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Dybala fa tre gol, stende il Torino e avvicina la Roma alla Champions. Lazio cade a Firenze

Un Dybala in formato super regala la vittoria alla Roma che ora è a soli 4 punti dalla zona Champions. Le scorie europee affondano invece la Lazio a Firenze

Dybala fa tre gol, stende il Torino e avvicina la Roma alla Champions. Lazio cade a Firenze

La Roma si avvicina alla Champions, la Lazio sprofonda all’ottavo posto. Lunedì di umori opposti nella Capitale, con i giallorossi bravissimi a battere il Torino nonostante le scorie europee e i biancocelesti sconfitti a Firenze. La classifica, in attesa dei recuperi di mercoledì (Inter-Atalanta e Sassuolo-Napoli), sorride a De Rossi, l’unico rimasto in scia a Thiago Motta e Gasperini, mentre Sarri deve fare i conti con l’ennesimo passo falso di una stagione, almeno sin qui, decisamente al di sotto delle aspettative. La Fiorentina, dal canto suo, torna a sorridere dopo un periodo molto complicato e si porta al settimo posto: la Champions è ancora lontana, le altre coppe invece no.

Roma – Torino 3-2: un super Dybala porta De Rossi a meno 4 dalla Champions 

Non si ferma la cavalcata della Roma, giunta alla quinta vittoria nelle ultime sei di campionato. Se a queste aggiungiamo la qualificazione agli ottavi di Europa League a spese del Feyenoord, si evince il bilancio (quasi) trionfale di De Rossi sulla panchina giallorossa, superiore persino alle più rosee aspettative.

DDR ha preso una squadra in grande difficoltà sia dal punto di vista tecnico che mentale e l’ha trasformata in una creatura bella e spensierata, capace di giocare a viso aperto e far valere la sua qualità. Ieri le insidie erano tante a cominciare dalla fisicità del Torino di Juric, sempre scomodo con quel mix di tatticismo e fisicità: non il massimo per chi veniva dai 120’ (più rigori) di giovedì e infatti i granata hanno cullato il colpaccio per tutto il primo tempo, sfiorando più volte il gol del vantaggio, anche se è giusto dire che la prima palla gol l’ha avuta Kristensen (palo clamoroso).

In casi come questi deve emergere la qualità del campione ed ecco salire in cattedra Paulo Dybala, autore di una delle migliori partite da quando veste questa maglia. L’argentino ha segnato il rigore dell’1-0 (42’, fallo di Sazonov su Azmoun), ma il Toro ha pareggiato immediatamente con Zapata (44’), andando all’intervallo sull’1-1. Nella ripresa però la Joya ha letteralmente trascinato i compagni, trovando il 2-1 con uno splendido sinistro dalla distanza (57’, Milinkovic-Savic non esente da colpe) e il terzo gol dopo una bella combinazione con Lukaku (69’), entrato poco prima al posto di Azmoun. Nel finale i granata hanno provato a ripartire la partita con l’autorete di Huijsen (89’), ma la Roma non s’è fatta prendere dal panico, portandosi a casa un successo preziosismo: nel prossimo weekend ci sarà lo scontro diretto tra Atalanta e Bologna e lei, vincendo a Monza, potrebbe approfittarne.

De Rossi: “Mi piace vincere soffrendo, ma questa era una partita da ‘uccidere’ prima”

“Il Torino non ha mollato e abbiamo sofferto, mi piace vincere le partite soffrendo fino alla fine, ma questa era una partita da dover ‘uccidere’ – il commento di De Rossi -. Potevamo gestirla meglio, sapevamo che sarebbe stata dura, però penso che abbiamo fatto anche delle cose buone. Il gol del pareggio appena prima dell’intervallo, poi, avrebbe ammazzato chiunque, invece noi siamo stati bravi. Il Brighton? Temo una squadra forte con una rosa equilibrata e un allenatore che per me rimane uno dei più forti in Italia e in Europa. Noi non abbiamo nulla da temere, il Brighton mi leverà qualche notte di sonno, ma anche De Zerbi non sarà felicissimo di questo sorteggio”. 

Dybala spaventa i tifosi: “Non so cosa accadrà in futuro, intanto mi godo il presente”

Era un po’ che volevo fare una tripletta – ha esultato Dybala -. La volevo già contro il Cagliari, ma è arrivata qui ed è servita per vincere. Era un momento difficile della partita: il Torino ci stava creando pericoli e la gara poteva evolversi in tutti i modi. Ho calciato e sono andato a festeggiare coi tifosi, ai quali devo un enorme grazie. Quando arrivai a Roma dissi che mi sembrava di essere qui da una vita. Il futuro non so cosa mi prospetti, ma sicuramente mi godo il presente”.

Fiorentina – Lazio 2-1: Luis Alberto illude Sarri, Kayode e Bonaventura firmano la rimonta viola

Partita pirotecnica anche a Firenze, dove Fiorentina e Lazio hanno regalato uno spettacolo decisamente divertente. Il merito, a dire il vero, è tutto dei viola, autori della miglior partita dell’anno, inteso come 2024: un bimestre iniziato molto male, tanto da gettare al vento una marea di punti e scivolare al settimo posto, ma chissà che la prova di ieri non possa segnare una svolta. Sarri, invece, torna a casa a bocca asciutta e non si può certo dire che non l’abbia meritato: la sua Lazio ha offerto una prestazione sottotono proprio come giovedì a Torino, questa volta però non è riuscita a venirne a capo, rimediando una sconfitta sacrosanta. E dire che i biancocelesti, pur soffrendo per tutto il primo tempo (basti pensare che la Fiorentina ha preso tre pali con Nico Gonzalez, Belotti e Biraghi), erano riusciti a chiudere in vantaggio di un gol grazie a un contropiede letale sull’asse Guendouzi-Luis Alberto, con lo spagnolo freddissimo nel battere l’incolpevole Terracciano (46’).

Sembrava l’ennesimo capitolo delle beffe in salsa viola, invece la squadra di Italiano è rientrata dagli spogliatoi con ancora più rabbia e voglia di vincere. E così, dopo un paio di occasioni pericolose, ecco il pareggio di Kayode (61’), il rigore sbagliato da Nico Gonzalez (quarto palo della serata) e il tap-in vincente di Bonaventura (69’), a certificare il meritato ribaltone della Fiorentina. La Lazio? Tutta in qualche lancio lungo senza troppa convinzione, quasi non ci credesse nemmeno lei. La stagione è giunta a un bivio e solo un’impresa a Monaco potrebbe darle un senso: prima, però, ci sarà il Milan e lì si capirà se le speranze europee avranno ancora un senso o dovranno finire nel cassetto dei rimpianti.

Sarri furioso: “Squadra piatta e non strutturata per giocare più competizioni”

La squadra non ha reagito a un vantaggio immeritato e neanche al rigore sbagliato – l’analisi di Sarri -. È stata piatta per tutta la partita a livello mentale, c’è anche qualche attenuante visto che tre giocatori sono scesi in campo con sintomi influenzali, altri con un allenamento in un mese, altri tre giocatori avrebbero avuto bisogno di tirare il fiato. Il rischio di un calo c’era, ma così è stato un po’ troppo accentuato. A questo punto mi viene il dubbio se abbiamo la struttura materiale e anche mentale per fare tre-quattro competizioni. La corsa Champions? Siamo in una posizione difficilissima, questo è abbastanza evidente. Il motivo per cui chiedo alla squadra di concentrarsi gara dopo gara è proprio questo, anche se questo stillicidio di partite continuerà ancora per un po’: speriamo di poter far tirare il fiato a qualcuno e di tornare in condizioni fisiche e mentali migliori”.

Italiano esulta: “Prestazione strepitosa, è stata una gioia immensa”

“Finalmente siamo riusciti a battere la Lazio dopo tre anni – ha sottolineato Italiano -. È una gioia immensa, la prestazione è stata strepitosa e soprattutto siamo riusciti a metterli in difficoltà dopo aver raccolto un punto in tre anni. Quando giochi con questa qualità puoi anche rimontare, abbiamo sbagliato pure un rigore, ma l’atteggiamento è stato straordinario. Io impassibile sui gol? Siamo abituati a brutte sorprese, festeggiare non era il pensiero, la Lazio ha qualità e anche se non era troppo in giornata può sempre farti male. Il rigore sbagliato da Nico Gonzalez? Mi ha garantito che la prossima volta lo tirerà ancora e lo segnerà, se non lo farà saranno cavoli suoi (ride, ndr)”.

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