanto riguarda le vendite di prodotti domiciliati sul cloud. Il CEO Safra Catz ha sottolineato nella presentazione che il risultato è da ricondurre a “nuovi grandi contratti per l’infrastruttura cloud.
L’attenzione di oggi è tutta concentrata sui dati dell’indice dei prezzi al consumo statunitensi di febbraio, previsti alle 14:30, per avere ulteriori indicazioni sui tassi di interesse. Si stima un +3,1%, invariato rispetto a gennaio, e un +3,7% a livello “core”, in frenata da +3,90% di gennaio. In quest’ultimo caso, se le stime verranno confermate, si tratterebbe del ritmo più basso dal maggio 2021
Tim non frena Piazza Affari, spread stabile a 132 punti
La borsa di Milano (+0,18%) rimane attaccata ai massimi degli ultimi 15 anni appena toccati a 33.540 punti. Le “tristi” vicende di Tim per il momento non hanno avuto impatti negativi sul “sentiment” degli investitori. L’Ad, Labriola, ha provato a convincere il mercato della bontà dei suoi progetti mettendoci 100mila euro di tasca propria per acquistare circa 500mila azioni, un bel segnale senza dubbio, che spesso vale più di molti proclami.
Per i bond, prima seduta della settimana all’insegna dell’attendismo. Rendimento del Treasury decennale a 4,09% da 4,06%. Bund tedesco a 2,30% da 2,26%. BTP decennale a 3,62% da 3,56%. Spread stabile a 132.
In agenda la riunione a Bruxelles dei ministri delle Finanze europei cui prenderanno parte anche il vicepresidente Bce de Guindos e il ministro italiano Giorgetti. Ieri nella riunione dell’Eurogruppo sono state gettate le basi, con una lista di priorità fino al 2029, per raggiungere l’Unione del mercato dei capitali.
L’Eurogruppo prepara il nuovo mercato dei capitali
L’Eurogruppo dei ministri delle Finanze europei ha detto sì a una serie di linee-guida dedicate all’unione dei mercati di capitale. “Perché l’Europa possa diventare un leader più incisivo nel mondo deve permettere alle sue imprese di avere diversificati accessi al denaro”, ha spiegato ieri il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe. Il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni ha sottolineato l’urgenza di agire: “Nuovi centri finanziari competitivi e nuovi innovativi ecosistemi stanno emergendo molto velocemente, come in India e in Brasile. Il mondo non ci aspetta”.
Il Bitcoin conquista la Borsa di Londra
Continua la corsa del Bitcoin, che ieri ha toccato nuovi record (+70% circa da inizio anno). A fare da traino è stata la decisione del Regno Unito di aprire le porte agli ETN garantiti da criptovalute. La Borsa di Londra accetterà richieste per ETN su Bitcoin ed Ether a partire dal secondo trimestre.
L’oro apre in lieve calo. Ieri ha messo a segno il nono rialzo consecutivo, restando attaccato al record storico. Se i dati sul CPI statunitense in uscita oggi pomeriggio confermeranno la tendenza al rallentamento dell’inflazione, magari ad un ritmo più accelerato delle aspettative, ci sarà certamente spazio per vedere prezzi più alti, specie se ci saranno anche contraccolpi negativi sul dollaro.
Banche, non aumenta la riserva, il Leone conferma i target
Banche in spolvero. La Bce avrebbe deciso di non aumentare la riserva minima di capitale delle banche vigilate, lo riportava ieri sera Bloomberg. Il problema non è tanto la quantità della liquidità da tenere a Francoforte, ma il livello di remunerazione. Negli ultimi tempi, alcuni membri del board della banca centrale avevano detto che era arrivato il momento di riprendersi quel che era stato concesso alle banche nei momenti dei tassi negativi.
I titoli in evidenza a Piazza Affari:
Leonardo (+6%) ha pubblicato stamattina i nuovi target del piano industriale. L’ebitda del 2024 è previsto a 1,44 miliardi di euro (consensus 1,35 miliardi). Nel 2025, lo stesso indicatore dovrebbe arrivare a 1,6 miliardi, di pochissimo sopra le stime.
A2a (+1,07%) ha pubblicato stamattina i dati completi del 2023, per la maggior parte già usciti, oltre che i target del 2024 e al 2026. L’utile netto dell’anno passato è leggermente più alto delle stime del consensus. In linea con le aspettative le indicazioni sull’anno in corso e sui prossimi due anni.
Generali (+0,8%) ha chiuso il 2023 con risultati record ma in linea con le aspettative. Meglio del previsto il dividendo, portato a 1,28 euro per azione (+10,3%). L’utile operativo è salito del 7,9% anno su anno a 6,9 miliardi di euro. La società conferma i target del piano di sviluppo: crescita composta dell’utile per azione compreso tra 6% e 8% tra 2021 e 2024.