Intesa Sanpaolo destinerà 1,5 miliardi di euro a iniziative e progetti finalizzati alla riduzione delle disuguaglianze negli anni tra il 2023 e il 2027. Lo ha annunciato oggi Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, a Brescia nel corso dell’incontro “Nessuno escluso. Crescere insieme in un Paese più equo”. Intesa Sanpaolo realizza così “il principale programma per il sociale promosso nel Paese da un soggetto privato” grazie alla “forza del bilancio e alla sensibilità delle persone”, ha detto Messina. Ieri il Cda dell’istituto ha annunciato che invece di pagare l’extratassa sugli extraprofitti (pari a 828 milioni) preferisce destinare a riserva un importo moltiplicato per 2,5 e pari cioè a circa 2 miliardi di euro e contribuirà, appunto, a sostenere iniziative sociali con l’operazione annunciato oggi.
Creata ad hoc “Intesa Sanpaolo per il sociale”. Messina la seguirà personalmente
Proprio per rafforzare questa strategia a favore del Paese, dei territori e delle comunità, dice una nota dell’istituto, la Banca si è dotata anche di una nuova unità organizzativa dedicata, “Intesa Sanpaolo per il Sociale”, con sede a Brescia e con funzioni di indirizzo e di governo delle attività sociali svolte dal Gruppo.“Per noi è importante andare oltre le dichiarazioni di principio e tradurre i nostri valori in un impegno quotidiano e credibile frutto di una precisa strategia, di politiche aziendali, di azioni e di consuetudini attente alle esigenze dei territori e delle comunità” ha detto Messina. “Per questo creiamo una nuova unità organizzativa, “Intesa Sanpaolo per il Sociale”, dedicata in esclusiva a questa attività, che seguirò personalmente. Confido che altri protagonisti del mondo economico e imprenditoriale possano sviluppare interventi di analoga natura perché una società equa e coesa garantisce una migliore tenuta del Paese per affrontare le sfide del futuro, alcune gravi, a cui è chiamato”.
Dal 2018 al 2022 il programma di Intesa ha raggiunto un miliardo
“I dati che costantemente raccogliamo, ci confermano come un’ampia fascia della popolazione italiana sia esclusa dalla possibilità di godere dei livelli di benessere individuale propri di un’economia avanzata” ha detto ancora Messina. “Con l’annuncio di destinare un miliardo e mezzo di euro al sociale entro il 2027, prendiamo un ulteriore forte impegno verso gli azionisti, i clienti, la società nel suo complesso per contrastare questa situazione”.
“La nostra attenzione, la nostra sensibilità nei confronti della comunità non nascono oggi; sono parte essenziale delle radici del nostro gruppo” ha detto ancora il manager. “Nell’ultimo decennio abbiamo articolato in maniera sempre più ampia il nostro programma a favore dell’inclusione finanziaria, educativa e sociale. In particolare tra il 2018 e il 2022 il programma ha raggiunto una dimensione pari a 1 miliardo di euro”.
Per i dipendenti: anticipatazione a fine anno gli incrementi retributivi
Inoltre Intesa Sanpaolo ha voluto andare incontro alle persone che operano all’interno dell’istituto annunciando la decisione, in un contesto attuale con un forte aumento del costo della vita, di erogare entro la fine dell’anno un’anticipazione degli incrementi retributivi a valere sul quarto trimestre dell’anno procedendo anche al ripristino della base piena di calcolo del TFR, in attesa degli esiti della contrattazione nazionale di settore. “Si tratta di un giusto e concreto riconoscimento per i colleghi e le colleghe che contribuiscono in maniera decisiva al successo, alla solidità e ai risultati che hanno permesso al Gruppo di diventare uno dei leader bancari europei” ha detto Messina.
L’Italia è forte, ha un potenziale di crescita significativa
Più in generale riguardo l’Italia, Messina ha detto durante i lavori dell’iniziativa: “Viviamo in un Paese molto forte. Sono spesso disorientato dal modo in cui noi stessi parliamo dell’Italia, un Paese che ha elementi di forza indiscutibili, un mondo delle imprese estremamente forte, diversificato e con un potenziale rilevantissimo. Ha un mondo delle famiglie e del risparmio che non ha eguali in Europa” ha detto il manager. “L’Italia ha certamente una dimensione del debito pubblico significativa, ma la ricchezza del nostro Paese e’ talmente elevata che anche il debito pubblico ha sicuramente delle condizioni di sostenibilità nella misura in cui il nostro Paese riuscirà ad attivare processi di crescita importanti e riuscirà a realizzare quello che è previsto dal Pnrr”. Secondo il numero uno di Intesa Sanpaolo, l’Italia “ha assolutamente il potenziale” per crescere in modo significativo. Però ha detto Messina, “come in tutti i Paesi del mondo si sta determinando un incremento della povertà e delle disuguaglianze e l’inflazione da questo punto di vista e’ indubbiamente un’ingiustizia assoluta, porta piu’ disagio a chi ha meno disponibilita’ e mantiene in una condizione di privilegio chi ha condizioni privilegiate”.