Un’Inter inarrestabile. I nerazzurri superano anche l’ostacolo Roma e si prendono la quinta vittoria consecutiva (la settima considerando la Supercoppa), aumentando così il gap con la Juventus seconda. Il vantaggio sui bianconeri sale a 7 punti e il fatto che debbano ancora giocare non sposta più di tanto: pure l’Inter, infatti, ha il recupero con l’Atalanta, il che rende la classifica decisamente reale. Inzaghi, in tribuna per squalifica, aggiunge De Rossi alla lunga collezione di scalpi, nonostante un primo tempo di stampo giallorosso. Alla fine, però, nella Capitale ride solo la Lazio, tornata alla vittoria grazie al prezioso 1-3 di Cagliari.
Roma – Inter 2-4, i nerazzurri espugnano l’Olimpico e volano a + 7 sulla Juve
Partita ad altissimo tasso di spettacolo all’Olimpico, tra una Roma iper offensiva e un’Inter, al solito, devastante. De Rossi aveva promesso un atteggiamento spavaldo e ha mantenuto la parola, tanto che la prima parata di Sommer è arrivata dopo un minuto di gioco, ma a passare in vantaggio per primo è stato Inzaghi, avanti di un gol grazie al colpo di testa di Acerbi su assist di…Lukaku (17’, proteste giallorosse per un fuorigioco di Thuram ritenuto però passivo dall’arbitro Guida). La Roma non si è abbattuta e al 28’ ha trovato il pareggio con Mancini, per poi passare addirittura in vantaggio con El Shaarawy, bravo e fortunato nel pescare il jolly a ridosso dell’intervallo (44’). Sembrava il preludio alla prima caduta nerazzurra del 2024, ma questa Inter, si sa, è dura a morire, anzi gli schiaffi sembrano quasi farle bene. L’inizio del secondo tempo è stato un mix di qualità e furia agonistica, complice una Roma spaurita e irriconoscibile. Risultato? Due gol in 11’ e punteggio ribaltato, prima con Thuram (49’), poi con l’autorete di Angelino (56’). I giallorossi hanno accusato il colpo, ma nel finale hanno avuto due occasionissime con Lukaku, sciagurato sia nel tentativo di dribblare Sommer che nel colpo di testa sbilenco da distanza ravvicinata. E così, in pieno recupero, a far festa è stata di nuovo l’Inter, questa volta con il punto esclamativo di Bastoni, lanciato in campo aperto da Arnautovic (90+3’).
Farris (vice di Inzaghi): “Ragazzi straordinari, hanno rimesso le cose a posto”
“Nel primo tempo non è stata l’Inter che conosciamo, anche per merito della Roma – l’analisi di Farris, presentatosi davanti ai microfoni al posto dello squalificato Inzaghi -. Abbiamo preso due gol evitabili, poi nel secondo tempo abbiamo alzato il ritmo. Questi ragazzi sono straordinari: nelle partite importanti possono sbagliare 20 minuti in un tempo, ma poi la rimettono a posto. Questa gara deve essere un monito, andare su questi campi è difficilissimo, anche per una squadra come la nostra che ha numeri eccezionali. Tenere le squadre dietro lontane è molto importante, anche se non molleranno fino alla fine, rimontare su un campo così, che è andato appesantendosi sempre più per la pioggia, lo è altrettanto. Abbiamo tirato fuori il meglio, l’Inter del secondo tempo è quella che conosciamo: i ragazzi si sono abbracciati consapevoli di aver fatto una grandissima partita”.
De Rossi: “La strada è giusta, ma dopo le sconfitte non si può mai essere soddisfatti”
“Penso che ci siano tante risposte positive da questa partita, anche se abbiamo capito che non possiamo mai abbassare il livello se vogliamo vincere contro queste squadre – il pensiero di De Rossi -. Credo che la gara sia stata sostanzialmente in equilibrio, ma sono orgoglioso dei miei ragazzi che hanno dato tutto: lo stadio lo ha anche riconosciuto e il pubblico non ti dà il contentino. Abbiamo affrontato una squadra molto forte, penso sia la strada giusta, però sono un figlio calcistico di Luciano Spalletti e lui non accettava i complimenti quando si perdeva, perché diceva che altrimenti si cade nella mediocrità. Penso che il pareggio sarebbe stato più giusto, ma l’Inter non ha rubato nulla: se vogliamo competere a livello di queste squadre molto forti bisogna analizzare questa sconfitta. I gol sbagliati da Lukaku? Gli episodi nel calcio sono tutto, ma le partite si vincono o si perdono insieme. Il gol di Acerbi? Quei fuorigioco vengono fischiati, io però penso che fosse regolare”.
Cagliari – Lazio 1-3, Immobile arriva a 200 gol in A e Sarri ritrova il sorriso
Sorrisi invece per l’altra squadra della Capitale, che espugna Cagliari e si rilancia nella corsa all’Europa. La Lazio aveva un solo risultato a disposizione e lo ha ottenuto con una prova convincente, nella quale ha saputo adattarsi agli avversari e colpirli nel momento più opportuno. In copertina finisce di diritto Immobile, arrivato a quota 200 gol in Serie A: Sarri lo ha aspettato a lungo e Ciro non ha tradito, confermando la sua assoluta importanza nello scacchiere biancoceleste. Il bomber, prima di timbrare il cartellino con un tap-in ravvicinato (49’), aveva propiziato anche il primo vantaggio iniziando l’azione conclusa poi con l’autorete di Deiola (26’). Il Cagliari, sotto di due gol e sempre più in crisi, sembrava poter rientrare in corsa grazie allo splendido destro a giro di Gaetano (51’), ma questa volta la rimonta è rimasta solo un sogno. A spegnerla, infatti, ci ha pensato Felipe Anderson con la rete del definitivo 1-3, che neanche l’ingresso di Pavoletti è riuscito a ribaltare.
“Il senso del divertimento per una squadra è importante, ma non vuol dire superficialità – il pensiero di Sarri -. Dev’essere un qualcosa di collettivo e contagioso, un atteggiamento che trascina la squadra e diverte il pubblico: qui lo abbiamo fatto in una gara difficile, mettendoci tutti in discussione. I 200 gol di Immobile? Avere un giocatore che segna con questa continuità è tanta roba, gli anni passano e bisogna trovare un punto di equilibrio tra allenamenti e minutaggio per avere meno acciacchi. Ha fatto un gol da posizione difficile e speriamo che possa continuare così”.
Milan – Napoli (ore 20.45, Dazn)
Dopo le emozioni dell’Olimpico è tempo di trasferirsi a San Siro, teatro di un Milan-Napoli ancor più interessante dopo quanto accaduto ieri. Il Diavolo ha bisogno di vincere per restare aggrappato al vertice, ma anche gli azzurri non possono permettersi passi falsi, tanto più con la possibilità di agganciare la Roma. Pioli vuole continuare la striscia positiva che dura da nove partite (sette vittorie e due pareggi), così come Mazzarri, rinfrancato dal successo in rimonta sul Verona che lo ha riportato in quota Champions.
Le squadre, almeno sulla carta, hanno davvero poco in comune: i rossoneri amano il gioco offensivo, tanto da concedere sempre diverse occasioni agli avversari, gli azzurri preferiscono non sbilanciarsi troppo, anche perché se lo fanno (vedi domenica scorsa) rischiano davvero grosso. Lecito, insomma, attendersi una partita condotta dal Milan, con il Napoli pronto a colpire in ripartenza: solo il campo dirà chi avrà la meglio tra l’offensivismo di Pioli e il pragmatismo di Mazzarri, con la certezza di vedere grandi giocate in virtù dell’alto tasso tecnico a disposizione di entrambi.
Pioli: “Il futuro è ora, battiamo il Napoli e insistiamo col campionato”
“Stiamo pensando gara dopo gara, il futuro è adesso – ha sottolineato Pioli in conferenza stampa -. Ora è troppo importante insistere in campionato e superare un avversario complicato come il Napoli, per il Milan essere al top vuol dire vincere qualcosa e a quello dobbiamo puntare. È difficile perché la competitività in campionato e in Europa è alta, ma le stagioni si costruiscono partita dopo partita: stiamo viaggiando bene e dobbiamo continuare così. Dovremo stare attenti al Napoli, ha qualità e va affrontato con rispetto. È difficile per tutti ripetersi, lo è stato anche per noi, in pochi sono riusciti a vincere due scudetti consecutivi in Italia. Il Napoli comunque non è lontano dal quarto posto, ha grandissimi giocatori offensivi e fisicità: serviranno qualità, organizzazione e attenzione”.
Milan – Napoli, le formazioni: Pioli col doppio play Bennacer-Adli, Mazzarri torna al 3-5-1-1
Pioli sarà costretto a cambiare la formazione delle ultime settimane per via della squalifica dello stakanovista Reijnders, assente per la prima volta in stagione. Il tecnico ovvierà affidandosi al doppio playmaker Bennacer-Adli, a dimostrazione delle sue intenzioni offensive nei confronti del Napoli. Il suo 4-2-3-1 vedrà così Maignan in porta, Calabria, Kjaer, Gabbia e Theo Hernandez in difesa, Bennacer e Adli a centrocampo, Pulisic, Loftus-Cheek e Leao sulla trequarti, Giroud in attacco.
Mazzarri, dopo il tentativo (mal riuscito, al netto del risultato) di tornare al 4-3-3, riproporrà il 3-5-1-1 di gennaio (che i maligni considerano più simile a un 4-5-1). Tra i pali ci sarà Gollini, con Ostigard, Rrahmani e Juan Jesus nel reparto arretrato, Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Cajuste e Mazzocchi in mediana, Kvaratskhelia alle spalle dell’unica punta Simeone.