Dopo una seduta un po’ fiacca alcune Borse europee, tra cui Milano, si sono riprese sul finale e hanno mostrato qualche segno positivo, guardando però con grande cautela al resto della settimana che si prospetta densa di avvenimenti. Da questa parte dell’Atlantico ovviamente le attese sono per le decisione della Bce e gli investitori sperano che gli ultimi dati macroeconomici deboli dell’Eurozona la convincano a concludere il ciclo restrittivo. Attesa inoltre per le decisioni di Fed e Banca del Giappone, mentre sta per inondare i mercati una nuova ondata di conti trimestrali.
La borsa di Francoforte alle 17,30 è a +0,04%, Londra a +0,18%. La borsa europea più penalizzata è quella di Madrid (-0,36%) che sconta lo stallo politico dopo l’esito delle elezioni di domenica 23 luglio, mentre Parigi cede lo 0,06% e Amsterdam lo 0,22%.
A Milano tutti gli indici viaggiano in positivo
A Piazza Affari il FTSE MIB è a +0,16%, il FTSE Italia All-Share è a +0,15% e il FTSE Italia Mid Cap (+0,32%).
Tra i best performers di Milano, svetta Pirelli +2,08%, pur sotto i massimi, che ha rapidamente assorbito l’effetto del dividendo.
Tra gli industriali vivace Interpump + 1,27%, ma ancor meglio Stellantis +1,83% dopo aver annunciato un memorandum d’intesa con Samsung per la creazione di un secondo impianto di produzione di batterie negli Stati Uniti, nell’ambito dell’esistente joint venture StarPlus Energy. E poi c’è Saipem con un +1,57%
Tra i titoli in calo c’è Moncler, che pur recuperando dai minimi in chiusura è a -0,26%, frenato dalla congiuntura cinese. Si muove sotto la parità Recordati, evidenziando un decremento dello 0,53%., Inwit -0,51% e Banca Generali -0,49%
Lo spread Btp/bund è a 163 punti base in calo di 0,34, con il Btp decennale di riferimento che rende il 4,02%.
Wall Street cauta in attesa di Powell. Gli indici Pmi rallentano l’espansione
Wall Street anche oggi è in rialzo seppur cauto e se manterrà le quotazioni in positivo anche in chiusura, registrerà la sua 11ma seduta di fila in rialzo.
L’attenzione degli operatori oscilla tra gli utili delle Big Tech alle porte (sono 150 le società dell’S&P500 che presenteranno i dati del trimestre questa settimana) e le decisioni della Fed, in calendario mercoledì. Gli investitori prevedono che la Banca centrale aumenterà i tassi di un quarto di punto percentuale al termine del suo incontro di due giorni che inizia domani.
La conferenza stampa di Jerome Powell, a conclusione, indicherà le posizioni della Banca Centrale sul futuro, dopo che la politica restrittiva sembra avergli dato ragione, nonostante l’inflazione resti un punto percentuale sopra il 2% stabilito. L’andamento dei mercati azionari riflette la speranza che il raffreddamento dell’inflazione consentirà alle banche centrali di interrompere presto le loro politiche di aumento dei tassi e che qualsiasi recessione economica causata dalla stretta monetaria non avrà un impatto troppo negativo sugli utili aziendali.
Secondo i dati comunicati oggi dalla Fed di Chicago l’attività economica nazionale statunitense è tornata a scendere in giugno passando dai -0,28 punti di maggio ai -0,32 di giugno, contro attese per un leggero rialzo.
Inoltre i dati flash del Pmi manifatturiero e servizi di luglio hanno mostrato ancora espansione ma con perdita di slancio segnato dal rallentamento della crescita nei servizi. In particolare, le società statunitensi hanno segnalato un ulteriore aumento dell’attività commerciale nel mese di luglio 2023, con il settore dei servizi che ha continuato a trainare la crescita. Tuttavia, il tasso di espansione è sceso al minimo da cinque mesi, poiché i fornitori di servizi hanno registrato una ripresa più debole della produzione e le società manifatturiere hanno riportato livelli di produzione sostanzialmente invariati all’inizio del terzo trimestre.
Il Dow Jones guadagna lo 0,58%, lo S&P 500 è a +0,45%, il Nasdaq è in rialzo 0,15.
Il petrolio Wti al Nymex guadagna è a 78,45 dollari al barile +1,95 %.
Sul fronte azionario Domino’s Pizza, dopo la presentazione degli utili che hanno superato le attese, pur con un calo delle entrate, sta guadagnando il 2,10%.
Spicca poi Mattel (dopo che il film “Barbie” è diventato il film di maggior incasso finora quest’anno negli USA, con l’aspettativa di maggiori vendite dell’iconica bambola da parte del produttore di giocattoli) e AMC Entertainment (dopo che un giudice ha bloccato il piano di conversione azionaria che rischiava di diluire le partecipazioni).
Intel sta registrando un rialzo dello 0,44%, in attesa delle trimestrali che presenterà giovedì.
La compagnia petrolifera Chevron sta guadagnando lo 0,97%, dopo che l’azienda sta rinunciando alla clausola sull’età pensionabile fissa per l’amministratore delegato Mike Wirth, per consentirgli di rimanere piu’ a lungo, soprattutto dopo che domenica Chevron ha riportato 6 miliardi di utili nel secondo semestre, superando del 6% le attese degli analisti.
Per quanto riguarda gli annunci societari, Spotify ha dichiarato che sta aumentando i prezzi dei suoi piani premium nella maggior parte dei suoi mercati, mentre Domino’s Pizza ha deluso le aspettative per i ricavi del secondo trimestre del 2023.
Sul fronte delle raccomandazioni degli analisti, Tesla soffre un downgrade da parte di UBS a “underweight”, mentre American Express accusa una revisione al ribasso del giudizio da parte di Piper Sandler a “underweight”.
Oggi al Nasdaq avviene il ribilanciamento su base trimestrale anche se già in passato si era reso necessario un ribilanciamento “speciale” per proteggerne l’integrità: è quanto accaduto nel 1998, nel 2011 (quando il peso di Apple fu tagliato dal 20% al 12%, mentre Microsoft, Oracle, Intel e Cisco Systems furono pesate maggiormente) ed è quanto sta accadendo oggi, proprio a causa dell’eccessiva concentrazione delle Sette Blue Chips più importanti.