Zeno D’Agostino si è dimesso dalla carica di presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza. Mantiene invece quella di presidente di Espo, l’European sea ports organization con sede a Bruxelles in rappresentanza di Assotrasporti di cui è stato presidente. In una recente intervista D’Agostino, che nel suo ruolo internazionale monitora gli sviluppi nel bacino del Mediterraneo, ha sottolineato l’importanza per le aziende di organizzarsi per sopportare lunghi periodi senza rifornimenti, arricchendo le scorte e trovando anche siti di produzione più vicini.
D’Agostino, che è stato inserito nella classifica 2020 stilata da Forbes Italia dei 100 migliori imprenditori e top manager italiani, è alla guida del Sistema Portuale ovest da febbraio 2015 e il suo incarico doveva concludersi il 15 dicembre prossimo. Le dimissioni, a decorrere dal primo giugno e dovute esclusivamente a motivi personali e familiari, sono state presentate al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che le ha accettate ringraziando il presidente per il lavoro svolto.
D’Agostino: “Lascio solo per motivi familiari”
“Ci tengo a precisare” ha sottolineato D’Agostino, “che la mia decisione trae origine da necessità di natura esclusivamente familiare”. Ci sarà ancora tempo nei prossimi mesi per i bilanci finali e i saluti ai lavoratori, cittadini e a tutte le rappresentanze della società civile. Voglio intanto esprimere gratitudine alle istituzioni che hanno riposto in me la fiducia e che mi hanno consentito di svolgere serenamente l’incarico. Ringrazio il ministro Salvini per aver accettato la mia richiesta e il viceministro Rixi, che è stato punto di riferimento per ogni azione portata avanti insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia con il presidente Fedriga e tutti gli enti del territorio”.
Il porto di Trieste un “modello internazionale”
“In questi anni” aggiunge il presidente, “lo scalo ha lavorato in modo intenso e proficuo. Gli obiettivi raggiunti sono stati eccezionali, ed ora il porto di Trieste, con Monfalcone e il sistema intermodale che abbiamo costruito, è diventato un modello a livello internazionale. Importanti investimenti, un network ferroviario europeo, cantieri aperti e soprattutto nuovi posti di lavoro. Grazie alla comunità portuale e all’impegno quotidiano di tutti i lavoratori, la città ha un nuovo porto proiettato nel futuro. E sono onorato di averlo guidato per quasi un decennio”.