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Migliori ristoranti d’Italia 2024 del Gambero Rosso: al top Bottura e Romito, Cannavacciuolo resta indietro, Vissani declassato a due forchette

Recensiti 2.485 locali, aumentano le Tre Forchette e i Tre gamberi che premiano le trattorie. La novità: i Gamberetti verdi riservati alle insegne impegnate nella sostenibilità. I Dieci ristoranti premiati per il miglior rapporto qualità/prezzo

Migliori ristoranti d’Italia 2024 del Gambero Rosso: al top Bottura e Romito, Cannavacciuolo resta indietro, Vissani declassato a due forchette

Quarantasette ristoranti rappresentano per la Guida dei ristoranti d’Italia 2024 del Gambero Rosso l’eccellenza assoluta della ristorazione dello stivale ma su tutti dominano pari merito Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena e Niko Romito del Reale di Castel di Sangro (AQ) che già l’anno scorso avevano conquistato le prime posizioni della classifica delle Tre forchette con Niko Romito al primo posto e Massimo Bottura al secondo. Heinz Beck patron del mitico ristorante la Pergola dell’hotel Rome Cavalieri che l’altr’anno sedeva accanto a Massimo Bottura, nell’edizione 2024 della Guida si è dovuto accontentare della terza posizione affiancato da Enrico Crippa di Piazza Duomo a Alba. Notevolmente distanziati appaiono altri mostri sacri della cucina italiana come i tristellati Mauro Uliassi e Massimiliano aliamo che si attestano in terza posizione per non parlare di Antonino Cannavacciuolo di Villa Crespi a Orta San Giulio, dei fratelli Cerea di Da Vittorio a Brusaporto che sono stati collocati un gradino sotto il podio in quarta posizione. Un altro declassamento fa clamore nell’edizione della Guida di quest’anno: Gianfranco Vissani che avendo perso una forchetta esce dall’empireo dei ristoranti top a tre forchette

Recensiti 2.485 locali, aumentano le Tre Forchette

Non mancano dunque le sorprese nella nuova Guida del Gambero Rosso che ha recensito 2.485 insegne di ristoranti su tutto il territorio nazionale, con 324 novità. Intanto le tre forchette sono aumentate a 47 contro le 44 dell’anno passato, di cui sette nuove e quasi tutte al nord come Guido di Serralunga d’Alba, l’Antica Corona Reale di Cervere, Del Cambio di Torino (che fanno salire il palmares piemontese ai più alti livelli), l’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler di Brunico, l’Harry’s Piccolo di Trieste, con le due eccezioni del Kresios di Telese Terme in Campania e il Pashà di Conversano in Puglia.

La Guida come è tradizione non si occupa solo della grandissima cucina ma estende il suo variegato panorama di giudizi, un caleidoscopio di proposte per tutte le tasche e per tutti i gusti, con diverse chiavi di lettura, a ristoranti di alta gamma alle trattorie, ai bistrò ai wine bar.

Nelle Tre forchette primeggia la Lombardia per numero e qualità di insegna, mentre in Piemonte aumentano, così come in Puglia e si assottigliano le differenze tra Nord e Sud.

Ma anche i Tre Gamberi, destinati a premiare le migliori trattorie, non perdono smalto, anzi. Tre le novità rispetto all’edizione precedente che portano il totale a 36 esercizi: Trattoria Visconti dal 1932 di Ambivere (BG); Agra Mater di Colmurano (MC) e Buatta Cucina Popolare di Palermo.

La novità: i Gamberetti verdi riservati alle insegne impegnate nella sostenibilità

Tra le novità di spicco, i Gamberetti verde riservati a quelle insegne maggiormente impegnate in tema di sostenibilità, in ogni suo aspetto.

Arrivando ai Wine Bar con le Tre Bottiglie, alle dieci insegne presenti in vetta alla classifica si aggiunge Innocenti Wines di Poggibonsi (SI) portando il totale a 11, mentre le Tre Cocotte dei bistrot rimangono salde sulle 7 insegne dalla bresciana Lanzani a CucinaEAT di Cagliari.

Ma la cucina è sempre più contaminazione: 7 sono i locali premiati dai Tre Mappamondi, che si fermano nel centro Italia, senza – ancora – toccare il sud: con due nuovi ingressi, Ba restaurant di Milano e Kohaku di Roma. Due le birrerie eccellenti, Baladin Open Garden di Piozzo (CN) e Nidaba di Montebelluna. (TV).

“All’indomani della candidatura della cucina italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco e dopo un’estate rovente tra scontrini fuori taglia e dibattiti sulla crisi del settore, nonostante i sold out” racconta Laura Mantovano, Direttore editoriale della Guida, “il compito della guida è quello di tirare le somme, cogliere tendenze, senza dimenticare di valorizzare solide realtà. Le difficoltà, a partire dalla sostenibilità economica, esistono, vanno studiati nuovi modelli, non è più tempo di formalismi ma certo è che la ristorazione d’autore dalla forte identità, in Italia, ha ancora molto da dire”.

I Dieci ristoranti premiati per il miglior rapporto qualità/prezzo:

*Quelli dell’acciughetta Genova

*Antica osteria Marconi Potenza

*Del Belbo da Bardon San Marzano Oliveto Asti

*Al cambio Bologna

*Cipria di mare Teramo

*locandak Savogna d’Isonzo Gorizia

*Innesti Pergine Valsugana Trento

*Josto Cagliari

*Locanda Mammi Agnone Isernia

*Papaveri e papere San Miniato Pistoia

I premi speciali

• Cuoco emergente: Arianna Gatti di Forme Restaurant, Brescia

• Novità dell’anno: Coltivare, La Morra (CN)

• Ristoratore dell’anno: Giuseppe Iannotti di Kresios, Telese Terme (BN)

• Miglior proposta piatto di pasta: Taverna del Capitano, Massa Lubrense

(NA)

• Miglior pane in tavola: Ineo dell’Anantara, Palazzo Naiadi Rome

Hotel, Roma

• Ristorante che valorizza al meglio l’olio evo italiano: Da Caino,

Montemerano (GR)

• Miglior Creazione a base di formaggio:

o Pomiroeu Giancarlo Morelli, Seregno (MB)

o Grappolo d’Oro, Roma

o La Bul, Bari

• Menu degustazione dell’anno, Goeldlin Chef: Il Viaggio – Piazza Duomo, Alba (CN)

• Miglior proposta vegetariana, Consorzio Vini Alto Adige:

o Fàula di Casa di Langa, Cerretto Langhe (CN)

o Silene, Seggiano (GR)

o Sensi Restaurant, Amalfi

• Miglior Pre-dessert: Le Granite del Comandante – Il Comandante del Romeo Hotel, Napoli

• Il Pastry Chef dell’Anno: Titti Traina, Paolo Griffa al Caffè Nazionale, Aosta

• Miglior Carta dei Vini:

o Peter Brunel, Arco (TN)

o Osteria del Viandante, Rubiera (RE)

o Torre del Saracino, Vico Equense (NA)

• Miglior Proposta al bicchiere al ristorante:

Imàgo dell’Hotel Hassler, Roma

• Miglior Proposta al bicchiere al wine bar: La Baita, Faenza

• Miglior Proposta di bere miscelato: Azotea, Torino

• Miglior Carta dei distillati: Osteria Poerio, Roma

• Miglior Servizio di Sala: Antica Corona Reale, Cervere (CN)

• Miglior Sommelier: Elena Brovedani, Laide, Sappada (UD)

• No Food Waste: Venissa, Venezia

I ristoranti premiati con le 3 forchette dalla guida del Gambero Rosso

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