Trimestre positivo per Hera che ha chiuso i primi tre mesi del 2023 con ricavi e investimenti in aumento, nonostante nel periodo sebbene l’attività economica globale abbia continuato a risentire di un’elevata incertezza. A Piazza Affari il titolo guadagna lo 0,35% a fronte di un Ftse Mib sotto la parità.
La trimestrale di Hera
Nel primo trimestre il gruppo Hera ha registrato utili netti per 140,3 milioni, in crescita dell’1,2% rispetto a un anno fa, mentre l’utile netto di pertinenza degli azionisti del gruppo si è attestat a 128,2 milioni di euro, in crescita (+0,7%) rispetto ai 127,3 milioni al 31 marzo 2022.
I ricavi sono aumentati del 6% a quota 5,62 miliardi. Bene anche il margine operativo lordo, salito del 9,4% a 410,2 milioni di euro. Il risultato operativo netto si è attestato a 236,1 milioni di euro, in rialzo del 6,7% rispetto ai 221,2 milioni del primo trimestre 2022.
Crescita a doppia cifra per gli investimenti, aumentati del 20,5% a 129,2 milioni, a “uulteriore riprova dell’attenzione continua del Gruppo alla crescita, alla valorizzazione e al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti”, sottolina la società.
Nel periodo, l’indebitamento finanziario netto era pari a 3,77 miliardi, in diminuzione dell’11% rispetto al 31 dicembre 2022.
Parlando dei singoli settori, il margine operativo lordo dell’area gas si è attestato a 193,8 milioni, rispetto ai 202,5 milioni al 31 marzo 2022, a causa, spiega l’azienda, delle “minori vendite derivanti principalmente da un clima più mite rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Il mol dell’area energia elettrica è salito a 64,5 milioni di euro, rispetto ai 30,4 milioni dell’analogo periodo 2022, mentre quello dell’area ambiente è aumentato dell’11% a 87,6 milioni di euro. Il gruppo ha ha ampliato le proprie quote di mercato nel trattamento dei rifiuti industriali (+27% i volumi trattati), beneficiando anche dell’allargamento del perimetro grazie alle operazioni di m&a.
L’Ad Iacono: “Grande generazione di cassa operativa”
“Come evidenziano i solidi risultati raggiunti in questa prima parte dell’anno – spiega l‘AD Orazio Iacono – la positiva generazione di cassa operativa è stata in grado di coprire integralmente una significativa accelerazione degli investimenti sia organici che per linee esterne, che hanno riguardato prevalentemente il rafforzamento delle infrastrutture e degli impianti gestiti, a beneficio della qualità dei servizi forniti al territorio di riferimento nonché della resilienza delle nostre infrastrutture e impianti”.
“Abbiamo inoltre rafforzato e ottimizzato la struttura del debito grazie alla recente emissione di un sustainability-linked bond del valore di 600 milioni di euro e la contemporanea sottoscrizione di una linea di credito revolving sostenibile da 450 milioni di euro – ha continuato il manager – Due nuovi traguardi nella finanza sostenibile che ci porteranno a destinare più di 1 miliardo di finanziamenti a progetti a favore della transizione green”.