Mentre attendono che i banchieri si mettano d’accordo, i bancari lanciano un segnale forte, dando il via libera alla piattaforma sindacale per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto nel dicembre del 2022 e chiedono l’apertura immediata di un negoziato con l’Abi.
Contratto bancari: via libera alla piattaforma per il rinnovo
Più che di voto favorevole occorrerebbe parlare di quasi plebiscito. Come si legge in un comunicato unitario dei sindacati di categoria – Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin – “nel corso delle oltre 1000 assemblee organizzate e svolte in maniera capillare in tutta Italia nelle aziende e nei territori” i voti favorevoli alla nuova piattaforma sindacale per il rinnovo sono stati il 99,5%, 0,2% contrari e 0,3% astensioni.
“Siamo dunque pronti a presentare ufficialmente la piattaforma ad Abi per iniziare da subito, il confronto negoziale sostenuto compattamente dai lavoratori del settore che rivendicano per il nuovo contratto il governo delle trasformazioni, adeguate retribuzioni, diritti, tutele ed occupazione” dicono i segretari generali di Fisac, Susy Esposito, Fabi, Lando Maria Sileoni, First, Riccardo Colombani, Uilca, Fulvio Furlan e Unisin, Emilio Contrasto,
La nota continua con un appello: “Auspichiamo che Abi raccolga la sfida e che si faccia interprete delle parole spese, nel corso della sua relazione all’Assemblea Abi del 5 luglio, dal presidente Patuelli, che considera determinante l’impegno per il nuovo Ccnl dei 280 mila lavoratori del credito”.
Il fronte datoriale però è in stallo. I banchieri non sono infatti riusciti a trovare un accordo sull’agenda del rinnovo. L’ultima riunione del Casl di Abi, a cui Intesa Sanpaolo ha partecipato con la formula dell’invito permanente, si è infatti conclusa con un nulla di fatto. La banca guidata da Carlo Messina aveva suggerito di procedere per tappe: prima l’intesa sulle libertà sindacali, poi il rinnovo La maggior parte della Casl però si è detta in disaccordo con questa impostazione.