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Proteste continuano in Francia: un morto durante gli scontri a Marsiglia ma Macron cerca di placare i disordini

Il presidente Macron incontra 241 sindaci delle città più colpite mentre il paese si interroga sul futuro e sulle divisioni che minano la stabilità sociale e politica

Proteste continuano in Francia: un morto durante gli scontri a Marsiglia ma Macron cerca di placare i disordini

Continuano a scuotere la Francia le proteste e gli scontri urbani che si sono intensificati dopo la morte del 17enne Nahel per mano di un agente di polizia. Il presidente francese Emmanuel Macron ha cercato di affrontare la situazione, incontrando ieri 241 sindaci delle città colpite all’Eliseo. Durante l’incontro, Macron ha espresso fiducia nel fatto che “il picco” della violenza urbana sia passato, ma ha anche affermato che sarà “molto cauto nei prossimi giorni e settimane”. Ha promesso il suo “pieno sostegno” e ha garantito “risposte nel merito” alle richieste dei sindaci.

Incidente a Marseilles: ventisettenne morto nelle proteste 

Tuttavia, nonostante la volontà del presidente di affrontare la situazione, le proteste continuano a infiammarsi e gli incidenti continuano ad accadere. Nella città di Marsiglia, un uomo di 27 anni è morto a causa di un proiettile di gomma di tipo “flash-ball” utilizzato dalla polizia, che ha provocato un probabile “shock violento a livello del torace”. La notizia della sua morte è stata diffusa solo 24 ore dopo l’evento. La procura di Marsiglia ha aperto un’inchiesta sulla morte dell’uomo, avvenuta durante i disordini scoppiati in seguito all’uccisione del 17enne Nahel da parte delle forze dell’ordine durante un controllo a Nanterre.

Secondo gli inquirenti, la morte dell’uomo è stata causata dall’impatto del proiettile di gomma, che ha provocato un arresto cardiaco. La procura ha precisato che si sta indagando su “ferite mortali provocate dall’uso o dalla minaccia di un’arma”. Marsiglia, la seconda città più grande della Francia, è stata teatro di violenti scontri tra la polizia e gruppi di giovani manifestanti, oltre a saccheggi, durante il fine settimana. A seguito di questi eventi, è stato deciso di schierare un imponente dispiegamento di forze dell’ordine nella notte tra sabato e domenica, a causa della violenza che si era verificata la notte precedente.

Macron: cosa significano questi ultimi mesi per il futuro della Francia? 

Tutto ciò solleva interrogativi sul futuro di Macron e delle sue posizioni moderate, che sembrano sempre più sotto pressione in un Paese segnato da un profondo disagio sociale. Questo disagio ha radici in un sistema considerato ingiusto e diseguale dalle fasce più povere della popolazione. Anche le forze dell’ordine sono in fermento, come dimostrato dal comunicato rilasciato da due sindacati di polizia, Alliance e Unsa, che adottano toni decisamente aggressivi, parlando di “guerra” da “combattere” contro “orde di selvaggi” e “parassiti”. 

Inoltre, è emblematico il fatto che una colletta organizzata per sostenere l’agente che ha ucciso Nahel abbia raccolto fondi cinque volte superiori rispetto a quella per la famiglia della vittima. Questa atmosfera di profonde divisioni si riflette inevitabilmente sul panorama politico francese, con le elezioni europee del 2024 all’orizzonte.

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