Open Fiber ottiene la certificazione ESG (Environmental, Social, Governance) da SGS, società specializzata nei servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione. Per poter conseguire questo riconoscimento la wholesale company si è sottoposta alle procedure di analisi delle politiche e delle prassi che ha implementato negli ultimi anni in campo Esg.
La creazione e l’attuazione di strategie sostenibili sta diventando un tema sempre più centrale per le organizzazioni. In tal senso, spiega una nota, Open Fiber adotta da sempre misure volte a minimizzare l’impatto sull’ambiente e sul territorio privilegiando il riutilizzo di infrastrutture esistenti per portare in tutta Italia la rete ultra-broadband. La continua ricerca di soluzioni tecnologiche innovative ha permesso all’azienda di realizzare un’infrastruttura di rete performante ed ecosostenibile, utilizzando prodotti con un ciclo di vita più esteso, impiegando materiali più sostenibili e facilmente riciclabili e implementando tecniche di realizzazione degli scavi a ridotto impatto ambientale.
Sostenibilità ambientale, ma anche sociale
Quanto alla sostenibilità sociale, OF ha nella propria mission l’obiettivo di sviluppare le potenzialità della fibra ottica come strumento per l’inclusione, superando il digital divide e quindi contribuendo a livellare le disuguaglianze. Impegno che si concretizza in una distribuzione più equa delle opportunità, e nel favorire la trasformazione sostenibile verso uno sviluppo digitale che tuteli l’ambiente e le persone.
Il commento di Open Fiber: “Non un traguardo ma un punto di partenza”
Ivan Rebernik, Direttore Personale Organizzazione e Servizi di Open Fiber: “Questa certificazione ci rende orgogliosi e conferma l’impegno dell’azienda nel campo della sostenibilità. Tale riconoscimento non rappresenta un punto di arrivo, ma ci motiva a proseguire il nostro percorso di integrazione dei temi ESG nel business aziendale innovando continuamente le nostre pratiche e ricercando soluzioni tecnologiche che possano contribuire allo sviluppo digitale del Paese”.