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La Maremma vince in agricoltura biologica mentre il Ministro Lollobrigida “distingue” i consumatori italiani

La Maremma con 7 Comuni è il più grande distretto biologico d’Europa. 5 mila aziende sono sulla stessa strada per aumentare l’export. Le dichiarazioni di Lollobrigida sono comiche

La Maremma vince in agricoltura biologica mentre il Ministro Lollobrigida “distingue” i consumatori italiani

Secondo l’Unione europea le terre coltivate da destinare al biologico devono essere almeno il 25% del totale. È una buona percentuale stabilita dentro il quadro della politica agricola europea fino al 2027. La percentuale specializzata, però, può anche essere aumentata per vendere i buoni prodotti tanto ai ricchi, quanto ai poveri. L’Italia è il Paese che insieme a Spagna e Francia si sta misurando con quel ¼  di territorio coltivato, per superarlo. Per ora ci è riuscita la Toscana che nell’area della Maremma, su 96 mila ettari, ha il 41% condotto con metodi biologici.

Un successo nel cuore dell’Italia, nella storica frontiera con il Lazio dove l’agricoltura è vita e ricchezza. In un territorio che ha anche vocazione turistica, ma resta terra di sacrifici e di valori legati ai campi. La Regione Toscana pochi giorni fa ha riconosciuto lo sforzo di 7 Comuni a stare insieme e creare il più grande laboratorio di produzione biologica d’Europa. All’origine di tutto c’è il distretto che riunisce: Grosseto, Capalbio, Castiglione della Pescaia, Magliano in Toscana, Manciano, Orbetello e Scansano. Un consorzio che vede il 51% di imprese private e il 49% di partecipazione pubblica.

Le polemiche non toccano i successi

Le esternazioni agricolo-alimentari del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida sono il lato comico di realtà strutturate e ben organizzate che o si ignorano davvero o si fa finta. Qui stiamo andando bene, ha spiegato la Regione attraverso la vice-presidente Stefania Saccardi. “L’Europa ha dato l’obiettivo del 25% della superficie coltivata a biologico per il 2025 ma già adesso la Toscana è al 35% ”. Sono più di mille le imprese agricole che lavorano solo con metodi agricoli che producono alimenti con sostanze e processi naturali. Un beneficio concreto lo riceve l’ambiente, in virtù del fatto che in ogni Comune almeno il 30% del territorio deve essere biologico o dedito all’agroecologia. I numeri della Regione fanno capire che gli agricoltori del consorzio non hanno trascurato la vendita di quello che coltivano. A loro piace essere presenti sui mercati esteri fieri del Made in Italy, commercializzare e concorrere. Faranno proseliti?

In Maremma ci sono oltre 5 mila aziende agricole, 1.341 delle quali hanno ottenuto anche il metodo biologico certificato. Quella specie di passaporto doc per poter esportare in Europa e nel mondo. Abbiamo il distretto biologico più grande d’Europa e per la Maremma è davvero un fiore all’occhiello importante, ha spiegato la Regione. Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto, noto per aver postato un video contro i comunisti mentre si allena in palestra, è ancora più soddisfatto e sicuramente non ha parlato con il Ministro Lollobrigida, almeno nelle nelle ultime ore. Dice, infatti il sindaco, che Grosseto aspira a “ diventare un punto di riferimento per l’agricoltura nazionale e internazionale”. Non sbaglia se di questo informa anche il Ministro dell’Agricoltura.

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