Un tavolino con del vino e tre leader europei: la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. I tre si sono incontrati a Bruxelles in un lungo e informale colloquio notturno nel bar dell’hotel Amigo, dove alloggiano per la due giorni del Consiglio europeo. L’incontro, anticipato rispetto alla programmazione ufficiale, si è svolto in un’atmosfera distesa tra brindisi e risate. Non sono mancati argomenti di discussione: il Patto di Stabilità e la revisione del quadro finanziario pluriennale, l’allargamento all’Ucraina e i contrasti sulla spesa del bilancio europeo. Ma a giudicare dalla mimica si parla un po’ di tutto, non solo di politica. Chissà se questo trilaterale informale basterà a sciogliere tutti i nodi e a preparare la riunione straordinaria dell’Ecofin del 20 dicembre.
Il bilaterale fra Macron e Meloni è durato almeno un’ora prima che Scholz si unisse all’incontro. Al termine del colloquio, Meloni e Scholz hanno evitato dichiarazioni, mentre Macron ha riferito in modo positivo agli giornalisti: “Il colloquio è andato molto bene, è stata un’ottima discussione”.
Non passa inosservato il paragone con Mario Draghi. Il “vertice notturno” si è tenuto dopo le accuse, poi negate, di Giorgia Meloni all’ex premier: “L’Europa non si fa a tre ma a 27”. Eppure al tavolo con i due leader europei ha portato temi importanti secondo le principali agenzie.
I nodi del Consiglio europeo: Patto di Stabilità e Ucraina
Nelle prossime ore, l’attenzione si concentrerà sul Consiglio europeo, con il nodo del Patto di Stabilità che potrebbe portare l’Italia a evocare il veto per evitare compromessi giudicati punitivi. In parallelo, la revisione del bilancio 2021-2027 ha visto Roma e Parigi schierate su fronti opposti rispetto alla Germania e ai paesi frugali, con richieste di maggiori risorse per migranti e innovazione.
Sull’apertura ai negoziati per l’ingresso di Kiev nell’Ue resta il nodo Turchia, secondo cui “l’avvio dei negoziati sarebbe un errore”. Fonti di Palazzo Chigi indicano che si sta lavorando a un bilaterale tra Meloni e il primo ministro ungherese Viktor Orban. Meloni dovrà affrontare la difficile sfida di persuadere il presidente turco a sostenere l’adesione dell’Ucraina, delineando le delicate dinamiche europee in gioco.
Accordo sulla riforma del mercato Ue dell’elettricità
Stati membri e parlamentari europei hanno raggiunto un accordo cruciale sulla riforma del mercato dell’elettricità dell’Unione europea. L’intento principale è “incentivare gli investimenti nelle fonti energetiche a zero emissioni di carbonio, compreso il nucleare, e allo stesso tempo moderare i costi per i consumatori”, ha annunciato il Consiglio europeo in un comunicato stampa.
L’accordo, frutto di una notte di intense trattative, è stato elogiato come un passo significativo verso la stabilizzazione a lungo termine dei mercati e l’accelerazione dell’adozione di energie rinnovabili e non fossili. La ministra spagnola dell’Energia, Teresa Ribera, ha sottolineato l’importanza dell’intesa, specialmente considerando che la Spagna detiene attualmente la presidenza di turno dell’Ue.