Philip Morris festeggia sessant’anni di presenza in Italia, un anniversario che sottolinea l’impegno costante dell’azienda in Italia. Durante questi sessant’anni, Philip Morris ha sviluppato una filiera integrata che coinvolge oltre 38.000 persone in tutta Italia, unite da un obiettivo comune: creare un futuro senza fumo.
Philip Morris in Italia, una storia che comincia a Bologna
La campagna di comunicazione “60 anni di Philip Morris in Italia. Una storia di innovazione” è dedicata alle persone che hanno reso possibile questa trasformazione, rendendo l’Italia un protagonista di primo piano. L’azienda riconosce il contributo di coloro che hanno lavorato con impegno e dedizione per realizzare questa visione.
La storia di Philip Morris in Italia ha inizio nel 1963, negli anni del “miracolo economico italiano”, con l’apertura del sito produttivo di Intertaba S.p.A. a Zola Predosa, in provincia di Bologna. Inizialmente specializzata nella produzione di filtri per sigarette ad alto contenuto tecnologico per il Monopolio italiano, l’azienda ha continuato a crescere negli anni, gettando le basi per diventare il centro della trasformazione globale del gruppo Philip Morris.
Negli anni duemila, Philip Morris ha avviato un percorso volto a sostenere lo sviluppo di una filiera agricola incentrata sui coltivatori. Grazie agli accordi pluriennali con il Ministero dell’Agricoltura e Coldiretti, sono stati generati investimenti di oltre 2 miliardi di euro a favore di 1000 imprese agricole e oltre 22.000 agricoltori in Campania, Umbria, Veneto e Toscana. Questa filiera corta è diventata un modello internazionale di sostenibilità, digitalizzazione e competitività.
Un futuro senza fumo: l’Italia ne è il centro
Nel 2014, l’azienda ha annunciato la realizzazione del primo polo produttivo al mondo per la produzione di prodotti innovativi a base di tabacco senza combustione: Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna. Questo centro è diventato l’hub internazionale per costruire un futuro senza fumo, sostituendo le sigarette con prodotti innovativi per i fumatori adulti che desiderano smettere di fumare. Questo importante investimento di oltre 1,2 miliardi di euro è stato reso possibile grazie alle competenze sviluppate nel campo dei filtri ad alto contenuto tecnologico e alla collaborazione con i partner locali della filiera agricola, del packaging e della meccatronica.
L’Italia ha acquisito così una posizione centrale nella strategia globale di Philip Morris International, attirando ulteriori investimenti nel Paese. Nel 2021 è stato annunciato il Centro per l’Eccellenza Industriale, il più grande al mondo del gruppo, che si trova a Bologna e si dedica all’innovazione di prodotto, di processo e alle buone pratiche di sostenibilità industriale. Nel 2022 è stato inaugurato il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences, centro per la formazione e lo sviluppo delle competenze legate all’Industria 4.0. Inoltre, sono stati aperti tre DISC (Digital Information Service Center) a Taranto, Caserta e Terni, che forniscono assistenza avanzata sui prodotti innovativi senza combustione, completando così l’intera filiera, dal seme ai servizi per i consumatori.
Un percorso sostenibile
Gli investimenti di Philip Morris sono accompagnati da una crescente attenzione per le questioni ambientali e sociali, al fine di contribuire concretamente alla transizione verso un modello di sviluppo sostenibile secondo l’Agenda 2030, nonché di sviluppare una strategia ESG a lungo termine.
Dal punto di vista sociale, l’azienda si è concentrata sulla salute, la sicurezza, le pari opportunità e il benessere delle persone coinvolte nella sua filiera. Le certificazioni “Top Employer” e “Equal Salary” ottenute da anni testimoniano l’impegno costante dell’azienda nel creare un ambiente di lavoro giusto e inclusivo.
Dal 2019, Philip Morris ha anche intrapreso iniziative per coinvolgere i consumatori verso comportamenti ambientali più consapevoli e responsabili. “Cambiagesto”, la più grande campagna di sensibilizzazione per prevenire l’inquinamento da mozziconi mai realizzata in Italia, ne è un esempio di grande successo. Nel 2021, l’azienda ha sottoscritto il Codice di Autoregolamentazione promosso da Eurispes per la comunicazione e la vendita responsabile dei prodotti senza combustione.
Inoltre, negli anni, l’azienda ha dimostrato un impegno continuo verso la sostenibilità ambientale, sia nell’ambito agricolo che in quello manifatturiero. La certificazione “Alliance for Water Stewardship (Aws)”, ottenuta per la prima volta nel 2019 e successivamente elevata al livello Gold per il sito produttivo di Bologna, testimonia l’utilizzo responsabile delle risorse idriche del territorio e conferma l’impegno dell’azienda verso uno sviluppo sostenibile. Dal punto di vista energetico, Philip Morris ha implementato un piano di iniziative per ridurre al minimo l’impatto ambientale, tra cui la realizzazione di un parco fotovoltaico che copre il 75% del sito di Crespellano e il progetto “Zero Carbon Tech”, ancora in corso, per raggiungere la neutralità carbonica del sito produttivo entro il 2025.
L’azienda ha anche investito nella ricerca e nell’innovazione per favorire la transizione verde della filiera tabacchicola attraverso progetti come il Leaf Innovation Hub, e ha promosso la biodiversità e la tutela delle risorse naturali.