Prosegue l’onda verde della finanza per Snam. Il gruppo guidato da Stefano Venier ha concluso l’emissione del suo secondo EU Taxonomy-Aligned Transition Bond. Collocata lunedì 20 novembre, l’obbligazione è salita a 650 milioni di euro dall’importo previsto di 500 milioni, grazie agli ordini quattro volte superiori all’offerta. Ha scadenza 27 Novembre 2029, e offre una cedola annua del 4% con un prezzo re-offer di 99,026% (corrispondente a uno spread di 113 punti base sul mid swap di riferimento). Lo scopo è finanziare progetti a supporto della transizione energetica, e più precisamente i cosiddetti Eligible Projects definiti nel Sustainable Finance Framework pubblicato a novembre 2021.
Al collocamento hanno lavorato i joint bookrunner Bbva, Credit Agricole-Cib, Citi, Imi, Ms (B&D), Mitsubishi UFJ Financial Group e Unicredit.
Ordini quattro volte superiori all’offerta
“Il positivo dialogo degli ultimi mesi con gli investitori e le attuali favorevoli condizioni di mercato hanno contribuito al successo dell’operazione che, unitamente alle caratteristiche di sostenibilità dello strumento, hanno permesso di registrare un picco di domanda superiore a 4 volte l’offerta”, ha commentato il cfo di Snam Luca Passa. “L’emissione si configura come un’ulteriore fonte di pre-funding per far fronte agli investimenti del 2024 e permette di ridurre ulteriormente la volatilità del nostro costo del debito”, ha concluso.