Le responsabilità sulla crisi dell’ex Ilva e del più importante impianto siderurgico europeo com’è quello di Taranto sono tante e investono da cinque anni a questa parte i Governi centrali, gli enti locali, la Regione Puglia, la magistratura e i sindacati pugliesi e soprattutto la multinazionale ArcelorMittal. Già la nomina nell’ottobre del 2019 di un Ad come Lucia Morselli, famosa solo come “tagliatrice di teste” che nel suo curriculum annoverava il disastro delle Acciaierie di Terni del gruppo Thyssen, aveva già fatto capire che l’intenzione dei Mittal non era certamente quello di sostenere lo sviluppo dell’impianto di Taranto ma, al contrario, quello di neutralizzarlo. Ma il punto di svolta che accelera la crisi dell’ex Ilva (poi Acciaierie d’Italia, AdI) è l’accordo capestro firmato nel 2020 dal Governo Conte 2 con ArcelorMittal che sbilancia la governance della società siderurgica assegnando tutti i poteri di gestione alla multinazionale e lasciando alla parte italiana una presidenza di bandiera con il solo compito di convocare il cda di AdI e stabilire l’ordine del giorno. Non per caso il Presidente Franco Bernabè aveva denunciato l’immobilismo della società rimettendo il suo mandato nelle mani del Governo Meloni, che per troppo tempo ha lasciato marcire il caso Taranto. L’elenco dei disastri compiuti da Giuseppe Conte e dai suoi Governi è lungo – da un maldestro Reddito di cittadinanza, che non ha mai creato i posti di lavoro promessi ma ha solo distribuito assegni clientelari specie nel Sud, all’enormità dei costi del Superbonus a carico dei contribuenti e a vantaggio dei più abbienti con una ricaduta ridicola sul Pil – per non parlare della sciagurata sfiducia al Governo Draghi, il migliore degli ultimi trent’anni. Ma, comunque vada a finire la telenovela di Taranto e dell’ex Ilva, sarà impossibile dimenticare i guasti provocati da Conte e dai Cinque Stelle anche nella siderurgia e perciò l’avvocato del popolo si merita di finire subito giù dalla torre.
Ex Ilva: fu il Governo Conte 2 a firmare nel 2020 il contratto capestro con ArcelorMittal che ha messo Ko Taranto
La multinazionale ArcelorMittal è certamente il principale imputato della crisi dell’ex Ilva e del grande stabilimento siderurgico di Taranto ma l’origine del disastro reca la firma del Governo Conte 2 che nel 2020 firmò un accordo sciagurato con gli indiani di cui oggi si vedono tutte le nefaste conseguenze
Quante balle in un articolo solo … bravissimi
prendetevela prima hon il pd di letta quello ora tace… e il pd la causa di questo disastro.
Combino’ casini mai visti prima Giuseppe Conte, vantandosi d’essere grande quanto Churchill. Pensarono anche ( s lo sapete) d’aprire scuole d’alpinismo per aiutare gl’operai licenziati a farsi male e niente cassa integrazione!
Bella questa inventane un’altra