Le big non sbagliano. Napoli e Inter partono subito forte, raccogliendo due vittorie convincenti contro Frosinone e Monza: avversari alla portata, ci mancherebbe, ma i campionati, si sa, passano proprio da partite come queste. Il calcio d’agosto, inoltre, può nascondere molte insidie, sia per questioni tecniche (il mercato aperto non aiuta) che climatiche, dunque i successi sono tutt’altro che scontati, come si è visto sia allo Stirpe che a San Siro. Garcia e Inzaghi possono così sorridere e pregustarsi una domenica sul divano a osservare le concorrenti, dalla Juventus di Allegri alle romane di Mourinho e Sarri, in attesa del Milan di lunedì.
Frosinone – Napoli 1-3, Garcia sorride
La serata del Napoli non era cominciata affatto bene, anzi si può dire che l’inizio era stato da incubo. Il Frosinone di Di Francesco, infatti, si era trovato in vantaggio di un gol dopo appena 7’ grazie a un rigore di Harroui, propiziato da una sciocchezza del nuovo acquisto Cajuste. La corsa dei ciociari e la macchinosità degli azzurri non lasciava presagire nulla di buono, poi però sono saliti in cattedra Politano e Osimhen, il primo grazie al sinistro del pareggio (24’, responsabilità del portiere Turati), il secondo con la doppietta (42’ e 79’) che ha regalato i primi 3 punti del torneo ai campioni in carica. “Nel primo tempo siamo stati un po’ macchinosi, ma la cosa che mi è piaciuta è che non siamo andati in panico dopo il gol subito – l’analisi di Garcia -. Sappiamo che continuando ad attaccare possiamo sempre fare più gol dei nostri avversari. Osimhen? Sente la competizione, in queste situazioni lui c’è sempre. Vuole vincere, è un trascinatore, questa è una sua forza”.
Inter – Monza 2-0, Inzaghi “chiama” la proprietà: “Siamo incompleti”
Vittoria più lineare invece per l’Inter, autrice di una buonissima prova contro il Monza. I nerazzurri hanno sbloccato la situazione dopo appena 8’ con Lautaro, bravo e freddo nel concretizzare una bella azione sull’asse Barella-Dumfries, mettendo subito la pratica in discesa. I brianzoli sono stati bravi a restare in partita, riuscendo anche a creare qualche grattacapo a Sommer, ma nel complesso l’Inter è sempre stata padrona del gioco, riuscendo poi a chiudere il discorso ancora con Lautaro, questa volta su assist del neo-entrato Arnautovic (76’). Inzaghi ha fatto il suo e ora pretende un aiuto della società, anzitutto per sistemare una difesa orfana di Skriniar: nel mirino c’è sempre Pavard del Bayern Monaco e il tecnico ha fatto capire di volerlo a tutti i costi. “Siamo completi? No, e l’ho detto anche nel pre-partita – ha sottolineato in conferenza stampa -. Ci serve un difensore importante, in quel ruolo siamo scoperti. La società lo sa, sta lavorando, c’è molta fiducia, ci sono obiettivi che dobbiamo centrare perché è in atto un cambiamento importante. Poi abbiamo perso molti giocatori, cinque tra i migliori nel proprio ruolo e abbiamo bisogno di gente dello stesso livello”.
Udinese – Juventus (ore 20.45, Dazn)
Grande attesa anzitutto per la sfida di Udine, dove inizierà il cammino della Juventus dell’Allegri 3.0. Il match, per uno strano scherzo del calendario, è stato anche l’ultimo del campionato passato, ma i bianconeri, di quel 4 giugno, vogliono salvare solo il risultato (1-0, gol di Chiesa). Le incertezze di quel periodo, infatti, hanno lasciato il posto a un nuovo corso, nel quale la Signora vuole immediatamente tornare protagonista. Il pre-campionato ha regalato segnali confortanti anzitutto dal punto di vista del gioco, ragion per cui è lecito attendersi una Juve più propositiva e padrona del campo, pur senza snaturare l’indole “risultatista” del suo allenatore. Certo, è ancora presto per sapere se questa sarà la squadra definitiva o se il mercato, com’è probabile, regalerà qualche stravolgimento (difficile però arrivare a Berardi dopo la dura intervista di Carnevali), intanto però è bene partire con una vittoria e dare un segnale a tutto il campionato.
Allegri: “Il Napoli resta il favorito, noi puntiamo anzitutto a tornare in Champions”
“Chi ha vinto è sempre il favorito, quindi il Napoli parte davanti per lo scudetto – ha spiegato Allegri in conferenza stampa -. Poi ci sono l’Inter, il Milan, la Lazio che è arrivata seconda: il campionato è tutto da vedere, tra un po’ di domeniche si riuscirà a capire la tendenza e la prospettiva dei punti, ma quel che è certo è che dobbiamo migliorare il nostro score in trasferta. Per quanto ci riguarda non voglio parlare di anno zero, l’obiettivo minimo è giocare la Champions, che l’anno scorso sul campo avremmo ottenuto, ma penso che la cosa fondamentale sia arrivare ad aprile nelle prime posizioni e poi giocarcela”. Il tecnico bianconero, dunque, sceglie un approccio soft, ma anche lui sa bene come la Juventus non possa partire battuta a prescindere, specialmente in un anno senza coppe, in cui potrà concentrare tutte le forze solo sul campionato.
Udinese-Juventus, le formazioni:
A livello di formazione non cambierà molto rispetto al recente passato, anche perché il mercato di Giuntoli, finora, non ha portato chissà quali stravolgimenti. Allegri si affiderà al canonico 3-5-2 con Szczesny in porta, Danilo, Bremer e Alex Sandro in difesa, Weah, Rabiot, Locatelli, Miretti e Cambiaso a centrocampo, Vlahovic e Chiesa in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Sottil, che risponderà con Silvestri tra i pali, Perez, Bijol e Kabasele nel reparto arretrato, Ebosele, Zarraga, Wallace, Lovric e Kamara in mediana, Thauvin e Beto coppia offensiva.
Roma – Salernitana (ore 18.30, Dazn)
Interesse alto anche all’Olimpico, dove la Roma di Mourinho riceverà la Salernitana di Paulo Sousa. Un duello portoghese solo virtuale, perché José deve scontare il primo dei 10 giorni di squalifica rimediati dopo le dichiarazioni contro l’arbitro Chiffi (salterà anche la trasferta di Verona), dunque non potrà essere in panchina. Si parte subito con un pizzico di pepe, ma soprattutto con la necessità di fare punti per non alzare il livello delle polemiche: non è un mistero che lo Special One sia tutt’altro che soddisfatto del mercato giallorosso, anche se Pinto, soggiogato dalle limitazioni Uefa, è comunque riuscito a prendere giocatori importanti come Aouar, Paredes e Renato Sanches. La lacuna più grande resta in attacco, dove la Roma può contare sul solo Belotti: il ds continua a trattare Marcos Leonardo del Santos e Zapata dell’Atalanta, ma l’infortunio di Traoré potrebbe indurre la Dea a trattenere il colombiano a Bergamo.
Mourinho punge la società: “Dal 4 giugno non siamo ancora riusciti a sostituire Abraham”
“La situazione dell’attaccante la conosciamo tutti – ha sottolineato Mourinho senza giri di parole -. Non vale la pena di venire qua a piangere, ma dal momento che abbiamo perso Abraham, ovvero il 4-5 giugno, non abbiamo ancora fatto niente per compensare questa situazione. Direttore e società stanno facendo il possibile, io alleno i giocatori a disposizione. Chiedo ancora una volta ai nostri tifosi di giocare domani da attaccanti, abbiamo bisogno di loro. Questa settimana abbiamo lavorato bene, chiedo anche ai tifosi che protestano per le bandiere di venire comunque. Mi fido dei ragazzi”.
Roma – Salernitana, le formazioni
A complicare ulteriormente il quadro ci sono le squalifiche di Dybala e Pellegrini, elementi ancor più importanti in una fase come questa. Logico dunque che Sousa mediti il colpaccio, anche se pure lui deve fare i conti con un mercato incompleto e con le condizioni precarie del bomber Dia, disponibile solo per la panchina. Mourinho punterà su un 3-5-2 con Rui Patricio in porta, Mancini, Smalling e Llorente in difesa, Kristensen, Bove, Cristante, Aouar e Zalewski a centrocampo, El Shaarawy e Belotti in attacco. 3-4-2-1 invece per la Salernitana, che risponderà con Ochoa tra i pali, Lovato, Gyomber e Fazio nel reparto arretrato, Sambia, L. Coulibaly, M. Coulibaly e Bradaric in mediana, Kastanos e Candreva alle spalle dell’unica punta Botheim.
Lecce – Lazio (ore 20.45, Dazn e Sky)
Si alza il sipario anche sulla Lazio di Sarri, attesa dall’insidiosa trasferta di Lecce. In molti considerano i biancocelesti come una delle possibili sorprese del campionato, anche grazie a un mercato che ha sì visto la partenza di Milinkovic-Savic, ma pure gli arrivi di Kamada, Rovella, Isaksen e Castellanos. Il tecnico però, come vedremo tra poco, è tutt’altro che felice e vive con una tensione altissima (forse esagerata) il momento: tre punti al Via del Mare potrebbero aiutarlo a star meglio, altrimenti le discussioni attorno alla sua Lazio diventerebbero ancor più aspre. Di fronte c’è il Lecce di D’Aversa, considerato da molti come uno dei candidati principi alla retrocessione: a Corvino, già bravissimo lo scorso anno, il compito di smentire le voci, magari con qualche colpo di mercato che dia un po’ di linfa a un ambiente comunque carichissimo (gli abbonati sono più di 20 mila).
Sarri: “Giocare col mercato aperto mi fa girare i cogl…, e non parliamo del calendario…”
“Già mi girano i coglioni che andiamo a giocare con dei giocatori ancora sul mercato, in più parliamo del calendario che hanno fatto a noi: ho parlato con un mio amico statistico, giocare 4 trasferte e le prime tre contro Juve, Napoli e Milan è praticamente impossibile – ha tuonato Sarri -. Penso non sia casuale, è incredibile che una squadra che arriva seconda affronti tre squadre delle prime cinque classificate nelle prime tre giornate. I riscontri partono da Lecce, troveremo un clima difficile, si fanno icalendari tipo in Inghilterra senza tener conto che siamo quasi in Africa, ci sono 38 gradi…”.
Lecce – Lazio, le formazioni: Sarri punta sui “vecchi” della rosa
Tanto nervosismo si spiega (?) anche con un mercato che, forse, soddisfa il tecnico relativamente. Prova ne è che al Via del Mare non ci saranno nuovi acquisti in campo, almeno dall’inizio, con Sarri che preferirà puntare sul 4-3-3 della scorsa stagione (eccetto Milinkovic-Savic, ovviamente) con Provedel in porta, Lazzari, Casale, Romagnoli e Marusic in difesa, Vecino, Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni in attacco. Stesso sistema di gioco anche per D’Aversa, che tenterà l’impresa con Falcone tra i pali, Gendrey, Pongracic, Baschirotto e Gallo nel reparto arretrato, Rafia, Ramadani e Gonzalez in mediana, Almqvist, Strefezza e Banda nel tridente offensivo.