Campari stava aspettando il momento e il modo migliore per raccogliere i fondi necessari per finanziare l’acquisizione del cognac Courvoisier del mese scorso, la più grande operazione della storia del gruppo e forse l’ultima del ceo Robert Kunze-Concewitz, che ha annunciato il suo ritiro il prossimo aprile. E il momento è arrivato: la casa dello Spritz ha raccolto 1,2 miliardi attraverso l’emissione di nuove azioni ordinarie e di bond convertibili.
Il titolo Campari, già sotto pressione per l’avvio da parte della Cina di una indagine antidumping su alcuni liquori provenienti dall’Unione europea, è in calo a metà mattinata del 5,62%, a 9,36 euro per azione.
A metà dicembre, in occasione dell’acquisizione di Courvoisier, che dovrebbe incrementare le vendite nette di Campari di circa il 9% e gli utili per azione del 2%, l’azienda aveva ottenuto da un gruppo di banche un prestito-ponte appunto da 1,2 miliardi di euro per 24 mesi dicendo che avrebbe monitorato i mercati per alternative di finanziamento. L’operazione-cognac è valutata in generale molto bene dagli analisti. Equita Sim sottolinea che “si tratta dell’acquisizione più rilevante della storia del gruppo (dopo Grand Marnier, con un Ev di 652 milioni nel 2016)” e vede “un forte razionale strategico”.
Nuove azioni ordinarie per 650 milioni a 9,33 euro, sconto del 6%
Il momento buono è arrivato nelle scorse ore quando Campari ha potuto collocare nuove azioni ordinarie via accelerated bookbuilding del valore 0,01 euro ciascuna per un incasso lordo di circa 650 milioni a 9,33 euro per azione (con uno sconto del 6% sul valore di chiusura di martedì a 9,93 euro) e un importo nominale di obbligazioni convertibili senior unsecured con scadenza nel 2029 di 550 milioni, convertibili in nuove azioni ordinarie. Per un totale appunto di 1,2 miliardi di euro.
Con questo collocamento “il gruppo ha approfittato delle favorevoli condizioni di mercato per ottimizzare la struttura di finanziamento. I proventi netti saranno utilizzati per finanziare l’operazione e per finalità aziendali di carattere generale”, dice una nota. Il collocamento migliorerà la “struttura patrimoniale proforma del gruppo accelerando il processo di deleverage e allungherà la scadenza media delle passività, rafforzando ulteriormente il profilo finanziario dell’emittente e consentendo un’ulteriore crescita”. Le nuove azioni conferiranno i medesimi diritti, compreso il diritto al dividendo, spettanti alle azioni ordinarie esistenti, rappresentano il 5,6% del capitale ordinario emesso e in circolazione.
Bond convertibili a 5 anni per 550 milioni, cedola 2,375%
Quanto alle obbligazioni convertibili per un ammontare di 550 milioni, hanno una cedola annuale del 2,375%, pagabile in rate semestrali con scadenza 17 luglio e 17 gennaio di ogni anno, con la prima cedola in pagamento il 17 luglio 2024. I bond avranno una scadenza di 5 anni (a meno che non siano stati precedentemente rimborsati, convertiti, riacquistati e cancellati) e saranno rimborsati a fine vita (attorno al 17 gennaio 2029) al loro valore nominale.
Il prezzo di conversione iniziale è stato fissato a 12,3623 euro, incorporando un premio del 32,5% applicato al prezzo di riferimento delle azioni. Inizialmente, ciascuna obbligazione sarà convertibile in 8.089 azioni per un’emissione complessiva di 44,5 milioni di azioni che rappresentano il 3,8% del capitale emesso e in circolazione e il 3,6% del capitale ordinario emesso e in circolazione a seguito del completamento del collocamento. Le obbligazioni convertibili potranno essere rimborsate prima della scadenza con un preavviso non inferiore a 30 giorni (e non superiore a 60 giorni) al loro valore nominale, oltre agli interessi maturati ma non ancora corrisposti a partire dal 7 febbraio 2027.
Campari intende presentare la richiesta di ammissione alle negoziazioni delle obbligazioni convertibili su Euronext Access Milan. BofA Securities Europe e Goldman Sachs Bank Europe hanno agito in qualità di structuring global coordinator e assieme a Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediobanca – hanno agito in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner. PedersoliGattai, Houthoff e Cravath hanno agito come consulenti legali e Biscozzi Nobili Piazza come consulenti fiscali per l’emittente, mentre Linklaters ha agito come consulente legale per i Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner.