Neanche un mese fa era sbarcato su TikTok con l’obiettivo di dare slancio alla campagna elettorale per le presidenziali Usa del prossimo novembre. Oggi, l’intenzione dichiarata di mettere al bando l’app. Così Joe Biden offre il suo pieno appoggio nel caso in cui il Congresso Usa dovesse approvare un disegno di legge allo studio con l’obiettivo di vietare TikTok nel Paese. Vero è che il social network cinese è un tema quanto mai caldo in queste ore negli Stati Uniti dove si viaggia spediti verso il voto di novembre e quello di Biden appare come un endorsement al disegno di legge in piena campagna elettorale.
TikTok, a febbraio il primo post di Biden
Lo scorso febbraio, infatti, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva pubblicato per la prima volta un video sul social cinese con un profilo “bidenhq” e un tempismo studiato: era la sera del Superbowl, vale a dire la finale del campionato di football americano che rappresenta l’evento tv più importante dell’anno. Uno sbarco, quello su TikTok che aveva già suscitato dubbi nel momento stesso in cui era avvenuto: già nei mesi scorsi, infatti, l’amministrazione Biden aveva vietato l’uso della app sui telefonini “aziendali” dei dipendenti federali. Il motivo? Sicurezza nazionale. Il social più diffuso tra gli adolescenti statunitensi – dopo YouTube, s’intende – è infatti di proprietà cinese e non sono mancate preoccupazioni sull’uso dei dati che può fare ByteDance, l’impresa di Pechino che è proprietaria di TikTok. Per quel che riguarda il profilo fresco di creazione di Joe Biden, i media hanno fatto sapere che l’inquilino della Casa Bianca non si è unito personalmente alla piattaforma ma che l’account viene gestito interamente dallo staff della campagna elettorale nel tentativo di raggiungere gli elettori giovani.
Biden, la decisione: “Pronto a mettere al bando TikTok”
Ora, però, l’argomento TikTok si condisce di un nuovo capitolo. Joe Biden, infatti, firmerà il bando di TikTok “se il Congresso lo approverà”. Lo ha detto lui stesso parlando con i giornalisti nelle scorse ore. Già a febbraio la Casa Bianca ha dato alle agenzie federali 30 giorni di tempo per disinstallare TikTok da tutti i dispositivi governativi nel timore che l’app cinese possa essere usata a fini di spionaggio.
Come riporta il Washington Post, il provvedimento allo studio si muove su un doppio binario: da un lato chiede a ByteDance Ltd, che ha sede a Pechino, di cedere TikTok e altre applicazioni che controlla entro 180 giorni dall’entrata in vigore del disegno di legge. Solo in questo modo, dunque, il social cinese eviterebbe di essere definitivamente bloccato negli Usa. Dall’altro, è prevista la creazione di un nuovo processo rapido per consentire alle autorità statunitensi di vietare l’accesso a un’app di proprietà di un avversario straniero se questa rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale.
La replica di Trump: “Facebook vero nemico del popolo”
Immediata la replica dell’ex presidente Usa, Donald Trump, in corsa per le presidenziali di novembre, che in un post sul suo Truth Social attacca: “Se si elimina TikTok, Facebook e Zuckerschmuck (in realtà un prodotto per il diabete, ndr) raddoppieranno il loro business. Non voglio che Facebook, che ha barato alle ultime elezioni, vada meglio. Loro sono un vero nemico del popolo!”. Giova ricordare che durante la sua permanenza alla Casa Bianca, il tycoon aveva già provato a dichiarare guerra a Tik Tok. Ora, invece, il cambio di obiettivo: Tik Tok va bene, nel mirino adesso c’è la piattaforma di Mark Zuckerberg (volutamente storpiato il nome nel post di Trump), tra le prime a bannarlo dopo l’assalto a Capitol Hill.
La replica di TikTok
“Questa legislazione ha un esito predefinito: il divieto totale di TikTok negli Stati Uniti. Il governo sta cercando di privare 170 milioni di americani del loro diritto costituzionale alla libera espressione”. Lo afferma un portavoce di TikTok dopo il via libera della commissione Energia e commercio della Camera americana, con 50 voti a favore e nessuno contrario, al disegno di legge relativo alla vendita di TikTok da parte di ByteDance entro sei mesi altrimenti l’app sarà vietata negli Stati Uniti. Il provvedimento “danneggerà milioni di attività commerciali, negherà agli artisti un pubblico e distruggerà i mezzi di sostentamento di innumerevoli creator in tutto il Paese”, ha aggiunto il portavoce di TikTok.