È partito a Roma il progetto “RomeFlex” per realizzare un mercato della flessibilità della rete elettrica e l’evoluzione verso le Smart-Grid.
Areti, interamente controllata da ACEA, ha avviato una consultazione pubblica sul proprio sito web per consentire ai propri clienti con partita IVA di aderire al progetto pilota e diventare così fornitori di servizi di flessibilità. I clienti avranno l’opportunità di diventare fornitori di servizi di flessibilità, conformemente alla Delibera ARERA 352/2021. C’è tempo fino al 26 ottobre per aderire al progetto.
Come partecipare
Le informazioni sulle aree coinvolte, che comprendono circa due terzi della popolazione di Roma, e le istruzioni per partecipare sono disponibili sul sito di Areti.
Per partecipare all’asta relativa al Progetto RomeFlex, è necessario individuare la zona urbanistica delle proprie utenze attive o passive e comunicarla attraverso il formato specifico. La partecipazione è consentita solo per le zone urbanistiche indicate nella mappa, che sarà regolarmente aggiornata con nuove zone disponibili per le aste.
I principali venditori di energia elettrica in Italia possono partecipare all’iniziativa come aggregatori per offrire ai propri clienti i servizi di flessibilità. La procedura è la stessa e la scadenza è sempre il 26 ottobre. I clienti che forniscono questo servizio riceveranno un valore economico stabilito mediante trasparenti e inclusive logiche di mercato.
Prima asta il 22 novembre
La prima asta per l’assegnazione della capacità del mercato dei servizi accessori locali a Roma verrà condotta il 22 novembre dal GME.
Areti è il primo distributore italiano (DSO) a avviare un progetto di mercato locale della flessibilità gestito dal GME.
Grazie alla sua tecnologia avanzata e procedure di mercato aperte, “RomeFlex” permetterà a tutti i clienti con impianti in bassa o media tensione collegati alla rete di distribuzione di Roma di regolare i consumi e la produzione di energia, offrendo servizi di flessibilità alla rete elettrica. Questo potrà essere fatto utilizzando sistemi di accumulo come quelli degli impianti di generazione, auto elettriche o semplicemente coordinando l’uso di elettrodomestici come pompe di calore, ad esempio.
Contribuire alla transizione energetica
Il progetto mira anche a sostenere la transizione energetica in atto, che porterà ad una trasformazione del settore elettrico. Questa trasformazione è caratterizzata da una maggiore generazione di energia da fonti rinnovabili distribuite sul territorio, nonché da un aumento dei consumi legati alla mobilità elettrica e ai sistemi di condizionamento come le pompe di calore, sia in estate che in inverno.