In vista dell’assemblea di Enel, si fa avanti un nuovo proxy advisor a bocciare la lista del Ministero dell’economia e finanze relativa al rinnovo dei vertici. Dopo il fondo estero Covalis, oggi è la volta del proxy advisor Glass Lewis che consiglia agli azionisti di Enel, in vista dell’assemblea in calendario il prossimo 10 maggio, di votare per la lista presentata da Assogestioni rappresentante l’1,86% del capitale.
Inoltre Glass Lewis, in una nota stamane, consiglia di effettuare per la presidenza un voto separato dalla lista del cda e di votare per Marco Mazzucchelli della lista Covalis come presidente e non Paolo Scaroni perchè potrebbe “meglio salvaguardare la supervisione indipendente a livello di consiglio di amministrazione e fungere da miglior contrappeso alla presenza del ceo“, dice la nota.
Anche Glass Lewiss preoccupato per le opacità del processo decisionale del Mef
Quanto al cda, Glass Lewis considera che alcune delle argomentazioni di Covalis riguardanti l’opacità del processo di formazione della lista da parte del Mef siano fondate, ma che la lista depositata da Assogestioni sia la meglio qualificata per rappresentare gli interessi del mercato.
“A nostro avviso, alcune delle preoccupazioni sollevate da Covalis circa l’opacità del processo decisionale appaiono fondate. Tuttavia, questa sembra essere una caratteristica intrinseca del sistema delle liste italiano quando le nomine sono effettuate dai soci. Le aziende condurranno revisioni del consiglio, identificheranno il mix di competenze desiderato e forniranno linee guida sulla composizione ottimale del consiglio. Tuttavia, alla fine spetterà ai sostenitori degli azionisti identificare i candidati” si legge nel report di Glass Lewis secondo cui “gli investitori, sia nazionali che internazionali, apprezzerebbero sicuramente una maggiore pubblicità sul processo che porta i proponenti a identificare i candidati finali, in linea con le best practice internazionali”.
Non condivisa la scelta Mef di inserire 2 candidati non indipendenti
Il fondo sottolinea comunque come “a tale proposito, la presentazione delle liste da parte dei consigli di amministrazione uscenti si è configurata come best practice emergente, con una maggiore attenzione all’informativa sul processo seguito dai consigli per individuare i successori più idonei” e segnala “che l’iter per l’individuazione dei candidati da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze è dettato dalla legge (Direttiva 31 gennaio 2023), e prevede di avvalersi di consulenti esterni”. Tuttavia in questo caso “mettiamo in discussione la scelta del Mef di inserire due candidati non ritenuti indipendenti, oltre al proposto amministratore delegato. Tale scelta appare in contrasto con il precedente corso in azienda. All’elezione tenutasi all’assemblea del 2020, il Mef aveva presentato una lista di candidati in cui tutti i candidati erano indipendenti, tranne l’amministratore delegato.