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T21, la birra solidale prodotta in Sicilia da 11 ragazzi con la sindrome di Down

L’inizio di un progetto che prevede una produzione stabile e un pub dove i giovani potranno essere impiegati e in cui servire la loro birra

T21, la birra solidale prodotta in Sicilia da 11 ragazzi con la sindrome di Down

Una birra che sa di luppolo ma soprattutto di riscatto e inclusione. Siamo a Cinisi, in Sicilia, dove 11 ragazzi con la sindrome di Down hanno creato, dopo un percorso formativo teorico e pratico, la loro “prima” birra, la T21 (a indicare la trisomia 21, la sindrome di Down di cui sono affetti). Anzi, ben tre birre di diverse tipologie, di 150 bottiglie ciascuna. Grazie al sostegno del birrificio Bruno Ribadi in 450 bottiglie hanno racchiuso sogni e speranze di un inserimento nel mondo del lavoro.

Un progetto da ricordare anche in occasione della Giornata mondiale della Sindrome di Down, che si celebra il 21 marzo di ogni anno, istituita nel 2011 dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla sindrome di down, abbattere i pregiudizi e gli stereotipi ancora presenti nella società e promuovere una cultura della diversità inclusiva.

TRI21, la Birra Solidale di riscatto e inclusione di 11 ragazzi di Cinisi

I ragazzi e le ragazze coinvolti nel progetto fanno parte dell’associazione sportiva dilettantistica “SporT21 Sicilia” di Palermo guidata da Giampiero Gliubizzi e dell’Associazione Italiana Persone Down di Termini Imerese, presieduta da Ignazio Cusimano, che hanno stretto un accordo con l’azienda Bruno Ribadi di Terrasini, nel Palermitano. I giovani sono stati formati dai responsabili del birrificio Vito e Giuseppe Biundo, hanno partecipato a tutte le fasi: iniziando dalla conoscenza della materia prima alla produzione, dall’imbottigliamento fino alla realizzazione delle etichette. “Ci siamo resi conto che lo sport da solo non poteva completare la vita di questi ragazzi – ha dichiarato Gliubizzi – abbiamo così pensato di avviare un progetto per formare questi ragazzi in un settore in grande espansione come quello della birra artigianale. Il fine è un loro futuro inserimento lavorativo”.

Progetti per il futuro

Il progetto è stato finanziato dall’assessorato regionale alla Famiglia per sostenere l’inclusione sociale dei ragazzi con circa 40mila euro. Nei mesi scorsi sono nate la bionda, l’ambrata e la rossa T21. Si tratta dell’inizio di un progetto che prevede una produzione stabile e un pub dove i giovani potranno essere impiegati e in cui servire la loro birra. L’obiettivo è poter realizzare quello che è un progetto di vita che dia loro motivazione oltre che il necessario sostentamento economico. All’iniziativa solidale hanno partecipato altre aziende siciliane, tra cui Auroflex di Alcamo che ha fornito gratuitamente la stampa grafica delle etichette.

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