La prova del nove. Dopo la sbornia di Milano e una settimana passata a “orecchiare” la parola Scudetto, per la Juventus è tempo di tornare in campo e affrontare il Verona, in quello che si può considerare come un vero e proprio esame di maturità. Già, perché sbancare San Siro ha reso ancor più evidente quello in molti pensavano da tempo, senza avere però il coraggio di dirlo: i bianconeri senza coppe possono davvero dire la loro in chiave tricolore.
Juventus–Verona (ore 20.45, Dazn e Sky)
Gli scontri diretti sono importantissimi per classifica e morale, ma gli Scudetti, si sa, passano anzitutto dalle partite con le cosiddette “piccole”. Il match odierno Juventus-Verona diventa così ancor più delicato, perché fallirlo cancellerebbe, o quantomeno annacquerebbe, gli effetti della vittoria col Milan. Allegri, sin qui molto abbottonato sul discorso tricolore, conosce perfettamente il peso della sfida, così come il pericolo di sentirsi “arrivati” e sottovalutarla in modo pericoloso: l’Hellas di Baroni, un passato nella Juventus come allenatore della Primavera nel biennio 2011-13, spera proprio in questo, consapevole che la sua squadra, reduce da cinque sconfitte e due pareggi (l’ultimo successo risale al 26 agosto contro la Roma), potrebbe ben poco di fronte a una Signora agguerrita. Il ritrovato entusiasmo (non a caso lo Stadium sarà sold out) giocherà un ruolo importante, il resto dovrebbero farlo i top di Allegri, Vlahovic e Chiesa su tutti, anche se le vittorie con Torino e Milan sono arrivate senza di loro. Tre punti stasera significherebbero primo posto in solitaria, seppur in attesa di Inter-Roma e Napoli-Milan: una bella prospettiva, non c’è che dire, ma da conquistare sul campo, pena ritrovarsi a fare i conti con gli inevitabili rimpianti.
Juventus, Allegri non cambia idea: “Scudetto? Bisogna essere realisti…”
“Tornare in vetta non è un simbolo, nessuno vuol ricacciare indietro la parola scudetto, ma bisogna essere realisti – ha glissato Allegri in conferenza stampa -. Stiamo facendo bene, però dobbiamo lavorare tutti i giorni per migliorare e garantire a questa squadra un futuro. Bisogna crescere tutti a livello tecnico e mentale per costruire un gruppo solido, l’obiettivo resta entrare tra le prime quattro in classifica e tornare in Champions, poi le valutazioni le faremo a fine stagione”. Inevitabile poi un passaggio sulla partita odierna e sulle condizioni di Vlahovic e Chiesa, pronti a rientrare in pianta stabile dopo gli acciacchi delle scorse settimane. “Ci sono molte insidie, il Verona è partito bene e ha dei buoni giocatori che sanno impegnare gli avversari fisicamente nel corso della gara – ha sottolineato il tecnico bianconero -. Dobbiamo dare continuità ai risultati altrimenti buttiamo via quello che abbiamo fatto col Milan, questa sarà una gara pericolosa, bisognerà mettersi al loro livello per evitare sorprese. Vlahovic e Chiesa? Stanno tutti bene, Federico è rientrato dopo tre settimane e ha fatto una buona settimana di allenamento, Dusan era già più avanti rispetto a lui. Non ho ancora deciso se giocheranno dall’inizio, vedrò dopo la rifinitura”.
Juventus–Verona, le formazioni: Vlahovic titolare, Chiesa parte dalla panchina
In realtà le scelte sembrano essere state fatte, anche se è giusto mantenere una percentuale per eventuali colpi di scena. Allegri, costretto nuovamente a fare a meno di Danilo, rilancerà Vlahovic dal primo minuto, mentre Chiesa verrà inserito gradualmente, nella speranza di tirarlo a lucido per la trasferta di Firenze di domenica prossima. Il suo 3-5-2 vedrà così Szczesny in porta, Gatti (fresco di rinnovo fino al 2028), Bremer e Rugani in difesa, Weah, McKennie, Locatelli, Rabiot e Cambiaso a centrocampo, Vlahovic e Kean in attacco. Baroni, alle prese con una vera e propria emorragia di punti (non a caso sono iniziate le prime voci su un possibile esonero), risponderà con un 3-4-2-1 con Montipò tra i pali, Magnani, Hien e Dawidowicz nel reparto arretrato, Faraoni, Duda, Folorunsho e Doig in mediana, Lazovic e Bonazzoli alle spalle dell’unica punta Djuric.