Il fervore che ha spinto Tokyo ai massimi da 34 anni non contagia le Borse europee, deboli in attesa dei dati sull’inflazione – quella Usa uscirà giovedì – e dell’inizio della stagione delle trimestrali statunitensi, in programma per venerdì. Nel frattempo, a frenare la corsa dei listini continentali sono arrivate le dichiarazioni di diversi membri di Fed e Bce che allontanano le prospettive su un imminente taglio dei tassi.
Borsa ultime notizie: Europa sotto la parità
Zavorrata dalle banche, Piazza Affari si muove sotto la parità, cedendo lo 0,7% a 30.350 punti nonostante la corsa di Pirelli e i segnali positivi arrivati in mattinata dall’occupazione. L’Istat ha infatti reso noto che a novembre 2023 il tasso di occupazione è rimasto invariato al 61,8%, mentre quello di disoccupazione è sceso al 7,5%. Inoltre, sempre a novembre, il numero di occupati ha toccato un nuovo record a quota 23.743.000 unità, con 30mila unità in più su ottobre e 520mila unità in più rispetto a un anno prima.
Deboli anche Amsterdam (-0,37%), Francoforte, con quest’ultima che cede lo 0,4% dopo il dato sulla produzione industriale tedesca (-0,7% in novembre, contro il dato invariato atteso). Perde lo 0,37% anche Parigi dopo la nomina a Primo Ministro Gabriel Attal. È ancora maglia nera Madrid (-1,89%) su cui pesa anche il crollo del colosso farmaceutico Grifols (-26,9%) dovuto alle accuse dell’hedge fund Gotham City che ha dichiarato che i ratio di indebitamento della società sono molto più alti di quanto riportato ufficialmente. L’azienda ha smentito categoricamente.
Da segnalare anche il tonfo di tonfo di Hays (-12%) alla Borsa di Londra (+0,02%) dopo il taglio delle stime per il primo semestre del 2024 a causa del peggioramento delle condizioni di mercato. Il titolo sta trascinando al ribasso l’intero settore: a Zurigo Adecco cede il 5,5% e ad Amsterdam Randstad il 4,7%.
Fed e Bce: si allontana il taglio dei tassi
In attesa dei dati sull’inflazione (giovedì) e dei prezzi alla produzione (venerdì) statunitensi, l’attenzione degli investitori si è concentrata sulle dichiarazioni di alcuni banchieri che lasciano sì presagire un futuro taglio dei tassi, ma lo allontanano rispetto ai tempi previsti da un lato e dall’altro dell’Atlantico. Il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic ha parlato di due tagli da 25 punti base dei tassi di interesse, ma secondo lui la politica monetaria della Federal Reserve avrebbe bisogno di “essere ancora restrittiva alla fine dell’anno”. Sulla stessa linea anche Michelle Bowman, parte del board della Fed: “Se l’inflazione dovesse continuare ad avvicinarsi al nostro obiettivo del 2% nel tempo, alla fine diventerà opportuno avviare il processo di riduzione del nostro tasso ufficiale per evitare che la politica diventi eccessivamente restrittiva. A mio avviso però non siamo ancora a quel punto. E permangono importanti rischi di inflazione al rialzo”, ha detto.
La prudenza sembra farla da padrone anche alla Bce, con il governatore della banca centrale croata e membro del consiglio direttivo Bce Boris Vujcic che ha dichiarato che Francoforte probabilmente non taglierà i tassi prima dell’estate.
A Piazza Affari corre Pirelli, in rosso le banche
A metà giornata è Pirelli la regina del FtseMib. Il titolo della casa di pneumatici guadagna il 3,49% dopo che Camfin, il veicolo dei soci italiani di Pirelli guidati da Marco Tronchetti Provera, si è rafforzata nel capitale di Pirelli, consentendo alla Mtp Spa dell’imprenditore milanese di raggiungere una quota indiretta del 20,58%.
Positiva Leonardo (+1,41%), bene le utility trainate da Snam (+1,35%) e Italgas (+1,15%).
In altalena Brunello Cucinelli (-0,77%) dopo la pubblicazione dei dati sul quarto trimestre, chiuso con il miglior risultato di sempre in valore assoluto in termini di ricavi (321 milioni, +15,6%). Per il 2024 la società ha confermato una crescita del fatturato del 10%, portandosi a casa anche la promozione di Equita.
Tutte in rosso le principali banche: Banco Bpm (-4,65%), Bper (-4,48%), Mps (-4%), Unicredit (-1,63%), Intesa Sanpaolo (-1,25%).
Tra i titoli peggiori della giornata c’è anche Stm (-2,5%), che come tutto il comparto soffre le novità arrivate dalla Corea, dove Samsung ha fatto sapere che l’utile operativo del quarto trimestre 2023 diminuirà di oltre un terzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Gli altri mercati
Sul valutario, l’euro vale 1,0933 sul dollaro, poco sotto il valore della vigilia (1,0953).
Tra le materie prime, continuano a salire i prezzi del petrolio: Il brent è a quota 77,47 dollari al barile (+1,77%), il Wti statunitense a 72,09 dollari al barile (+1,87%). Al contrario, sono in discesa i prezzi del gas sulla Borsa di Amsterdam con i contratti febbraio che, dopo avere segnato una prima posizione a 30,55 euro al megawattora, calano del 2,85% a 30,68 euro.
Sull’obbligazionario, lo spread è stabile a 167 punti base con il rendimento decennale che aumenta a 3,86% dal 3,8% precedente.