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Borsa 12 settembre ultime notizie: Stellantis vola a Piazza Affari dopo la schiarita sindacale in Usa. Campari ko

Stellantis e le banche tengono a galla il Ftse Mib che dribbla l’effetto ribassista di Wall Street – Crolla invece Campari dopo l’annuncio che lo storico Ceo lascerà nella prossima primavera

Borsa 12 settembre ultime notizie: Stellantis vola a Piazza Affari dopo la schiarita sindacale in Usa. Campari ko

In una seduta senza direzione in Europa e con Wall Street debole in avvio, sulla scorta del tonfo di Oracle (-11,25%), Piazza Affari consolida i guadagni della vigilia e chiude oggi con un rialzo dello 0,21%, a 28.584 punti. A fare da traino è stata Stellantis, +2,73%, gagliarda all’indomani dell’annuncio dell’avvio della produzione della 600 elettrica e dopo gli spiragli visti negli Usa con il sindacato per il rinnovo del contratto nel settore.

Nel resto del vecchio continente si apprezzano Londra (+0,43%) e Madrid (+0,19%), arretrano Francoforte -0,54%, Parigi -0,35% e Amsterdam -0,3%.

A New York crolla Oracle, società di software che ha deluso con i conti e le previsioni, innescando un’onda d’urto globale che è andata ad abbattersi anche sulla tedesca Sap (-2,18%). Tra le mega tech Usa si muove in rosso anche Apple (-1,32%), a poche ore dell’evento ‘Wonderlust’ (alle 19 italiane), durante il quale presenterà l’iPhone 15 e altre novità, sperando di recuperare un po’ delle pesanti perdite accumulate in questo periodo.

Nel capitolo macroeconomico odierno figura una leggera ripresa dell’indice Zew tedesco, a -11,4 da -12,3 e dei prezzi al consumo in Spagna, aumentati del 2,6% fino ad agosto (dal 2,3% di luglio), a causa dell’aumento del costo del carburante. Elementi, tra gli altri, che offriranno alla Bce l’occasione di prendersi una pausa nei rialzi dei tassi o di aumentare ancora una volta il costo del denaro di 25 punti base. La prima ipotesi sembra al momento in modesto vantaggio sulla seconda.

Sul mercato dei cambi l’euro perde leggermente quota sul dollaro e tratta intorno a 1,076. Arretra la sterlina, con la disoccupazione nel Regno Unito salita dello 0,5% al 4,3% nel periodo maggio-luglio, in un contesto in cui però la crescita dei salari è rimasta forte.  

Petrolio in rally

Il clima sui mercati appare dunque stagnante, dopo la schiarita di ieri, a distinguersi sono invece i future del petrolio: il contratto Brent di novembre sale dell’1,7% a 92,2 dollari al barile, mentre il contratto di ottobre del greggio texano si apprezza del 2% a 89,1 dollari al barile. Un rally che dura da quando Arabia Saudita e Russia hanno deciso di portare a fine anno gli ulteriori tagli alla produzione, mentre oggi l’Opec ha lasciato invariate le sue previsioni sulla domanda globale di petrolio. Il cartello dei produttori ha indicato nel suo rapporto mensile di prevedere che la domanda nel 2023 aumenterà di 2,4 milioni di barili al giorno e scenderà a 2,2 milioni di barili al giorno nel 2024. Intanto la Libia deve fare i conti con il disastro dovuto alle inondazioni che hanno provocato migliaia di morti e travolto anche aree che ospitano importanti giacimenti e terminali petroliferi, tanto che la National petroleum company (Noc) avrebbe “annunciato lo stato di massima allerta e la sospensione dei voli tra i siti di produzione dove l’attività è stata drasticamente ridotta”.

Piazza Affari va a fondo Campari, banche miste

Tra le blue chip oggi è in evidenza Campari, sul lato negativo del listino, con una perdita del 4,22%. A innescare un’ondata di prese di profitto su un titolo che è molto cresciuto quest’anno, è stato l’annuncio a sorpresa delle dimissioni del ceo Bob Kunze-Concewitz, che lascerà l’incarico da aprile 2024.

Le banche sono contrastate, nel giorno in cui l’Abi, in audizione al senato, ha alzato la voce contro la tassa sugli extraprofitti chiedendo al governo di renderla deducibile da Ires e Irap e di tagliare fuori i titoli sovrani. Tra le principali banche sul listino milanese Mps perde lo 0,89%, mentre salgono Banco Bpm +1,63% e Bper +1,64%. Timide le due big, Intesa -0,18%, Unicredit +0,33%.

Tra i titoli petroliferi sono in guadagno Tenaris +0,8% ed Eni +0,33%. Ha perso progressivamente smalto invece Saipem -0,49%.

Nei titoli del calcio si placa ma non si spegne la speculazione sul titolo della Juventus +0,68%, dopo il rally di ieri su ipotesi stampa di vendita smentite dalla proprietà.

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