Solo i forti utili trimestrali di Honda e Nissan danno stamane una spinta al Toro dopo una seduta dominata dalle preoccupazioni per il possibile default del Tesoro Usa e i primi cedimenti del mercato del lavoro. A stemperare la tensione in attesa delle decisioni dei ministri finanziari del G7 a Tokyo, arriva l’eco dell’incontro a Vienna tra delegazioni Usa e cinesi ai massimi livelli.
Milano -0,6% aspetta la pagella di Fitch
Dopo una seduta piatta i listini europei aprono in lieve rialzo. Il future dell’indice EuroStoxx 50 segna +0,2%. Ieri l’indice delle cinquanta blue chip europee ha chiuso sulla parità. Milano, la piazza peggiore, ha chiuso in ribasso dello 0,6%. In rosso anche Londra -0,2% nel giorno in cui la Banca d’Inghilterra ha alzato i tassi di riferimento di 25 punti base a 4,5%, livello massimo dal 2008, nel dodicesimo ritocco consecutivo, con l’obiettivo di tenere a bada l’inflazione che cala più lentamente del previsto soprattutto a causa di inattesi e persistenti aumenti dei prezzi degli alimentari
Gli europei si aspettano nuovi aumenti dei prezzi
Ancor più rigido l’atteggiamento della Bce. La stessa Christine Lagarde ha sottolineato che ci vorranno altri aumenti dei tassi per mettere sotto controllo l’aumento dei prezzi. Secondo un sondaggio della Bce nei prossimi 12 mesi le aspettative sono per un’inflazione in rialzo al 5% dal 4,6% del precedente rilevamento di febbraio. In serata uscirà l’aggiornamento del rating Italia da parte di Fitch. Prevista la conferma della pagella dei Btp. (BBB, outlook stabile). Bund 2,22% da 2,30%. BTP a 4,10% da 4,20%, Lo spread è sceso a 189 punti.
Nasdaq ai massimi dall’agosto 2022
In salita anche i future sui mercati Usa +0,3%. A Wall Street è salito leggermente il Nasdaq +0,2%, mentre sono scesi Dow Jones -0,7% e S&P500 -0,2% per effetto delle vendite sul settore energia. Sotto pressione le banche. L’indice di settore è stato ancora zavorrato dalle incertezze sullo stato di salute delle banche regionali. PacWest Bancorp -22%, ha segnalato un ulteriore contrazione dei depositi. Il Nasdaq Composite ha segnato nuovi frazionali massimi da agosto 2022 a 12.347 punti. Nel frattempo, l’indice FANG Plus, che raccoglie le prime dieci grandezze della tecnologia di Wall Street, è cresciuto dello 0,90% segnando a 6.421 punti livello più alto da un anno. Grande protagonista Alphabet (Google), che con il +4,3% di ieri si è spinta sui top da agosto.
I prezzi alla produzione “core”, quelli meno volatili, sono cresciuti in aprile al ritmo più lento da aprile 2021. Le nuove richieste di disoccupazione sono invece cresciute al livello più alto dall’ottobre 2021. Il dollaro (1.09 sull’euro) è salito ai massimi da un mese, malgrado i dati pubblicati ieri sul mercato del lavoro e sui prezzi alla produzione depongano a favore di una pausa nel ritmo del rialzo dei tassi da parte della FED che ora ha più spazio per stoppare il rialzo del costo del denaro, ma è probabile che manterrà l’attuale livello ancora per qualche tempo, sicuramente fino a fine anno, consentendo al dollaro di conservare l’ampio “vantaggio” in termini di rendimento nei confronti di molte altre valute, euro compreso.
Tokyo superstar grazie all’auto, in rosso Foxconn
In Asia eccelle la Borsa di Tokyo grazie all’auto (ma non solo). L’indice Nikkei 225 ha chiuso stamattina sui top da gennaio 2022, per un bilancio settimanale che sfiora il +3%. Dal primo gennaio è cresciuto del +7,50% in euro. Rallenta la ripresa della Cina, a giudicare dall’andamento dei consumi e dell’import. Fa eccezione ad Hong Kong, JD Flowers +8% dopo i conti del gigante del web. Hong Kong -0,4% oggi, -1,5% la settimana. CSI 300 di Shanghai e Shenzhen -0,90%, per un -1,1% della settimana. In difficoltà i gruppi della tecnologia. Taiex di Taipei invariato: una delle più importanti società di Taiwan, Foxconn, ha chiuso il primo trimestre con un calo dell’utile del 57%, molto peggio delle attese. Inferiore alle aspettative del consensus anche il risultato operativo. Il titolo perde il 2%. Kospi di Seul -0,2% la seduta e -0,5% la settimana. Indice BSE Sensex di Mumbai piatto oggi e nell’arco della settimana.
Materie prima in caduta libera, scende anche il petrolio
L’indice Bloomberg delle principali commodity ha segnato ieri il livello più basso da gennaio 2022 a causa della debole domanda di uno dei grandi consumatori mondiali, la Cina, e della prospettiva di una frenata di quella Usa. Nel corso del 2023 i prezzi dei principali minerali sono in rosso: Rame -3%, Ferro -18%, Nichel -27%, Acciaio -12%. Per non parlare del Gas Naturale: quello USA (compreso nell’indice Bloomberg) si è dimezzato. Quello UE (non compreso nell’indice) si è più che dimezzato (-54%). Il petrolio (74,90 dollari) è in calo di mezzo punto e viaggia verso la quarta settimana negativa di seguito (-1%). Dal primo gennaio -12%.
Recordati corre in Turchia, Geox abbassa le stime
UnipolSai registra nel primo trimestre un incremento dei premi del 12% a 3,86 miliardi. L’utile pre tassi si attesta a 218 milioni di euro, un po’ meglio delle aspettative. Sopra le stime anche Solvency 2, a 320%. In ulteriore deterioramento l’indicatore combine ratio, a causa soprattutto dell’aumento delle richieste a fronte di sinistri.
Erg chiude il trimestre con un risultato leggermente superiore alle aspettative, anche se in calo per quanto riguarda la parte operativa. L’Ebitda rettificato si colloca a 161 milioni di euro, dieci in più delle stime degli analisti. Debito a 1,2 miliardi, un po’ più basso del previsto. Confermate dalla società le indicazioni sul 2023.
Pirelli ha cominciato ieri i dati del trimestre. Complessivamente è stata una buona partenza d’anno. Ricavi e margini in crescita grazie ad un aumento dei prezzi di vendita che ha compensato il calo dei volumi e i maggiori costi delle materie prime. La società ha confermato i target per il 2023 e annunciato di posticipare l’aggiornamento del piano industriale al 2025 entro la fine dell’anno, rispetto al termine del secondo trimestre precedentemente indicato.
Prysmian ha chiuso il primo trimestre con un Ebitda in crescita del 48,3% sopra le stime del mercato, ma ha confermato la guidance sull’anno in un’ottica prudenziale, in attesa di conoscere i nuovi dati e ordini del secondo trimestre per un eventuale miglioramento della parte alta della forchetta delle previsioni.
A2A: la scadenza per presentare le offerte vincolanti per l’acquisizione di Egea è fissata al 12 giugno e, qualora non dovesse andare in porto questa operazione, il gruppo non ha altre utility nel mirino, ha detto l’AD Renato Mazzoncini.
Recordati: le vendite di farmaci in Russia e Turchia hanno registrato un forte balzo nel primo trimestre, a causa dell’influenza stagionale eccezionalmente su livelli elevati e al conseguente ripristino delle scorte. Lo ha detto l’AD Rob Koremans, in un’intervista a Reuters, aggiungendo che il gruppo punta sempre a crescere attraverso M&A o partnership nei segmenti malattie rare e “Specialty and Primary Care”.
Geox ha rivisto al ribasso le attese sui ricavi per il 2023 a causa dell’incertezza e volatilità del contesto internazionale e geopolitico e della persistente inflazione.