Il Presidente dell’Acciaierie d’Italia, Franco Bernabè, ha messo a disposizione del Governo il suo mandato, comunicandolo al ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Un passo molto vicino alle dimissioni. Già qualche giorno fa Bernabè, uno dei migliori manager italiani e già Ad di Eni e Telecom Italia, aveva lanciato il grido d’allarme sulla sorte della più grande acciaieria d’Europa avvertendo che senza investimenti e senza finanziamenti la società siderurgica è destinata a morire. Urso ha cercato di tranquillizzare Bernabè ma ovviamente non bastano le parole e l’ex numero uno di Eni e Telecom, che aveva accettato l’incarico solo su invito di Mario Draghi, non è certo uomo attaccato alle poltrone.
Purtroppo le cause della crisi dell’ex Ilva e di Taranto sono molteplici: dall’inerzia del Governo attuale e dagli accordi stipulati a suo tempo dal Governo Conte con ArcelorMittal, dalla totale inadeguatezza dell’Ad Lucia Morselli (espressa dalla multinazionale anglo-indiana) e dall’assenza di finanziamenti e di investimenti per il rilancio. Vedremo ora cosa risponderà Urso, che oggi incontra i sindacati, ma l’impressione è che per l’ex Ilva l’ora della verità sia arrivata.