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Renzi calamita i riformisti Pd ma punta con “Il riformista” ad attrarre anche i delusi di Forza Italia

Matteo Renzi punta a fare di Iv “la casa di tutti i riformisti” e dopo i primi arrivi dal Pd dei delusi della svolta “massimalista” della Schlein cerca, con il nuovo corso garantista de “Il Riformista”, di attrarre anche i delusi della svolta aziendalmente meloniana di Forza Italia

Renzi calamita i riformisti Pd ma punta con “Il riformista” ad attrarre anche i delusi di Forza Italia

Prima l’adesione a Italia Viva (Iv) dell’ex senatore riformista di spicco del Pd, Enrico Borghi, poi l’avvicinamento dell’ex capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, e ora il lancio del nuovo corso de “Il riformista” che debutterà il 3 maggio ma che “non sarà il gazzettino di Iv” ha tenuto a precisare lo stesso Renzi, che sarà il direttore editoriale, in un’intervista a “la Repubblica” di oggi.

Malgrado la debacle del partito unico con Azione di Carlo Calenda, Iv si mostra in crescita e ha appena superato i 10 mila iscritti ma soprattutto punta a diventare sempre di più “la casa di tutti i riformisti” attraendo sia quelli del Pd, delusi per la svolta a sinistra di Elly Schlein, sia quelli di Forza Italia, a loro volta delusi dall’avvicinamento di sapore aziendale del partito berlusconiano verso la premier Giorgia Meloni.

ITALIA VIVA: DOPO BORGHI “ALTRI NE ARRIVERANNO” DI PARLAMENTARI DELUSI DAL PD

“Altri ne arriveranno” in Italia Viva, commenta con soddisfazione Matteo Renzi ma le nuove adesioni si pesano e non solo si contano. E quella di Enrico Borghi, parlamentare di alto rango del Pd oltre che membro sia della Commissione Esteri del Senato che del Copasir, è emblematica. Le motivazioni di Borghi, che riecheggiano in parte quelle dell’ex ministro cattolico Beppe Fioroni che fu il primo a divorziare dal Pd, fotografano chiaramente il malessere dei riformisti nel primo partito della sinistra che non hanno mai metabolizzato la svolta “massimalista” della Schlein: “La mutazione del Pd è genetica: da partito riformista a partito massimalista e per i riformisti e i cattolici non c’è più spazio” sostiene Borghi. Simili le motivazioni che, negli stessi giorni, hanno indotto l’ex capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, renziano da sempre, ad annunciare che non avrebbe rinnovato l’iscrizione al Pd per dedicarsi con passione alla costruzione della Federazione del Terzo Polo tra Iv, Azione e +Europa.

Malgrado il rafforzamento numerico in Senato e la possibilità di creare un proprio gruppo autonomo a Palazzo Madama, Renzi non vuol rompere del tutto con Calenda e resta nel gruppo parlamentare comune del Terzo Polo pur essendo in maggioranza (6 senatori di Iv e 4 di Azione): con l’obiettivo non più di dar vita a un partito unico ma a una Federazione del Terzo polo.

RENZI PUNTA AD ATTRARRE ANCHE ESPONENTI RIFORMISTI DI FORZA ITALIA E IL RILANCIO DE “IL RIFORMISTA” SARA’ FONDAMENTALE

Ma l’ambizione di Renzi è quella di attrarre i riformisti non solo dal Pd ma anche da Forza Italia e, sotto questo profilo, fondamentale sarà il lancio il 3 maggio del nuovo corso del quotidiano “Il riformista”, che la sera prima sarà presentato in tv nella trasmissione di Bruno Vespa. Perché da Vespa? Perché il leader di Italia Viva ha pensato di affidare la direzione operativa del giornale ad Andrea Ruggieri, ex parlamentare di Forza Italia oltre che nipote dello stesso Vespa ed ex partner di vita dell’attrice Anna Falchi. Lo scopo è proprio quello di attrarre in Iv anche i delusi di Forza Italia che, specialmente dopo la vendita de “Il Giornale” al gruppo Angelucci, non trovano in edicola una voce moderata al di là de “Il Foglio” e ora potranno invece riconoscersi ne “Il riformista” una testa giornalistica di centro resa battagliera dalla guida di Matteo Renzi con una linea inconfondibilmente riformista e garantista.

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