Si moltiplicano gli ingredienti della tempesta perfetta: il petrolio sale ai massimi dell’anno, trascinando all’insù i rendimenti di bond e btp; in Usa salta il possibile compromesso per evitare il temuto shutdown. A completare il quadro la decisione della borsa cinese, alla vigilia della settimana di chiusura dei mercati per vacanza, di sospendere le azioni di Evergrande, il colosso immobiliare su cui gravano debiti per oltre 300 miliardi di dollari, più o meno le dimensioni del Pil della Finlandia. Il Toro, un po’ acciaccato, aspetta che passi la tempesta. Domani si chiude il trimestre più difficile, non resta che sperare nel rally di fine anno. Ma, come ammette il membro olandese della Bce Frank Elderson, “la crescita della zona euro è più lenta di quanto ci aspettassimo”. L’obiettivo, aggiunge, resta il controllo dell’inflazione. Perciò i tassi potrebbero salire ancora.
Apertura debole per l’Europa, Milano meglio delle altre piazze
I mercati europei hanno realizzato una nuova partenza incerta. Ma il future dell’indice EuroStoxx50 segna un timido rialzo dello 0,2% e a Milano il Ftse Mib è in rialzo dello 0,49%. Ieri aveva chiuso in ribasso dello 0,3%..
L’Eurostoxx 50 ha perso il -4%, scivolando sui minimi da aprile. Supporto importante a 4mila punti. A livello di settori, spicca il -12% accumulato in settembre dal Lusso. Per trovare di peggio bisogna riandare al marzo 2020, quando scoppiò la pandemia.
Sotto tiro Mps, in vista delle vendite da parte del Tesoro intenzionato a far cassa mettendo all’asta l’8% della banca. Ma Bloomberg sostiene che l’intenzione dell’esecutivo è ben più ambizioso: dar vita ad in terzo polo, assieme a Bper e Bpm.
Settembre mese nero dei bond: Btp – 5%, Bund – 3,6%
Continua la striscia dei record dei rendimenti dei titoli di Stato: Bund tedesco a 2,84%, massimo dal 2011. BTP a 4,78%, sui massimi degli ultimi undici anni. Domani il Tesoro comunicherà il tasso iniziale di Btp Valore, in offerta da lunedì. I bond governativi si apprestano a chiudere il peggior mese dell’anno. Al momento il Treasury Note a dieci anni ha accumulato una perdita vicina al -3%.
Il Bund tedesco decennale è a -3,6%. Il BTP decennale è oltre il -5%. Oggi si riparte da un Treasury 10 anni al 4,58% e da un Treasury biennale al 5,11%, sul massimo dal 2007. Bund decennale a 2,84%, è il livello più alto da agosto 2011. BTP decennale a 4,78%, massimo da ottobre 2022.
Pronta la Nadef, la crescita cala
Mercoledì sera il governo ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF) che delinea lo scenario a legislazione vigente per il triennio 2024-2026. Il documento contiene una “revisione delle stime di crescita per il 2023-2024 a causa del rallentamento dell’economia in corso”. Il documento indica un deficit tendenziale a legislazione vigente del 5,2 per cento nel 2023, del 3,6 per cento nel 2024, del 3,4 nel 2025 e del 3,1 per cento nel 2026. Spagna e la Germania pubblicano i dati sull’inflazione. Gli economisti si aspettano un incremento dei prezzi al consumo nel primo paese, una discesa nel secondo. In realtà in Spagna i prezzi consumo in settembre su base mensile hanno registrato +0,2%, in calo rispetto al precedente +0,5% (la previsione era +0,3%). Ma il dato annuo fa registrare +3,5%, in aumento rispetto al precedente +2,6% (in linea con le stime degli analisti). Il dato sui prezzi in Germani sarà pubblicato in mattinata
Wall Street ha chiuso poco mossa. S&P500 +0,02% (4.274), Nasdaq +0,22% (13.092). I due indici continuano a difendere le rispettive soglie di allerta a 4.200 e 12.700 punti, anche se settembre potrebbe rivelarsi il mese peggiore dell’anno con un bilancio provvisorio di -5,2% e di -6,7%.
Dollaro ai massimi, in rialzo da 11 settimane
Euro/dollaro a1,051. Il cross è sceso mercoledì sotto 1,05 per la prima volta dal dicembre 2022. Siamo all’undicesima settimana positiva di seguito e settembre si candida ad essere il mese migliore da 16 mesi a questa parte. La sua forza è sostenuta dalla resilienza dell’economia Usa. Mercoledì il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha messo in guardia i mercati sulla possibilità di ulteriori aumenti dei tassi a causa della forza dell’economia.
Oggi sono in agenda alcuni dati interessanti per avere il polso dell’economia. Tra questi, le nuove richieste settimanali di disoccupazione, viste in aumento, e la lettura finale del Pil relativo al secondo trimestre, che dovrebbe confermarsi al +2,1%.
Anche nelle borse asiatiche prevale il rosso. Nikkei di Tokyo -1,50%, ma la variazione negativa è riconducibile anche all’effetto dividendo: 168 azioni sulle 225 dell’indice di riferimento staccano la cedola. Il rendimento del bond governativo giapponese a vent’anni tocca i massimi dal 2014.
Cina: licenza di bond per le Province
Indice Hang Seng di Hong Kong -0,9%. CSI 300 cinese -0,2%. Lo Shanghai Securities News riporta che il governo ha deciso di concedere alle amministrazioni periferiche molto indebitate, di emettere obbligazioni: il piano di intervento prevede l’emissione di prestiti per circa mille miliardi di yuan. La regione della Mongolia Interna ha avviato l’iter per il collocamento di tre bond da complessivi 67 miliardi di yuan, 9 miliardi di dollari.
Kospi di Seul +0,1%, S&P ASX200 di Sidney -0,2%. Sulla parità il BSE Sensex di Mumbai
In rialzo dello 0,3% l’indice di riferimento della borsa della Thailandia. Ieri la banca centrale (BOT) ha alzato per l’ottava volta consecutiva i tassi d’interesse al 2,50%.
Petrolio in rialzo del 12% a settembre
Petrolio superstar: Brent a 97,40 dollari , Wti a 94,60. Il petrolio sale di un altro 1% e tocca i massimi da novembre. Settembre presenta un bilancio positivo di circa il +12%, è il quarto mese di robusta risalita, dovuta più che altro alla decisione di Arabia Saudita e Russia di tagliare la produzione. Le scorte settimanali di greggio Usa sono scese di circa 2 milioni di barili a 416 milioni. Il consensus si aspettava -0,3 milioni. Le scorte di benzina sono salite di 1 milione a 220 milioni. Piatte le riserve di raffinati. Le raffinerie degli Stati Uniti hanno lavorato all’89% della capacità, in calo da 92% della scorsa settimana.
Offerti 5,1 euro per Pop Sondrio. Amico americano per Safilo
- Unipol, grande azionista di Bper, rompe gli indugi su Pop. Sondrio dando mandato a Mediobanca di lanciare un’offerta sul 10,2% del solido istituto valtellinese per massimi 5,1 euro ad azione, un premio del 4% rispetto alla chiusura. L’operazione, realizzata tramite una procedura di reverse accelerated bookbuilding, porterebbe la quota detenuta nell’istituto lombardo al 19,7%. Il gruppo bolognese ha annunciato di aver ricevuto autorizzazione da parte della Banca centrale europea ad acquisire una partecipazione che superasse il 10%. Balzo del titolo Pop Sondrio in Borsa: +3% vicino alla soglia dell’Opa.
- Tenaris I prezzi dei tubi senza saldatura hanno registrato il mese scorso un calo del 6,5% mese su mese, intorno a 2.330 dollari la tonnellata. L’indice di riferimento è sotto il 38% dai massimi di lungo periodo toccati nell’ottobre dell’anno passato.
- Telecom Italia Vivendi, principale azionista della società, ha scritto una lettera al consiglio di amministrazione del gruppo telefonico per chiedere la pubblicazione dei pareri legali richiesti dall’ex monopolista in merito alla modalità di approvazione della vendita di Netco.
- Safilo e il brand newyorkese di calzature di lusso Stuart Weitzman hanno annunciato in una nota un esclusivo accordo di licenza globale, valido fino a giugno 2029, per il design, la produzione e la distribuzione di occhiali a marchio Stuart Weitzman
- Piaggio ha concluso con successo il collocamento di un bond da 250 milioni di euro con una durata di 7 anni e un coupon del 6,5%.