Parte la fase operativa del progetto Polis di Poste Italiane che darà la possibilità ai cittadini dei Comuni con meno di 15 mila abitanti di avere uno Sportello Unico della Pubblica Amministrazione all’interno degli uffici postali. Da oggi sono attivi i servizi del Ministero della Giustizia in cinque uffici postali. I nuovi servizi sono attivi nei Comuni di Candelo (Bl), Tolmezzo (Ud), Chiusa (Bz), Candiana (Pd) e Alberobello (Ba).
200 uffici postali polis entro fine aprile. 1.500 entro l’anno
In questi uffici postali i cittadini potranno fruire, oltre ai tradizionali servizi postali e finanziari, dei servizi di Volontaria Giurisdizione grazie alla convenzione firmata fra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero della Giustizia e Poste Italiane. I nuovi servizi saranno erogati tramite gli sportelli e le sale dedicate; successivamente verranno resi disponibili anche in modalità digitale con totem innovativi che permetteranno al cittadino di effettuare le proprie richieste in modalità self.
Entro fine aprile gli uffici postali polis saranno 200 per poi arrivare a 1.500 entro la fine dell’anno.
L’accordo con il Ministero della Giustizia garantirà così l’accesso ai servizi secondo la prospettiva di una “giustizia di prossimità” con un accesso al sistema giudiziario il più possibile vicino ai cittadini, riducendo l’impatto sugli uffici giudiziari.
Fornire supporto alle aree svantaggiate o periferiche del paese
Gli uffici postali di Polis, grazie alla digitalizzazione, permetteranno di fornire servizi delle Pubbliche amministrazioni centrali e locali nel rispetto dei principi di equità, sussidiarietà e sostenibilità ambientale. Il progetto ha l’obiettivo di favorire la coesione economica, superare il digital divide, fornire supporto alle aree svantaggiate o periferiche del Paese e sostenerne il rilancio. Il progetto Polis è stato fra i primi ad avere ottenuto il sigillo della Ue nell’ambito del programma Next Generation EU e inserito nel Pnrr. Vale 1,2 miliardi: 800 finanziati dal Pnrr, 400 dalle Poste.
“Poste Italiane trasformerà gli uffici postali dei Comuni interessati in hub in grado di fornire un’ampia gamma di servizi della pubblica amministrazione. L’attuazione del progetto conferma il ruolo dell’infrastruttura di Poste Italiane come motore di crescita economica e sociale del Paese e ribadisce la nostra missione di servizio che si basa sul valore della capillarità come elemento-chiave della filosofia di impresa di Poste Italiane e si muove per contrastare il processo di progressivo abbandono dei territori” ha dichiarato l’Ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante.
“Il progetto Polis è il segno tangibile di come la rapida attuazione del Pnrr si traduca in servizi concreti per migliorare la qualità della vita e il benessere di milioni di italiani che vivono nelle aree interne del Paese. Il progetto procede secondo i programmi ed entro l’anno saranno operativi 1500 uffici postali, rinnovati dal punto di vista tecnologico, energetico e logistico” ha commentato il Condirettore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco.
Progetto Polis: cosa prevede, a chi è rivolto
Il progetto Polis è una rivoluzione per 6.933 uffici postali collocati in 7.665 Comuni italiani a cui è rivolto. Si tratta dei Comuni con meno di 15.000 abitanti, borghi spesso splendidi ma svuotati e soprattutto sprovvisti dei servizi più evoluti.
Nei nuovi uffici la cui realizzazione è partita nel 2022 e si concluderà nel 2026, saranno distribuiti documenti di identità (dal passaporto alla tessera sanitaria, codice fiscale), certificati anagrafici, atti e certificati giudiziari e previdenziali, oltre a servizi regionali come le prenotazioni al Cup o l’elezione al canone Rai o l’idee. Utilizzando le macchine – il cosiddetto totem di Poste (4.000 in tutto) – si potrà così consultare il casellario giudiziale ma anche ottenere subito il duplicato della patente, 24 ore su 24, sette giorni su sette.
I primi 40 uffici digitali sono già stati completati, 1500 cantieri saranno avviati quest’anno. Il progetto Polis prevede anche il rinnovo delle aree esterne in 1000 uffici e l’installazione di 4.000 colonnine di ricarica per le auto elettriche. Per tutti gli uffici è prevista la massima attenzione alla sostenibilità ambientale e riduzione della CO2.
Nella riorganizzazione sono anche previsti 250 spazi di coworking: immobili storici (una ventina) o più moderni che saranno distribuiti lungo tutto il territorio italiano, attualmente di proprietà di Poste saranno attrezzati e convertiti in spazi di lavoro condiviso.