La bolletta della luce resta “sostanzialmente invariata”: con un +0,4% per il terzo trimestre del 2023. Lo rende noto l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, nell’aggiornamento trimestrale delle bollette elettriche per il mercato tutelato. Nel primo trimestre la bolletta era calata del 19,5% e nel secondo trimestre del 55%. La spesa per la famiglia-tipo per la luce nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° ottobre 2022 e il 30 settembre 2023) sarà di circa 1.150 euro, +7,3% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2021- 30 settembre 2022). “La dinamica dei prezzi all’ingrosso del gas nell’ultimo anno e il loro mantenersi comunque su livelli elevati si riflette ancora sulla spesa complessiva per la bolletta elettrica”, spiega l’Autorità in una nota.
“Per il prossimo trimestre – ricorda l’Autorità per l’energia– è confermato il rafforzamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con Isee fino a 15mila euro (30mila euro per le famiglie numerose), come previsto martedì dal Governo”. L’intervento dell’esecutivo “si affianca a quelli relativi al gas, con la conferma dell’azzeramento degli oneri generali e della riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento”. Dal primo luglio, prosegue l’Autorità, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 23,85 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse.
In estate possibile rialzo dei prezzi del gas
I prezzi delle materie prime, prosegue l’Arera, “sembrano essersi relativamente stabilizzati nel primo semestre 2023, dopo la forte crescita registrata nel 2022. L’andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo, nel trimestre in corso, grazie a un’offerta abbondante rispetto alla domanda, che ha permesso di raggiungere un livello degli stoccaggi europei di oltre il 70% della capacità. La discesa dei prezzi si è tuttavia arrestata nel mese di giugno, anche a causa di qualche criticità dovuta all’indisponibilità di alcune infrastrutture produttive norvegesi”. Per l’estate, avverte l’Arera, “pur non ravvisandosi particolari tensioni nel mercato europeo, l’aumento delle temperature e il conseguente aumento della domanda potrebbero determinare un rialzo dei prezzi, soprattutto qualora la domanda di Gnl dei due principali importatori asiatici (Cina e Giappone) dovesse mostrare segnali di forte recupero”.
Besseghini (presidente Arera): “Fase molto delicata”
Il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini, sottolinea che “siamo in una fase molto delicata e molto difficile da ‘leggere’, in prospettiva del prossimo inverno”. E che “il recente aumento di alcuni indicatori ci dice di un mercato che non ha ancora trovato una sua normalità”, per cui “restano fondamentali le soluzioni di risparmio ed efficienza energetica che, come consumatori, possiamo adottare per influenzare la domanda e quindi i prezzi”.