Un venerdì con vista sulla Champions. Napoli, Milan e Inter anticipano per preparare al meglio le gare di Coppa, a cui però non dovranno pensare per nessun motivo. La corsa in campionato, infatti, è altrettanto importante e i punti cominciano a pesare parecchio: le sfide con Lecce, Empoli e Salernitana, inoltre, si presentano come vere e proprie trappole, di quelle da evitare a tutti i costi, pena rischiare di ritrovarsi nei guai.
Salernitana – Inter (ore 17, DAZN)
La prima big a inaugurare il Venerdì Santo sarà l’Inter, attesa dalla difficile trasferta di Salerno. Gara pericolosa, compressa tra la tiratissima semifinale con la Juve e l’imminente trasferta di Lisbona, oltretutto contro un avversario relativamente sereno e dunque in grado di giocarsela senza paura. I nerazzurri invece ne hanno eccome, visto che la sconfitta con la Fiorentina è costata l’aggancio della Roma al quarto posto: un altro passo falso potrebbe pesare tantissimo, dunque la testa dovrà essere ben tarata sull’Arechi e non su Juve o Benfica. La vigilia però è stata completamente assorbita dal caso Lukaku e da quanto accaduto a Torino, il che non aiuta di certo il lavoro di Inzaghi, il primo a giocarsi tantissimo tra oggi e martedì. Marotta, prima della Coppa Italia, ha ribadito come la sua conferma sia legata principalmente al campionato, dunque alla qualificazione alla prossima Champions, il che significa interrompere l’emorragia di punti (quattro sconfitte nelle ultime cinque partite) e tornare a vincere le partite.
Salernitana – Inter, le formazioni: Skriniar e Calhanoglu ai box, Lukaku titolare
Inzaghi, in silenzio stampa come al solito, non può permettersi di fare troppi calcoli, ma neanche di ignorare la stanchezza di alcuni giocatori. Il turnover sarà comunque limitato, anche perché le assenze di Skriniar, Calhanoglu e D’Ambrosio (squalificato) gli riducono le scelte a disposizione, ma qualche novità nel canonico 3-5-2 ci sarà. In difesa, davanti alla porta di Onana, spazio a Darmian, Bastoni e De Vrij, con Dumfries (ballottaggio con Bellanova), Barella, Brozovic (in leggero vantaggio su Asllani), Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Lukaku e Lautaro in attacco. Paulo Sousa, rinfrancato dai 9 punti di vantaggio sul Verona terzultimo, se la giocherà con un 3-4-2-1 con Ochoa tra i pali, Daniliuc, Gyomber e Pirola nel reparto arretrato, Sambia, Coulibaly, Vilhena e Bradaric in mediana, Candreva e Kastanos alle spalle di Dia.
Lecce – Napoli (ore 19, DAZN)
Meno impellente la necessità di punti del Napoli ai fini dell’obiettivo Scudetto, comunque saldamente in controllo, ma la brutta sconfitta contro il Milan va subito riscattata, tanto più che mercoledì ci sarà proprio la sfida di Champions contro i rossoneri e arrivarci con un altro passo falso sarebbe davvero pesante. La trasferta di Lecce diventa così l’occasione per reagire e mostrare a tutti come il ko di domenica sia stato solo un episodio e non l’inizio di una crisi. Spalletti, uno dei pochi a non lasciarsi andare a commenti trionfalistici, si aspetta una risposta positiva già da oggi, nella speranza che possa servire a rasserenare un ambiente incredibilmente teso: oltre alla partita contro il Milan, infatti, tiene banco lo scontro tra gli ultras e De Laurentiis, proseguito in settimana a colpi di dichiarazioni.
Spalletti avverte i suoi: “Non abbiamo ancora vinto niente”
“E’ una partita importantissima, sappiamo come affrontarla, la prestazione che serve in questi casi, dopo una sconfitta, è piena di sostanza dove qualsiasi pensiero deve essere rivolto al bene della squadra – ha spiegato Spalletti -. Sappiamo che il Milan è arrivato alla partita col timore di perderla, noi probabilmente pensavamo che potesse essere una gara di riempimento verso la Champions e questo ha fatto la differenza sulle motivazioni. Dopo aver parlato serenamente di ciò che è successo, sappiamo benissimo che da qui in avanti saranno tutte battaglie difficili da vincere per portare a casa questo Scudetto. Fino a quando ci mancherà un solo punto alla matematica non avremo fatto niente, tutto verrà spazzato via fino a quel momento”.
Lecce – Napoli, le formazioni: Osimhen ancora fuori, Raspadori favorito su Simeone
Il tecnico azzurro dovrà nuovamente rinunciare a Osimhen, anche se la scelta è soprattutto precauzionale: il nigeriano, infatti, ha messo nel mirino il Milan e mercoledì, con tutta probabilità, sarà regolarmente in campo. Al Via del Mare ci sarà qualche rotazione, per un 4-3-3 con Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka ed Elmas a centrocampo, Lozano, Raspadori (in vantaggio su Simeone) e Kvaratskhelia in attacco. Baroni, reduce da cinque sconfitte consecutive che preoccupano in chiave salvezza (il vantaggio sul Verona, comunque, resta di 8 punti), tenterà l’impresa con un 4-3-3 con Falcone tra i pali, Gendrey, Baschirotto, Umtiti e Gallo nel reparto arretrato, Gonzalez, Hjulmand e Maleh in mediana, Oudin, Ceesay (favorito su Colombo) e Di Francesco nel tridente offensivo.
Milan – Empoli (ore 21, DAZN e Sky)
A chiudere questo insolito venerdì di anticipi saranno Milan ed Empoli, impegnate nel posticipo di San Siro. La vittoria a Napoli, oltre ad aver infuso un grande ottimismo in vista della Champions, ha portato 3 punti fondamentali per la classifica, lanciando i rossoneri al terzo posto, davanti a Inter, Roma, Atalanta e Juventus. Pioli ha fatto così un bel balzo, ora però avrà Empoli, Bologna e Lecce e deve sfruttare l’entusiasmo per fare filotto e dare lo scossone definitivo alla corsa. Uno o più passi falsi, viceversa, rischierebbero di vanificare quanto fatto al Maradona, riportando dubbi e paure nell’ambiente: i punti in palio, del resto, sono gli stessi sia contro il Napoli che con l’Empoli e il Diavolo non può più permettersi regali a nessuno. Servirà un Milan motivato e carico al punto giusto, capace di sfruttare la spinta di un San Siro esaurito come al solito.
Il monito di Pioli: “Bisogna stare sul pezzo e non pensare alla Champions”
“La concentrazione sarà determinante, le partite si vincono prima con gli atteggiamenti, con la determinazione e poi con la qualità – ha confermato Pioli -. Dobbiamo essere umili, il campionato è importante per noi e dobbiamo approfittare di questo turno casalingo. Bisogna stare sul pezzo, a Napoli abbiamo ottenuto una vittoria importante, ma ci deve servire per giocare a quel livello lì sempre, questo deve essere il nostro unico pensiero, pensare già alla Champions sarebbe un grave errore. L’Empoli gioca da tanti anni un certo tipo di calcio, è veloce, rapido, tecnico, prende buone posizioni in campo e fa correte gli avversari tanto e bene. Serviranno due caratteristiche immancabili: qualità del gioco nel controllo della partita e l’atteggiamento difensivo dei singoli giocatori”.
Milan – Empoli, le formazioni: Leao e Diaz in panchina, giocano Rebic e Pobega
La grande prova di Napoli ha confermato che il Milan si esprime meglio con la difesa a 4, con cui, del resto, ha vinto l’ultimo Scudetto. La linea a 3 è servita per compattare la squadra nel periodo più nero, ora però è tempo di tornare al vecchio sistema di gioco, anche se con alcuni cambi rispetto a domenica scorsa. Diaz, Leao, Krunic e Kjaer riposeranno per essere al meglio in Champions, in un 4-2-3-1 rossonero con Maignan in porta, Calabria, Thiaw, Tomori e Hernandez in difesa, Bennacer e Tonali a centrocampo, Saelemaekers, Pobega e Rebic sulla trequarti, Giroud in attacco. Zanetti, reduce dalla vittoria sul Lecce, risponderà con il consueto 4-3-1-2 con Perisan tra i pali (Vicario è ancora indisponibile), Ebuhei, Ismajli, Luperto e Parisi nel reparto arretrato, Fazzini, Marin e Bandinelli in mediana, Baldanzi (molto apprezzato proprio dal Milan) alle spalle della coppia offensiva composta da Caputo e Cambiaghi.