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Centri commerciali: cresce il fatturato e supera il periodo pre-Covid. Boom della ristorazione: +25%

I dati dell’Osservatorio CNCC-EY mostrano il buon andamento di delle vendite e degli ingressi nei centri commerciali italiani. Sono i negozi di medie dimensioni a crescere di più

Centri commerciali: cresce il fatturato e supera il periodo pre-Covid. Boom della ristorazione: +25%

I centri commerciali italiani godono di buona salute. Nel primo semestre del 2023, i dati mostrano un trend positivo per i Centri Commerciali, con un aumento sia delle vendite che degli ingressi. Nel dettaglio, il fatturato è cresciuto del 7% rispetto all’anno precedente, confermando i trend positivi che si erano verificati alla fine del 2022.

È quanto emerge dalla nuova collaborazione tra il CNCC (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali) e EY (Ernst & Young), rinomata società di consulenza globale. Le due aziende hanno cominciato a condurre analisi mensili dei trend nel settore dei centri commerciali in Italia, basandosi su dati provenienti da un panel rappresentativo e costante di 300 strutture, che comprendono circa 10.000 punti vendita, forniti dall’Osservatorio CNCC.

Centri commerciali: fatturati superiori a livelli pre-pandemia

Nei primi sei mesi del 2023, i fatturati dei Centri Commerciali sono leggermente superiori persino a quelli del 2019, segnando un aumento del 1,7%. Questo risultato indica una solida ripresa per l’intero settore, soprattutto nel primo trimestre dell’anno, poiché il primo trimestre del 2022 era ancora influenzato dall’impatto negativo della variante Omicron del coronavirus.

Il fatturato in quasi tutte le categorie merceologiche ha registrato una crescita significativa rispetto allo stesso periodo del 2022. Fa eccezione l’elettronica di consumo, che ha mostrato una diminuzione del -5,3%. Un settore che proveniva da grandi performance dovute ai contributi pubblici per il digitale nel 2019 e dall’impulso verso gli acquisti online durante la pandemia. Oggi, inoltre, le aziende del settore sono sempre più orientate sulla multicanalità, integrando le vendite tra canale online e fisico.

Tra le categorie con le migliori performance nel primo semestre del 2023, spiccano la ristorazione (+25,1%), cura persona e salute (+13,2%), cultura, tempo libero e regali (+10,5%), abbigliamento (+7,1%), attività di servizi (+8,2%) e beni per la casa (+1,3%).

Nel confronto tra i fatturati del primo semestre del 2023 e quelli del 2019, alcune categorie merceologiche che hanno registrato una crescita positiva sono beni per la casa (+2,2%), cultura, tempo libero e regali (+12%), cura della persona e salute (+6,4%), e la ristorazione, che ha ottenuto il miglior trend con una crescita del 9,1%. Al contrario, settori in calo includono l’elettronica di consumo, l’abbigliamento (-0,8%), e le attività di servizi (-5,9%).

Per quel che riguarda le vendite nelle diverse classi dimensionali dei negozi i dati mostrano che le grandi superfici e i negozi di piccole dimensioni hanno quasi completamente recuperato i livelli pre-Covid, mentre i negozi di medie dimensioni stanno registrando una crescita più significativa.

Va tenuto in considerazione che i valori di fatturato nel primo semestre del 2023 sono stati influenzati positivamente dall’inflazione, sebbene i dati raccolti dall’Osservatorio CNCC-EY siano stati meno colpiti dall’aumento dei prezzi rispetto ai tassi di inflazione medi nazionali. La maggiore spinta inflattiva è stata osservata principalmente per beni non trattati dai punti vendita inclusi nel panel, come supermercati e ipermercati, o beni generalmente non venduti nei Centri Commerciali (come energia, carburanti, trasporti, ecc.).

Centri commerciali: crescono anche i visitatori

Oltre alla crescita dei fatturati, si osserva anche un miglioramento costante negli ingressi dei visitatori, registrando un aumento significativo rispetto al 2022 (+10,6%). C’è però ancora un divario rispetto al 2019 pre-pandemia (-9,4%). Bisognerà aspetterà il primo semestre del 2024 per rivedere dei livelli pre-Covid.

L’analisi dell’Osservatorio CNCC conferma l’apprezzamento dei clienti per il “formato centro commerciale”. Nonostante un’affluenza ancora inferiore ai livelli pre-Covid, si nota un notevole aumento nella spesa media per visita o nel numero di transazioni per visita. Questo indica un cambiamento nelle abitudini di spesa, che era già stato rilevato l’anno precedente.

“Negli ultimi anni il settore è stato oggetto di rilevanti trasformazioni e impatti, accentuati dai lockdown imposti per contenere la pandemia. Ma i dati dimostrano che il modello centro commerciale, seppure evoluto in reazione ai cambiamenti di domanda, rimane attrattivo per i consumatori, esprimendo, in generale, buoni fondamentali. Riteniamo, per questo, che il settore possa tornare ad attirare l’interesse degli investitori istituzionali. EY ha fortemente investito per dotarsi di risorse altamente qualificate e specializzate nel Retail Real Estate e nell’analisi degli Small & Big Data inerenti questa tipologia di asset, per permettere ai propri clienti di cogliere le opportunità che lo stesso offrirà a partire dai prossimi mesi” ha commentato Marco Daviddi, Strategy & Transactions Managing Partner di EY in Italia.

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