Mercati europei a mezzo servizio, un po’ per la festività di Ognissanti, molto per l’attesa delle parole di Jerome Powell che alle 19.30, ora italiana, illustrerà le scelte della Federal Reserve.
Borse: attesa per la Fed, tassi invariati ma nuovo aumento a dicembre (forse)
Nicky Timiraos, il commentatore del Wall Street Journal che è un po’ la gola profonda della Banca centrale Usa, anticipa che la Fed lascerà i tassi invariati ma terrà la porta aperta ad un nuovo aumento a dicembre o a gennaio se nel frattempo l’economia non frenerà la crescita. Ma il board terrà conto anche del recente aumento dei tassi di mercato che potrebbe rendere inutile una nuova stretta.
Usa: in arrivo asta T-bond e occupati nel settore privato
Nel primo pomeriggio il Tesoro degli Stati Uniti fornirà le indicazioni dettagliate sulle aste di titoli di Stato a dieci anni e trent’anni del periodo novembre 2023-gennaio 2024. Gli operatori del mercato all’ingrosso si aspettano 114 miliardi di euro di emissioni, undici in più del trimestre passato. Una parte di questi ritiene che il Tesoro sarà molto attento a non fornire cifre allarmanti, in quanto la tenuta dei conti pubblici statunitensi sembra oggi un tema più sentito dell’inflazione.
Altre cose da seguire oggi. Alle 14.15 l’indice PMI manifatturiero di S&P Global, alle 15 i posti di lavoro vacanti e l’indice ISM manifatturiero.
È stata pubblicata la variazione degli occupati nel settore privato negli Stati Uniti. È aumentata a ottobre meno delle attese. Secondo il rapporto mensile redatto da Automatic Data Processing (Adp), l’agenzia che si occupa di preparare le buste paga, sono stati creati 113.000 posti di lavoro rispetto al mese precedente, mentre le previsioni erano per 130.000 posti. Il dato di settembre, +89.000 unità (il valore più basso da marzo 2022), non è stato rivisto. I salari sono cresciuti del 5,7% su base annuale, l’aumento meno consistente da ottobre 2021. Nel complesso, i servizi hanno aggiunto 107.000 posti, i produttori di beni 6.000.
Calma piatta delle Borse europee
All’attivismo delle piazze americane, rinvigorite dalle emozioni della notte di Halloween, corrisponde la calma piatta dell’Europa dopo un avvio in continuità con il rialzo di ieri. FtseMib quasi invariato. Indice EuroStoxx50 -0,2%. Modesto il volume degli scambi.
Quasi piatto anche il mercato obbligazionario: Bund a 2,83%. BTP a 4,83%. Più rilevanti i movimenti sul mercato del petrolio: Brent e WTI +1% dopo due giorni di ribassi importanti.
A Piazza Affari, la speculazione si concentra su Nexi +2,2% al centro delle attenzioni di più private equity dopo la caduta dei prezzi. In buona evidenza anche alcune banche, Bper e Monte Paschi in testa.
Bene anche Stm: +1%. Morgan Stanley alza la raccomandazione a Overweight, target price a 48 euro. Bernstein abbassa il target price a 50 euro. Risale Telecom Italia, di nuovo atytorno a 0,25 sull’omda della notizia che le fomfazioni ex bancarie oitrebbero affiancare F2i nell’operazione di adi cquisto della Rete.
In profondo rosso Iveco -6,5% dopo i conti che non giustificano per la verità il tracollo. La società ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto adjusted pari a 84 milioni di euro, in crescita di 54 milioni rispetto al terzo trimestre 2022, e un risultato diluito per azione adjusted in aumento a 0,28 euro. Rivista al rialzo la guidance sul 2023 per la terza volta. Pare che il mercato non abbia apprezzato il dato sul cash flow.