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Eurovita: rosso da 1,5 miliardi nel 2022, stallo su salvataggio e accordi vincolanti

A che punto è il salvataggio di Eurovita? La compagnia ha registrato una perdita record nel 2022. Trattative per il passaggio a Cronos Vita: ecco a che punto sono

Eurovita: rosso da 1,5 miliardi nel 2022, stallo su salvataggio e accordi vincolanti

Bilancio in profondo rosso per Eurovita. La compagnia assicurativa ha chiuso il 2022 con una perdita di circa 1,5 miliardi di euro. Anche il patrimonio netto di Eurovita risulta negativo per circa 1 miliardo di euro, mentre la controllante Eurovita Holding ha registrato una perdita attorno ai 500 milioni. Lo riporta Radiocor. Intanto si cerca l’accelerata nella firma degli accordi vincolanti legati al salvataggio di Eurovita: proseguono senza sosta le trattative tra assicurazioni e banche per il passaggio alla newco Cronos Vita controllata dalle cinque principali assicurazioni italiane (Generali, Intesa Vita, Unipol, Poste Vita e Allianz) delle polizze di circa 400mila risparmiatori, i cui riscatti sono comunque congelati fino al 31 ottobre. È anche vero che, se si vorrà rispettare questa scadenza, le trattative in corso necessitano di una bella accelerata che tuttavia tarda ad arrivare.

Perdita monstre nel 2022

Il commissario straordinario Sandro Panizza ha predisposto le relazioni contabili 2022 di Eurovita, che presentano una perdita di circa 1,5 miliardi. Una cifra spaventosa, ma che deve essere contestualizzata dato che il bilancio 2022 della compagnia è stato redatto in assenza della continuità aziendale – presupposto fondamentale nella redazione del bilancio d’esercizio in base al quale l’impresa viene considerata in grado di svolgere la propria attività – e dunque tutte le minusvalenze, accumulate sul comparto obbligazionario (principalmente su titoli di Stato italiani ed europei), sono state portate a conto economico. In poche parole, come se dovessero essere tutte vendute oggi – dopo la tempesta sui tassi d’interesse – invece di aspettare una ripresa dei mercati del reddito fisso.

A che punto sono gli accordi per il salvataggio di Eurovita?

Mancano ormai pochi giorni all’incontro, fissato per martedì 26 settembre, tra Ivass e le associazioni dei consumatori. E gli ostacoli non sono pochi: se la scissione in cinque parti uguali sembrava cosa fatta, ora sembra che Allianz sarebbe disposta a partecipare alla newco fino ad un massimo del 10% delle azioni, anziché il 20% ipotizzato inizialmente per ciascuna. Così i quattro gruppi italiani dovranno trovare “nuovi compagni” di viaggi. Sono ancora da definire anche gli accordi vincolanti tra le compagnie.

Una volta firmati gli accordi, Cronos – guidata dal dg Alessandro Santoliquido – dovrà avere semaforo verde da Ivass per operare ed effettuare il trasferimento degli asset dalla vecchia Eurovita, che verrà messa in liquidazione. Solo in quel momento potrà essere firmato il closing vero e proprio dell’operazione, si presume a fine ottobre.

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