Rinviata a ottobre la discussione sul salario minimo. L’Aula della Camera ha approvato la richiesta di sospensione dell’esame della proposta di legge sul salario minimo per sessanta giorni. I voti a favore sono stati 168, 128 contrari e tre astenuti.
“Vergogna, vergogna!” è stato il grido dell’opposizione al risultato del voto.
Schlein “il governo fugge”, Conte “da Meloni solo parole”
La decisione di posticipare la discussione a dopo l’estate compatta nuovamente l’opposizione.
“Siamo davanti alla fuga della maggioranza, che fugge davanti a un problema reale” ha detto la segretaria del PD Elly Schlein, “Siamo aperti al dialogo. Non ai rinvii sine die. La maggioranza dice che della sofferenza della gente se ne frega”.
Duro anche il leader del M5S, Giuseppe Conte parlando in aula sulla sospensiva: “Annuncio il voto contrario del M5s. Ve lo diciamo già adesso: non vi presentate a ottobre con proposte dirette a spaccare la platea di lavoratori sottopagati. Oggi sul salario minimo legale rimandate a dopo l’estate sperando che gli italiani se ne dimentichino, ma il salario ricco è quello che avete riservato ai parlamentari e agli ex parlamentari. No al salario minimo, sì agli stipendi massimi per i politici? E’ così che interpretate il mandato che vi hanno conferito gli elettori? Non ve lo permetteremo. “Le aperture al dialogo di Meloni sono rimaste solo parole” conclude Conte.
Contraria alla sospensiva anche Azione di Carlo Calenda, che più di tutti si era battuto per un dialogo con la premier. “La maggioranza dimostri se la interlocuzione che ha promesso sul salario minimo è in ‘modalità propaganda’ o è vera per l’interesse del Paese”, incalza dal Terzo polo il capogruppo Matteo Richetti.
“Avete deciso di scappare dalla realtà e dal Paese. Voi oggi rinviate, noi oggi rilanciamo” incalza Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana.