I listini europei centrano un rimbalzo quest’oggi e Piazza Affari salta più di tutti, chiudendo con un progresso del 2,01, a 26.575 punti base, davanti a Francoforte +1,22%, Parigi +0,55%, Amsterdam +1%, Madrid +1,31%, Londra +0,6%.
Scendono anche i rendimenti dei governativi della zona euro e crolla lo spread, nel giorno in cui il ministero italiano dell’economia ha reso noto i tassi minimi del nuovo Btp Valore (+3,25% i primi due anni e +4% gli ultimi due anni, con un premio fedeltà dello 0,5%). Sul secondario il differenziale di rendimento tra Btp decennale benchmark arretra a 174 punti base (-3,73%) e i tassi sono indicati in ritirata rispettivamente a +3,99% e +2,25%.
A infondere fiducia in eurolandia non è stato tanto l’avvio di Wall Street, timida nelle prime ore di scambi (nonostante l’approvazione alla camera Usa dell’innalzamento del tetto del debito, che fa sperare in un rapido via libera anche dal senato), quanto la conferma che l’inflazione nella zona euro si sta raffreddando. La corsa dei prezzi potrebbe avere il fiato corto, guardando anche al crollo odierno del prezzo del gas (-14%).
Fa un balzo in avanti invece il petrolio.
Lagarde: vicini alla velocità di crociera
L’inflazione dell’Eurozona è scesa al 6,1% in maggio, contro il 7% del mese scorso e una medesima percentuale attesa questo mese.
Per la presidente della Bce Christine Lagarde “ci stiamo avvicinando alla quota di crociera e questo significa che dobbiamo salire più gradualmente”, anche se l’inflazione è ancora “troppo elevata ed è destinata a rimanere tale a lungo”. “Stiamo cercando di riportarla tempestivamente all’obiettivo di medio termine del 2%”, per questo i tassi sono saliti rapidamente e c’è ancora strada da fare.
Secondo il banchiere centrale francese François Villeroy de Galhau i prossimi rialzi dei tassi saranno comunque marginali.
Indicazioni favorevoli sui tassi sono arrivate anche dall’altra parte dell’Atlantico, dove alcuni membri del board della Fed hanno ribadito la possibilità di una pausa della banca centrale Usa nell’aumento dei tassi.
Meno incoraggianti, in ambito macroeconomico, sono stati oggi i dati relativi agli indici Pmi del blocco della moneta unica, con quello aggregato a 44,8, livello minimo da tre anni.
Una ventata di ottimismo sull’economia globale è venuta invece dalla Cina, che ieri aveva deluso con i Pmi ufficiali e oggi ha offerto una lettura diversa con Caixin e dati oltre le attese. L’indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero China Caixin è salito infatti a 50,9 a maggio da 49,5 di aprile. L’indagine Caixin differisce da quella ufficiale in quanto si concentra maggiormente sulle imprese private più piccole.
Gas a picco
In questo contesto l’euro riprende quota sul dollaro e tratta oltre 1,07.
Tra le materie prime si muove in rialzo il petrolio: il future Brent agosto 2023 si apprezza del 2,8% a ; il contratto Wti, luglio 2023, sale del 3,35% a 70,37 dollari al barile.
Crollano invece i future del gas ad Amsterdam, ieri in leggera ripresa. In chiusura il valore è di 23,11 euro al Mwh, in ribasso dell’13,94% dal dato della vigilia.
Piazza Affari tonica con Recordati e banche
Piazza Affari rialza la testa dopo la caduta di ieri e si apprezza con Recordati, +4,78%, migliore blue chip del giorno anche grazie al giudizio positivo degli analisti di Equita e di altri broker.
Sono in alta classifica le banche, che svettano con Unicredit +4,57% e Intesa +3,46%, seguite da Mediobanca +3,21%, Bper +2,64% e Banco Bpm +2,52%.
Sono tornati gli acquisti sugli industriali e i titoli petroliferi, dopo le vendite della vigilia: brillano Prysmian +3,21% ed Eni +2,72%. Leonardo +2,99%, guarda al fatto che il governo abbia posto fine all’embargo sulla vendita di armi all’Arabia Saudita, mentre secondo il Sole 24 Ore sono attesi dei contratti con l’Azerbaigian la prossima settimana
Bene Stm, +2,91%.
Le blue chip negative sono solo tre e l’unica in netto calo è Moncler, -2,27%. Piccoli ribassi e qualche presa di beneficio invece per Inwit -0,46%, Nexi -0,11%.
Wall Street passa in verde
A New York intanto gli indici procedono con piccole variazioni, ma positive. Sale il titolo di Meta Platforms,,+2,1%, tra i migliori sullo S&P 500, dopo che l’ad Mark Zuckerberg, ha presentato l’ultimo visore per la realtà virtuale, il Quest 3, che succederà al Quest 2. Meta anticipa così Apple (+0,9%) che dovrebbe presentare un analogo strumento la settimana prossima.
Torna a crescere anche il titolo di Nvidia, in rialzo del 3,3% dopo aver perso ieri quasi il 6%; due giorni fa, la capitalizzazione del colosso dei semiconduttori aveva superato, per un breve periodo, i mille miliardi di dollari.
Va picco invece Sales Forces, -4,3%, che ha registrato il ritmo di crescita dei ricavi più lento degli ultimi 13 anni. Giornata nera anche per Macy’s -3,4% e Dollar General, -19,8%, dopo che le due catene di negozi hanno tagliato le previsioni di vendita per l’intero anno a causa dell’ inflazione elevata.
Sul fronte macro le domande settimanali per i sussidi di disoccupazione sono salite meno del previsto, a 232mila, contro attese di 235mila domande. I salari sono cresciuti del 6,5% su base annuale, in calo dal 6,7% annuale del mese precedente.