Volkswagen investe 180 miliardi di euro e punta tutto sull’elettrico. Tra il 2023 e il 2027 il colosso tedesco investirà 180 miliardi di euro in quelle che considera “le aree più attrattive” del proprio business, in particolare: la strategia del gruppo per le batterie, la crescita della presenza nella regione del Nord America, l’aumento della competitività nella digitalizzazione e nei prodotti in Cina, nonché il continuo sviluppo dei propri veicoli di punta”. La solida posizione finanziaria, nonostante i venti contrari dell’economia globale, dovrebbe consentire al costruttore di “continuare a investire nell’elettrificazione e nella digitalizzazione”, ha affermato il cfo e coo Arno Antlitz durante la presentazione del piano 2023-2027 di Volkswagen.
“L’anno fiscale 2022 è stato un anno importante per il gruppo Volkswagen. Abbiamo fatto progressi nell’attuazione della nostra strategia, nonostante i forti venti contrari”, ha detto il ceo Oliver Blume aggiungendo che “i BEV hanno rappresentato una quota record del 7% delle consegne totali, un traguardo significativo che sfrutteremo quest’anno grazie alla continua crescita della nostra popolare gamma di modelli”. E per il 2023? Per Blume sarà “un anno decisivo per la realizzazione degli obiettivi strategici e l’accelerazione dei progressi in tutto il gruppo”.
E mentre Volkswagen vede rosa per il 2023, il titolo perde il 3% a 126,22 euro per azione.
Una solida base finanziaria per una crescita sostenibile
Il 3 marzo scorso, Volkswagen aveva già annunciato le cifre chiave del Gruppo per l’anno fiscale appena trascorso e le prospettive per il 2023.
Sebbene le consegne complessive siano diminuite del 7%, spiega il gruppo in una nota, raggiungendo gli 8,3 milioni di veicoli nel 2022, il colosso automobilistico ha registrato per il 2022 un utile operativo pari a 22,5 miliardi di euro (+13% sul 2021). La divisione elettrica è cresciuta del 26%, sostenuta dal balzo del 67% della Cina. Il flusso di cassa netto della divisione automobilistica è sceso a 4,8 miliardi di euro. “Ciò è stato causato da un aumento del capitale circolante – spiega una nota – dovuto a problemi di supply chain e logistica, soprattutto verso la fine dell’anno. Nel corso del 2023, questo effetto dovrebbe in gran parte annullarsi e rafforzare la liquidità netta della divisione automobilistica. Con un elevato portafoglio ordini di 1,8 milioni di veicoli e un portafoglio prodotti unico, il Gruppo mantiene una posizione forte e prevede che i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento si attenueranno gradualmente nel 2023”.
La liquidità netta della Divisione Automotive è aumentata a 43 miliardi di euro alla fine del 2022, grazie all’IPO di Porsche AG.
Volkswagen piano 2023-2027: 180 miliardi di investimenti
Il piano di Volkswagen prevede 180 miliardi di euro tra il 2023 e il 2027. Più di due terzi (68%) degli investimenti saranno destinati ai futuri settori della digitalizzazione e dell’elettrificazione. Nell’ultimo piano quinquennale, la percentuale era del 56%. Già nel 2025 si prevede che un veicolo su cinque venduto in tutto il mondo sarà a trazione completamente elettrica. Uno dei motivi principali dell’aumento degli investimenti sono i 15 miliardi di euro stanziati per la costruzione di fabbriche di celle da parte della start-up di batterie PowerCo e le spese iniziali per l’approvvigionamento di materie prime nell’ambito dell’attuazione della strategia sulle batterie. Entro il 2030, PowerCo dovrebbe generare un fatturato annuo di oltre 20 miliardi di euro. Inoltre, ci saranno investimenti continui nell’ultima generazione di motori a combustione. Il picco degli investimenti dovrebbe essere raggiunto nel 2025, per poi diminuire continuamente.
Portafoglio di prodotti BEV: in arrivo nuovi modelli
Il portafoglio prodotti del Gruppo Volkswagen ha registrato un notevole successo in particolare nel segmento BEV. Il Gruppo ha registrato una crescita del 26% nelle consegne totali di veicoli BEV e ha raggiunto una quota complessiva di BEV del 7% nel 2022. I BEV rappresentano ora il 16% del portafoglio ordini del Gruppo, che riflette le priorità strategiche del gruppo.
Nel 2023 saranno presentati diversi nuovi modelli significativi per il Gruppo, tra cui le nuove ID.3, ID.7, ID. Buzz a passo lungo, CUPRA Tavascan e Audi Q8 e-tron. Con il lancio di questi nuovi modelli, il Gruppo punta a raggiungere una quota di BEV pari a circa il 10% delle consegne totali nell’anno fiscale 2023.
La forza dei marchi del Gruppo Volkswagen dimostrata dal robusto utile operativo
L’aumento degli utili si è registrato in tutti i gruppi. Il gruppo di marche Volume, nonostante un leggero calo a 4,1 milioni di consegne nel 2022, ha visto un aumento dell’utile operativo prima delle voci speciali a 4 miliardi di euro (nel 2021 era a 3,5 miliardi di euro).
Il margine del Premium Brand Group è salito al 12,3% (10,6%), grazie alla domanda di veicoli premium ben equipaggiati, a un’elevata banca ordini e ai buoni risultati dei marchi Lamborghini, Bentley e Ducati. Il fatturato del Gruppo Premium è salito a 61,8 miliardi di euro (55,9 miliardi di euro) nel 2022 e l’utile operativo prima delle voci speciali è migliorato a 7,6 miliardi di euro (5,9 miliardi di euro).
Il margine operativo di Porsche è salito al 18,6% con una quota di BEV superiore all’11% delle consegne totali. La Porsche Taycan ha raggiunto la pietra miliare della produzione di 100.000 veicoli nel 2022, dopo soli due anni.
Volkswagen Financial Services ha contribuito ancora una volta in modo determinante alla forte performance finanziaria del Gruppo, con un utile operativo di 5,7 miliardi di euro.
Traton Veicoli Commerciali ha aumentato i ricavi a 39,5 miliardi di euro (30,1 miliardi) compensando il minore utilizzo della capacità produttiva e i maggiori costi dei prodotti attraverso l’implementazione dei prezzi e il mix. Il Gruppo Traton ha migliorato il margine operativo al 4% (1,3%) con un utile operativo di 1,6 miliardi di euro (0,4 miliardi).
Focus su Usa e Cina nel piano 2023-2027 di Volkswagen
L’espansione di Volkswagen nel mercato nordamericano è proseguita per tutto il 2022. Complessivamente, le consegne di BEV negli Stati Uniti sono aumentate del 18,8%, raggiungendo le 44.200 unità, con il Gruppo che si è posizionato al quarto posto nel segmento delle auto completamente elettriche. Il Gruppo detiene attualmente una quota di mercato del 4% sul mercato totale, compresi i veicoli ICE, che mira ad aumentare al 10% entro il 2030. Questo obiettivo sarà in gran parte guidato dall’espansione della più ampia gamma di prodotti statunitensi, tra cui i debutti di ID.7 e ID. Buzz nel 2024.
La Cina continua a svolgere un ruolo importante nella trasformazione del settore e nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Gruppo e, come spiega il gruppo, la sua importanza “aumenterà ulteriormente nel prossimo decennio, soprattutto nel campo della mobilità elettrica“. Questo approccio sta già ottenendo risultati e nel 2022 il Gruppo ha visto più che raddoppiare le consegne di veicoli completamente elettrici della famiglia ID. in Cina. In totale, nel 2022 sono stati venduti 143.100 modelli ID.3, ID.4 e ID.63, con un aumento del 102,9% rispetto all’anno precedente. Complessivamente, le consegne di BEV in Cina sono aumentate del 68% rispetto all’anno precedente.
Volkswagen aprirà la sua prima gigafactory estera in Canada
Ebbene, Volkswagen ha scelto il Canada per la sua prima gigafactory in Nord America (Ontario, Canada). L’impianto inizierà la produzione nel 2027. Meno di una settimana fa era trapelato che il gruppo tedesco stava valutando la possibilità di realizzare un impianto negli Usa, sulla spinta dei ricchi incentivi promessi dall’IRA (Inflation Reduction Act), la legge green voluta da Joe Biden. Ed era suonato l’allarme, tanto che la Commissione ha rilanciato con un allentamento degli aiuti di stato per l’industria verde. Ma, a quanto dice VW, la decisione di allargare la produzione di PowerCo – la società del gruppo dedicata alla produzione di batterie – dall’Europa al Canada, non sarebbe una fuga ma “un’ulteriore prova della ambiziosa strategia di crescita del gruppo in Nord America”. L’investimento si va a sommare a quello da 2 miliardi di dollari per l’impianto di Scout, il brand rinato e rilanciato sul mercato dal colosso automobilistico l’anno scorso. La fabbrica sarà vicino a Columbia, nella Carolina del Sud, e produrrà pick-up e suv elettrici.