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Jacques Delors, visione e pragmatismo: una lezione impareggiabile su Europa, euro e riforme

Con Delors e Schaeuble se ne vanno due pezzi di storia e due pezzi dell’Europa ma soprattutto la visione ideale e realistica di Delors resterà a lungo nella memoria

Jacques Delors, visione e pragmatismo: una lezione impareggiabile su Europa, euro e riforme

Per un curioso scherzo del destino se ne vanno nello stesso giorno due pezzi di storia e dell’Europa: il francese Jacques Delors e il tedesco Wolfang Schaeuble. Due visioni politiche diverse – socialista e cattolico Delors, conservatore Schaeuble – ma unite da una comune fede nell’Europa. Per un’altra bizzarria del destino entrambi sono stati a un passo dal guidare i rispettivi Paesi ma la storia ha preso un’altra strada. Nel 1995 Delors, già ministro dell’Economia e delle Finanze e per un decennio Presidente della Commissione europea, era accreditato come il più probabile successore di Francois Mitterrand alla Presidenza della Francia ma si tirò indietro, credendo forse più nelle sue idee che in se stesso. Schaeuble, architetto della Riunificazione tedesca ma poi falco dell’austerità della Ue, era considerato il delfino di Helmut Kohl ma nel 1990 uno squilibrato gli sparò a un comizio costringendolo sulla sedia a rotelle e poi, nel 1999, sbucò Angela Merkel che gli soffiò la Cancelleria.

Delors e Schaeuble: due giganti di fronte alla mediocrità delle attuali classi dirigenti

Rispetto alla mediocrità dell’attuale classe dirigente nazionale ed europea, con la parziale eccezione del Presidente francese Emmanuel Macron, Delors e Schaeuble, ciascuno a modo suo, sono stati due giganti della politica e della storia e soprattutto la impareggiabile lezione di Delors resterà a lungo nella memoria di tutti. E’ difficile trovare una sintesi così perfetta tra visione del futuro e pragmatismo: Europa, euro e riforme sono state le stelle polari di Delors. Il contributo che diede alla costruzione dell’Europa e alla nascita dell’euro è stato fondamentale ma, insieme ai fatti, resterà per sempre un punto di riferimento anche la sua visione progressista della realtà dove la libertà e la giustizia sociale sono stati un binomio indissolubile che la sinistra farebbe bene a ripescare al più presto dalla cassetta degli attrezzi.

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