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Francia, Gabriel Attal nuovo premier: Macron punta sull’ex ministro dell’Istruzione. È il più giovane di sempre

In seguito alle dimissioni di Elisabeth Borne, Macron sceglie il 34enne Attal, campione di popolarità: è il primo a essere gay dichiarato. Ha superato la competizione interna di Julien Denormandie (Agricoltura) e Sébastien Lecornu (Difesa)

Francia, Gabriel Attal nuovo premier: Macron punta sull’ex ministro dell’Istruzione. È il più giovane di sempre

Gabriel Attal è il nuovo primo ministro francese al posto di Élisabeth Borne. Fedelissimo del presidente francese Emmanuel Macron, il trentaquattrenne Attal è il politico più popolare tra i francesi e il più giovane premier della Quinta Repubblica francese, superando Laurent Fabius nominato nel 1984 all’età di 37 anni. Tra gli altri nomi, c’erano Sébastien Lecornu, ministro delle Forze Armate, e l’ex ministro Julien Denormandie. Ma alla fine Macron ha deciso di puntare sul giovane ministro dell’Istruzione per rilanciare un secondo mandato finora tutto in salita e rinsaldare i legami di una maggioranza che appare divisa e indebolita.

Chi è Gabriel Attal?

Gabriel Attal è stato attivo nel Partito Socialista per circa dieci anni prima di unirsi a En Marche, il partito di Macron, nel 2016. L’anno successivo è stato eletto deputato per Hauts-de-Seine. Nel 2018 è entrato nel governo come segretario di Stato per la Gioventù, a soli 29 anni. È stato poi nominato portavoce di Jean Castex tra il 2020 e il 2022. Alla fine gli è stato assegnato il posto di ministro delegato ai conti pubblici, prima di passare al ministero dell’Istruzione sei mesi fa. Da quel momento in poi, la sua popolarità si è impennata, al punto che i sondaggi lo hanno indicato come il ministro preferito dai francesi.

Il suo approccio alle riforme educative, dal divieto della tunica islamica al ritorno della bocciatura fino alle nuove misure contro il bullismo, ha attirato l’attenzione e lo ha reso popolare. Attal potrebbe incarnare la freschezza e l’autorità necessarie per rivitalizzare il governo macronista, anche se il suo stile e le decisioni adottate potrebbero generare critiche e discussioni, soprattutto in ambito educativo. È anche il primo premier francese gay dichiarato, sposato con Stéphane Séjourné, eurodeputato del partito di Macron.

Francia: perché Borne si è dimessa?

Le dimissioni di Borne erano ampiamente attese, dato che Macron aveva già indicato la possibilità di un rimpasto di governo nelle settimane precedenti.

La Francia è in una grave crisi politica interna, con le elezioni europee alle porte e i sondaggi che indicano il partito di estrema destra, il Rassemblement National di Marine Le Pen, in vantaggio. Macron, con ancora tre anni di presidenza davanti a sé, cerca di rafforzare la sua posizione in vista di queste sfide, inclusi i Giochi olimpici di Parigi nel 2024.

Fatali la riforma delle pensioni e dell’immigrazione

Borne, storica esponente del Partito socialista francese e successivamente passata al partito di Macron, ha guidato un governo di minoranza, dipendendo dal sostegno del centrodestra dei Républicains in parlamento. Guidare un governo che non aveva la maggioranza assoluta per approvare le leggi ha reso la sua partnership in salita. Durante il suo mandato, ha affrontato critiche per l’uso frequente dell’articolo 49.3 della Costituzione, una procedura legislativa che permette di bypassare il voto dei deputati. Questa mossa ha provocato la rabbia dell’opposizione, di parte della maggioranza e di molti cittadini francesi, che hanno protestato in massa per diversi mesi.

Una delle riforme più contestate è stata quella delle pensioni, promulgata nell’aprile del 2023. Borne aveva ricorso all’articolo 49.3 ventitré volte in diciotto mesi, una frequenza seconda solo al governo di Michel Rocard tra il 1988 e il 1991. Inoltre, a dicembre, ha dovuto cedere a pressioni dell’estrema destra nella riforma dell’immigrazione, suscitando ulteriori polemiche.

Nonostante le proteste, l’indignazione popolare e una società sempre più frammentata, Macron non aveva ceduto alla richiesta di dimissioni. Fino a ieri. Riuscirà Gabriel Attal a salire alla ribalta senza mettere in ombra Emmanuel Macron? Questa sarà probabilmente l’equazione che deciderà il suo futuro politico.

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