Intesa Sanpaolo mette fieno in cascina per il prossimo anno con due emissioni a 4 e 8 anni, con gli investitori che hanno puntato soprattutto su quella più lunga. Con due bond del tipo Senior Preferred, l’istituto guidato da Carlo Messina ha portato a casa complessivamente 2,25 miliardi in euro, anche se le richieste pervenute hanno superato i 4,5 miliardi di euro.
Proprio l’ampiezza del portafoglio ordini ha permesso peraltro di restringere di 20 punti base della guidance iniziale delle due tranche, che era pari rispettivamente ad area 125 punti base e ad area 220 punti sopra il tasso del Midswap.
Le caratteristiche delle due tranche
La tranche a 4 anni, collocata per un ammontare nominale di 750 milioni euro, porta un rendimento pari 105 bp sopra il Midswap, con una cedola del 4,375%.
La tranche a 8 anni è stata collocata per un ammontare di 1,5 miliardi euro ad un livello pari a mid swap + 200 bps, cedola del 5,125%. Entrambe le tranche, che rientrano nell’ambito della strategia di pre-funding 2024 dell’istituto, hanno data valuta 29 agosto prossimo.
“Focalizzandosi sulla tranche più lunga, gli investitori hanno ancora una volta riconosciuto l’eccellente qualità del credito di Intesa Sanpaolo, in un periodo nel quale i mercati sono tornati in tensione a causa dei dubbi sulla crescita della Cina e sul percorso di rientro dell’inflazione negli USA”, ha commentato Alessandro Lolli, Responsabile Direzione Centrale Tesoreria e Finanza di Gruppo di Intesa Sanpaolo.
Le maggiori richieste vengono dai fund manager. In pole il Regno Unito
Le banche che hanno partecipato al collocamento in qualità di joint book runner sono state – oltre alla Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo – BNP Paribas, Bank of America, Crédit Agricole, HSBC, JPMorgan, Mediobanca e Morgan Stanley.
Nel dettaglio, la tranche a 4 anni ha ricevuto ordini per 1,4 miliardi da parte di 137 investitori così suddivisi: 66% Fund Managers; 21% Banks e Private Banks; 8% Assicurazioni; 3% Hedge Funds; 2% Altro. La distribuzione geografica evidenzia il 24% da Regno Unito/Irlanda, il 23% dalla Germania, il 22% dalla Francia, il 20% dall’Italia, 3% Spagna, 2% Svizzera, e il 6% da altri paesi.
La tranche a 8 anni ha ricevuto ordini per oltre 3 miliardi da parte di 226 investitori così suddivisi: 71% Fund Managers; 11% Banks e Private Banks; 7% Hedge Funds; 5% Official Institutions; 5% Assicurazioni e Fondi Pensione; 1% Altro. La distribuzione geografica evidenzia il 38% di partecipazione da Regno Unito/Irlanda, il 15% dalla Francia, l’11% dai Paesi Nordici, l’11% dall’Italia, 10% da Germania e Austria, 9% Paesi Bassi, e il 6% da altri paesi.