Frena la corsa del Toro, pago dei tanti record macinati vista della meta di fine anno. Piazza Affari, poco mossa intorno ai 30.400 punti, veleggia attorno alla parità quando mancano meno di due sedute alla fine dell’anno. Anche l’EuroStoxx50, ed il Dax di Francoforte sono quasi invariati.
I future di Wall Street sono in leggero progresso dopo avere assicurato nuova spinta al rialzo. Ieri sera i tre indici principali hanno chiuso in lieve aumento. Dow Jones +0,3%, ritoccando il nuovo record storico. S&P500 +0,1% e Nasdaq +0,2% su nuovi massimi da circa due anni.
L’agenda macro USA è scarna. Sono attese le nuove richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione. Le stime sono per un modesto incremento a 210.000 rispetto a 205.000 precedente.
Bce: “Troppo presto per parlare di tagli dei tassi”, euro dollaro ai massimi da luglio
Al solito più prudente l’atteggiamento dei banchieri centrali europei: l’austriaca Robert Holtzman, uno dei portavoce dei falchi ,ha detto che è troppo presto per parlare di tagli dei tassi di interesse. Una mossa del genere, ha aggiunto, “è tutt’altro che certa. Anche se la Bce ha superato una serie senza precedenti di dieci aumenti consecutivi dei tassi, non c’è alcuna garanzia di riduzione dei tassi neppure nel 2024”. Di qui la sensazione che nelle prossime settimane si amplierà la forbice tra la moneta unica e il dollaro. Non stupisce perciò che il rapporto euro dollaro si muova sui massimi da luglio a quota 1,1130.
Continua la corsa al ribasso dei rendimenti dei bond
Intanto continua, sulle due sponde dell’Atlantico, la corsa al ribasso del rendimento delle obbligazioni. Treasury Note a dieci anni al 3,81%. È il rendimento più basso da luglio. Secondo FedWatch di CME, i mercati scontano una probabilità dell’88% di un taglio della Fed nel marzo 2024, mentre i futures implicano un allentamento di oltre 150 punti base il prossimo anno.
Bund decennale a 1,93%, sul minimo da dicembre 2022.. Non è da meno il BTP decennale a 3,51% di rendimento, sui minimi da agosto 2022.
Completa il quadro macro la frenata del petrolio dopo i rialzi legati alla difficile navigazione nel Mar Rosso. Le principali compagnie di navigazione come Maersk e la francese CMA hanno ripreso il passaggio attraverso il Mar Rosso in seguito al dispiegamento di una task force multinazionale nella regione, mentre la tedesca Hapag-Lloyd dovrebbe decidere se riprendere le spedizioni più tardi mercoledì.
Si assesta la quotazione di D’Amico, già favorita dalla scelta di rotte più lunghe ma sicure. In Piazza Affari brilla Leonardo che tocca i massimi da sei anni. Avanzano anche Pirelli e Tenaris.