Senza fretta ma con metodo i riflettori dei bond angels, gli operatori del reddito fisso a caccia di situazioni a rischio. Si stanno spostando in direzione dell’Italia. Il rendimento del decennale è salito al 4,40%, lo spread con il Bund è salito a 175 punti. Sullo sfondo le difficoltà della finanza pubblica aggravate dalla frenata dell’economia. E le agenzie internazionali non fanno sconti: per Bloomberg il deficit/Pil potrebbe essere nell’ordine del 5 addirittura del 6%, ben oltre il raggiungimento dell’obiettivo del 4% del Pil fissato per il 2024. Reuters ipotizza un potenziale rialzo dello spread nell’ordine di 15-20 punti nel caso di risposta debole della manovra. È in questa cornice che inizia il conto alla rovescia in vista del vertice della Bce della prossima settimana. E i mercati azionari, arrivati al sesto giorno di ribasso dell’indice Stoxx 600, non si fanno illusioni.
Milano in profondo rosso, la Germania sprofonda
Apertura in rosso per le Borse europee, la settima di fila.
Milano -1,54% è stata ieri il fanalino di coda del Vecchio Continente.
Francoforte -0,2%. Sono uscite altre conferme del rallentamento dell’economia. Gli ordini industriali sono calati più del previsto a luglio. Lo mostrano i dati pubblicati oggi dall’ufficio federale di statistica. Gli ordini in arrivo sono scesi dell’11,7% rispetto al mese precedente, su base destagionalizzata e corretta per il calendario. Un sondaggio Reuters tra gli analisti aveva indicato un calo del 4%.
Visco. L’ascesa dei tassi è quasi finita
Il presidente uscente di Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha detto a un evento che la Bce è vicina a raggiungere il picco dei tassi, dopo il quale deve interrompere il ciclo di inasprimento della politica monetaria. Visco ha aggiunto che le condizioni monetarie devono rimanere sufficientemente restrittive anche dopo aver portato i tassi al picco.
Al contrario l’olandese Klaas Knot rileva che “i mercati sottovalutano la possibilità di un nuovo aumento”. Il governatore slovacco Peter Kazimir ha detto che la Banca centrale europea dovrebbe alzare i tassi la prossima settimana, forse per l’ultima volta, poiché l’inflazione rimane ancora alta e le aspettative di inflazione sono troppo al di sopra dell’obiettivo Bce di 2%.
L’Ocse prevede per la zona euro una crescita dello 0,9% per quest’anno e dell’1,5% nel prossimo. L’inflazione dovrebbe scendere al 5,8% nel 2023 e al 3,2% nel 2024. Secondo l’organizzazione, la Bce dovrà continuare ad alzare i tassi.
L’economia va, in rosso Wall Strett
Prevista un’apertura in ribasso anche per i listini americani. I future calano dello 0,3%.
Le buone condizioni dell’economia hanno ieri depresso Wall Street. L’aumento dei rendimenti delle obbligazioni ha penalizzato soprattutto il Nasdaq -1,1%. S&P 500-0,7%.
Guidano il ribasso Nvidia e Apple -3%: la Cina ha vietato ai dipendenti pubblici l’uso di iPhone in ufficio.
L’indice ISM Servizi è salito inaspettatamente a 54,5 punti, in miglioramento da 52,7 di luglio. Gli economisti si aspettavano tutt’altro, il consensus era 52,5. I massimi degli ultimi sei mesi dell’indice dicono che il rallentamento dell’economia messo in evidenza da altri dati perlomeno non è continuo.
Il Beige Book certifica la frenata dei salari
Uno studio della Fed di Chicago sostiene che l’attuale livello dei tassi è sufficiente a provocare nel tempo la discesa dei tassi al 2%. Il Beige Book, intanto, rileva che le tensioni al rialzo sul costo del lavoro si stanno attenuando.
Cresce peraltro la pressione sui rendimenti reali. Cresce ancora la tensione sui bond governativi, con i rendimenti decennali che si avvicinano alle rispettive soglie discriminanti, prima della riunione della Fed del 20 settembre. Il rendimento del Treasury Note decennale è salito a 4,29% da 4,25%.
Il dollaro Usa consolida sui massimi da tre mesi, toccati ieri a 1,0703. Nel frattempo, da segnalare che il Dollar Index, contro un paniere di sei principali valute (compreso l’euro) si è spinto fino ai massimi da sei mesi a 105,0 punti.
La Banca centrale canadese ha mantenuto i tassi di interesse al 5%, osservando che l’economia è entrata in un periodo di rallentamento della crescita.
Nuova frenata della Cina: export -8,8%
Nuovi segnali negativi in arrivo dalla Cina. Ad agosto le esportazioni sono diminuite dell’8,8% a causa del persistere della crisi commerciale. Scende anche l’import -7,3%.
Giù i listini di Hong Kong -1,1% e il Csi 300di Shanghai e Shenzhen –1%.
In calo anche le altre piazze. L’indice Kospidella borsa di Seul perde lo 0,5%. S&P ASX 200 di Sidney -1%.
India: debole Mumbai, la crescita dei consumi accelera
Indice Bse Sensex di Mumbai -0,2%. Grazie all’aumento del numero di famiglie a reddito medio-alto, il mercato dei consumi indiano diventerà il terzo al mondo entro il 2027, afferma la società di consulenza BMI in un report citato da Cnbc. Il rapporto prevede che la crescita della spesa pro capite delle famiglie indiane supererà quella di altre economie asiatiche in via di sviluppo come l’Indonesia, le Filippine e la Thailandia, con un tasso del 7,8% su base annua. BMI stima che le vendite al dettaglio alle famiglie supereranno i 3.000 miliardi di dollari, grazie all’aumento del reddito disponibile del 14,6% annuo composto fino al 2027. Per allora, si prevede che il 25,8% delle famiglie indiane raggiungerà i 10.000 dollari di reddito disponibile annuo.
Resta sotto i riflettori lo yen a 147,70 contro il dollaro, ai minimi da novembre. Lo Yen si è svalutato di oltre il -12% vs Usd nel 2023 a causa della politica iper-accomodante scelta dalla Banca Centrale, in netto contrasto rispetto al resto del mondo sviluppato e non.
Petrolio ancora al top, si sgonfia il gas
Ancora sopra i 90 dollari il brent. Il prezzo si stabilizza sui massimi da dieci mesi, mentre le scorte di greggio statunitensi potrebbero essersi ridotte per la quarta settimana consecutiva, poiché le raffinerie hanno aumentato la produzione in previsione del picco della domanda di viaggi estivi. I dati arrivano pochi giorni dopo che l’Arabia Saudita e la Russia hanno annunciato tagli alle forniture più ampi del previsto fino alla fine del 2023. L’API mostra un calo su base settimanale di 5,5 milioni di barili, dai -11,5 mln registrati nella settimana fino al 25 agosto. Sotto
Il gas Ue ha terminato la seduta con un crollo di quasi il -10% a 31,10 euro/mwh. A sgonfiare il prezzo è stata la notizia che il sindacato dei lavoratori degli impianti LNG di Chevron Australia ha rimandato lo sciopero: la trattativa prosegue. Lo sciopero programmato per iniziare in due importanti impianti di gas naturale liquefatto (Gnl) avrebbe dovuto prendere il via da oggi, ma i lavoratori lo rinvieranno fino alle 06:00 di venerdì,
Barclays alza il target di Unipol, Jp Morgan taglia le banche
Tod’s ha chiuso il primo semestre con un Ebit di 60,3 milioni di euro, più che triplicato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dice una nota. Il risultato è molto superiore alle aspettative del consensus. Nella call, il Cfo Emilio Macellari ha detto di vedere qualche spazio per un utile operativo ed un fatturato del 2023 migliori del consensus. Il manager si è poi detto fiducioso di avere il nuovo direttore creativo per la prossima collezione.
Tim. Il decreto che fornisce al Tesoro le risorse per partecipare all’offerta per la rete nazionale delle telecomunicazioni arriverà nei prossimi giorni, non alla fine del mese, come era stato previsto in un primo momento.
Stellantis. Il gruppo ha certificato insieme ad Aramco che 24 famiglie di motori Euro 6 di veicoli prodotti dal 2014 (pari a 28 milioni di veicoli in circolazione) sono compatibili con le formulazioni di carburanti sintetici previste, quindi possono utilizzare eFuel “drop-in” avanzati, senza necessità di alcuna modifica al gruppo propulsore
Intesa Sanpaolo e Banco Bpm: JP Morgan ha tagliato il target price.Unipol Generali Barclays alza il target price.